La commissione per i diritti della donna chiede un’ambiziosa strategia per l’uguaglianza di genere dopo il 2025

  • La violenza di genere dovrebbe essere un reato dell’UE
  • La legislazione dell’UE in materia di parità deve essere attuata pienamente
  • Ridurre il divario occupazionale, retributivo di genere e pensionistico

Nella loro relazione, i deputati chiedono misure concrete per affrontare la violenza di genere e le questioni relative all’assistenza sanitaria, al lavoro e alla rappresentanza politica.

Lunedì 13 ottobre 2025 la commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere (FEMM) ha adottato una relazione d’iniziativa sulla strategia 2025 per la parità di genere 2025, con 25 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astensione. La relazione invita la Commissione europea a presentare un’ambiziosa strategia per la parità di genere 2026-2030, che includa misure legislative e non legislative pratiche in settori chiave.

Per quanto riguarda la violenza di genere, i deputati invitano la Commissione a presentare una proposta al Consiglio per includere la violenza di genere come un nuovo settore di criminalità da inserire nell’elenco dell’articolo 83, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea come reato dell’UE. Chiedono inoltre alla Commissione di elaborare gli orientamenti necessari per l’attuazione della direttiva (UE) 2024/1385 relativa alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica e di riconoscere il femminicidio come reato distinto. I deputati chiedono alla Commissione di presentare una proposta per una definizione di stupro basata sul consenso nella legislazione dell’UE e di sollecitare i paesi dell’UE che non hanno ancora ratificato la Convenzione di Istanbul a farlo.

Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, le richieste comprendono azioni volte a garantire l’accesso universale a un’assistenza sanitaria che tenga conto della dimensione di genere e ad affrontare il divario di genere in materia di salute, anche affrontando le esigenze e i rischi sanitari specifici di genere e prestando particolare attenzione alle malattie che colpiscono in modo sproporzionato le donne. I deputati chiedono la creazione di un quadro completo e vincolante per garantire un accesso pieno e paritario a tutti i servizi di salute sessuale e riproduttiva.

La Commissione è invitata a promuovere attivamente l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro e il suo mantenimento nel mercato del lavoro, ad adottare misure per ridurre il divario occupazionale, retributivo di genere e pensionistico e a monitorare e incoraggiare l’attuazione tempestiva delle direttive in materia di salari minimi adeguatitrasparenza retributivadonne nei consigli di amministrazione e equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di sviluppare un accordo europeo globale sull’assistenza, che affronti sia l’assistenza formale che quella informale.

Per quanto riguarda la rappresentanza, i deputati sottolineano che le donne rimangono significativamente sottorappresentate a tutti i livelli del processo decisionale. Esortano la Commissione a promuovere una sostanziale parità di genere e a garantire la parità di rappresentanza e la partecipazione politica al processo decisionale. I deputati sottolineano il ruolo vitale della società civile, non da ultimo delle organizzazioni per i diritti delle donne e dei difensori dei diritti umani, nella difesa dell’uguaglianza di genere e delle libertà fondamentali in mezzo a una reazione politica e all’ascesa di movimenti anti-gender. I deputati esortano la Commissione a rafforzare i meccanismi per affrontare l’arretramento democratico e gli attacchi ai diritti delle donne e delle persone LGBTIQ+.

Citare

Dopo il voto, il relatore Marko Vešligaj (S&D, Croazia) ha dichiarato: “Questo rapporto completo e tempestivo non è solo una richiesta educata, è una ferma richiesta alla Commissione europea di attuare un’ambiziosa strategia per l’uguaglianza di genere dopo il 2025. Insistiamo su misure legislative concrete in tutti i settori cruciali, tra cui la lotta alla violenza di genere, la protezione dei diritti sessuali e riproduttivi e la garanzia dell’uguaglianza nel mercato del lavoro. Tale strategia è ora più vitale che mai, poiché le donne e le ragazze devono affrontare gravi sfide e attacchi ai loro diritti fondamentali e all’uguaglianza, anche all’interno delle nostre stesse istituzioni“.

Passaggi successivi

La relazione sarà ora presentata per adozione nel corso di una prossima sessione plenaria del Parlamento europeo. Una volta adottata, la risoluzione del Parlamento costituirà un contributo fondamentale alla strategia per la parità di genere 2026-2030 che la Commissione presenterà nel 2026.