La cooperativa sociale L’Integrazione, simbolo di buone pratiche territoriali Pugliesi a Bruxelles

Nella sede del parlamento europeo presenti anche Veronica Calamo e Valentina Leo nell’ambito di un convegno promosso sulla verticalizzazione della formazione professionale in Europa e sul sistema Its Academy di Puglia

Mercoledì 2 luglio scorso, nella prestigiosa sede del Parlamento europeo a Bruxelles, in occasione di una conferenza internazionale, è stato presentato il modello pugliese degli ITS Academy. Un evento intitolato “La verticalizzazione della formazione professionale in Europa: il sistema ITS, una storia italiana di successo”, al quale hanno partecipato i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la Tecnostruttura delle Regioni, Elena Donazzan, vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo, esponenti di Confindustria, CNA, Confartigianato, Confapi, Umana e le massime istituzioni pugliesi, rappresentanti del Parlamento Europeo. Presenti anche i rappresentanti del sistema ITS nazionale, tra cui la Puglia, come modello di eccellenza nell’ambito della formazione professionalizzante.

Presenti anche Carmela Palumbo, (Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito), Giuseppe Di Stefano (Direttore Tecnostruttura delle Regioni per il FSE), Sebastiano Leo (Assessore della Regione Puglia al lavoro, formazione, istruzione, università e diritto allo studio) e Ruth Paserman (Direttore della Direzione Generale Lavoro, Politiche Sociali e inclusione della Commissione Europea).

All’appuntamento hanno presenziato anche Veronica Calamo e Valentina Leo (rispettivamente Presidente e Psicologa della cooperativa sociale leccese “L’Integrazione”).

«Abbiamo portato a Bruxelles il modello pugliese degli ITS Academy, una storia di successo, visione e strategia. In soli tre anni, abbiamo attivato 229 corsi, investendo 77 milioni di euro e raggiungendo un tasso di occupazione superiore all’80% tra i diplomati. Abbiamo esteso agli ITS anche il diritto allo studio, perché crediamo che la formazione sia un diritto e una leva di sviluppo», ha dichiarato l’assessore Sebastiano Leo che ha ribadito anche l’importanza di garantire risorse strutturali e durature per evitare che esperienze virtuose si svuotino nel tempo.

«A volte il viaggio non segue la rotta che avevamo immaginato… ma è proprio nei cambi di direzione che si aprono nuovi orizzonti – scrivono Veronica Calamo e Valentina Leo, al termine dell’esperienza nella capitale belga -. I giorni trascorsi a Bruxelles, la nostra presenza al Parlamento Europeo, sono stati un’esperienza significativa, intensa, fatta di emozioni e momenti di confronto. Un passo importante perché i progetti nati nel Salento possano diventare buone pratiche europee e perché ogni studente possa scegliere il proprio percorso formativo senza barriere. Il Parlamento Europeo non è solo un luogo fisico. È un simbolo, uno spazio in cui immergersi in un’idea di Europa costruita sulla diversità, sul dialogo e su sogni condivisi. Torniamo nella nostra terra con nuovi spunti, nuove riflessioni, e con la promessa di condividere questa esperienza con chi, da sempre, cammina con noi lungo il percorso dell’inclusione.

Un sentito grazie all’assessore Sebastiano Leo per il sostegno concreto al progetto Rotte Variabili servizi inclusivi e innovativi per tutti gli studenti degli atenei pugliesi e all’ITS per averci accolte nel loro programma ricco e visionario».

Il modello proposto dall’assessore Leo è quello del progetto “Rotte Variabili”, nato nel 2017 in collaborazione con l’Assessorato al Welfare, Adisu Puglia e l’Università del Salento con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e l’autonomia degli studenti con disabilità. Un’idea che, negli anni, è andata consolidandosi fino a coinvolgere più di 7000 studenti con disabilità ed oggi viene proposta come un modello replicabile in tutti gli Istituti Tecnici Superiori (gli ITS per l’appunto) per garantire pari opportunità nella formazione tecnico-professionale e coinvolgendo anche attivamente le aziende del territorio in un percorso di responsabilità sociale condivisa.

L’intento di Sebastiano Leo, nel trattare di questo tema, è stato proprio quello di presentare il modello pugliese come riferimento europeo, stimolare cambiamenti normativi per migliorare l’inclusione universitaria e sociale, promuovere la partecipazione culturale e sociale delle persone con disabilità per accrescere il diritto allo studio, alla ricerca e alla cultura, promuovere inclusione sociale in ogni contesto di vita, ridurre pregiudizi, discriminazioni e fenomeni di bullismo, favorire l’autonomia, l’autostima e il benessere psico-fisico, incrementare il problem solving e la consapevolezza delle proprie capacità.