La Regione Puglia rilancia l’abitare solidale per ricostruire legami e comunità con un nuovo Avviso per progetti di coabitazione sociale e condomini solidali

La Regione Puglia rilancia con forza un’idea diversa: abitare può diventare un atto collettivo, un gesto di cura reciproca. Attraverso determinazione dirigenziale, è stata approvata la nuova Manifestazione di Interesse per progetti di coabitazione sociale e condomini solidali, in attuazione della Legge Regionale n. 31/2019.

L’iniziativa è il frutto di una sinergia concreta tra Dipartimento Welfare e Sezione Politiche Abitative della Regione Puglia: due visioni complementari che si uniscono per dare una risposta integrata al bisogno di casa e al bisogno di relazione, riconoscendo l’abitare come diritto fondamentale e leva di inclusione sociale.

L’Avviso che prevede, per il triennio 2025/2026/2027, una dotazione finanziaria complessiva pari a 300.000 euro, è rivolto ai Comuni pugliesi, chiamati a candidare progetti pilota che mettano in rete fragilità e risorse, sperimentando nuove forme di convivenza solidale tra anziani soli, famiglie monogenitoriali, persone con disabilità, migranti regolari e donne vittime di violenza. Per queste ultime, è prevista una premialità specifica.

“La casa non è più solo un tetto, ma un punto di partenza per ritessere legami sociali. L’abitare condiviso è una scelta politica e culturale: ci dice che nessuno si salva da solo, e che le risposte più efficaci ai bisogni vengono da progetti che mettono al centro le relazioni.” – commenta Ruggiero Mennea, Consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia.

“In una società che si trasforma -dichiara il consigliere regionale delegato alle Politiche Abitative, Stefano Lacatena– vogliamo sfondare il muro della solitudine, che è una realtà che riguarda sempre più persone. Solitudine e fragilità, sociali ed economiche: sono esattamente i due problemi a cui abbiamo voluto dare una risposta. La condivisione dell’abitare è un modo per declinare la vita e per scongiurare l’isolamento, che è una piaga enorme. Guardiamo ai più fragili e combattiamo la solitudine e sono francamente orgoglioso di questa misura. Penso agli anziani, alle persone che hanno problemi e non hanno una famiglia: nessuno deve restare indietro. L’auspicio è, come sempre, -conclude Lacatena– che i Comuni accolgano questa possibilità che avvicina la gente alle istituzioni, che a loro volta si dimostrano ricettive alle esigenze e ai problemi della collettività”.

I Comuni interessati potranno presentare domanda di contributo tramite posta certificata all’indirizzo sezione.politicheabitative@pec.rupar.puglia.it, con oggetto: “Progetto di coabitazione sociale/condominio solidale per la promozione della cultura dell’abitare sociale L.R. n. 31/2019”. La domanda dovrà essere trasmessa entro e non oltre le ore 12:00 del 30 settembre 2025.

Le istanze ammesse costituiranno due graduatorie – una per ciascun tipo di progetto – valide per tutto il triennio 2025–2027. Ogni progetto potrà richiedere un contributo massimo di € 25.000.

I progetti saranno attuati dai Comuni in collaborazione con enti del Terzo Settore, in particolare cooperative sociali, cooperative di comunità e organizzazioni mutualistiche senza fini di lucro con comprovata esperienza nei settori indicati.

“L’abitare non è neutro: può essere luogo di isolamento o di rinascita sociale. Con questo Avviso vogliamo promuovere spazi abitativi in grado di attivare mutualismo, partecipazione e corresponsabilità. Le persone coinvolte non sono beneficiari passivi, ma attori di una trasformazione che riguarda anche le comunità locali.” – dichiara Valentina Romano, Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia.

“Il progetto è il risultato di un lavoro integrato tra il Dipartimento Welfare e la Sezione Politiche Abitative, due ambiti che, nel riconoscere l’abitare come diritto e come leva sociale, scelgono di agire insieme per trasformare la casa in un presidio di dignità e futuro.” – conclude Mennea.