La tradizione popolare dauna risuona nel presente: i concerti finali di “Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni”.

Il 19 luglio a Rocchetta Sant’Antonio e il 20 luglio a Vico del Gargano. Ingresso gratuito.


Due concerti, quattordici giovani artisti e un patrimonio musicale che rinasce. Con “Voci e suoni dal Gargano ai Monti Dauni”, il pubblico avrà l’occasione di ascoltare in anteprima le composizioni originali ispirate alle tradizioni popolari daune, frutto di un intenso lavoro di ricerca, immersione e rielaborazione creativa. Le opere verranno presentate in due concerti a ingresso gratuito: il 19 luglio, alle ore 21.00, a Rocchetta Sant’Antonio, in Piazza Maria Teresa di Lascia, e il 20 luglio, sempre alle ore 21.00, a Vico del Gargano, all’Anfiteatro comunale Carlo Hintermann.
Non saranno semplici esibizioni, ma creazioni inedite nate dalle residenze artistiche e animate dalla sensibilità contemporanea di Ornella Cantatore, Simone Ciliberti, Clarissa Colucci, Antonio Gacciano, Miriam Gorgoglione, M. Concetta Guglielmo, Sonja Ilic, Livia Malossi, Marco Surace, Michele Surgo, Maria Tenace, Michele Tenace, Giosuè Giovanni Urbani e Davide Wang.



Giunge così al culmine il progetto ideato dall’Associazione Musicale Symphonia Pugliese e sostenuto dal Bando SIAE “Per Chi Crea – Professionalizzazione degli artisti creatività under 35”. Dopo due settimane di lavoro tra Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio, i 14 giovani strumentisti, compositori e cantanti selezionati sono pronti a condividere con il pubblico le opere nate dall’incontro tra talento contemporaneo e il ricco patrimonio immateriale della Capitanata.

L’obiettivo del progetto è scoprire, salvaguardare e reinterpretare le melodie di tradizione popolare del Gargano e dei Monti Dauni, valorizzandole attraverso una nuova prospettiva creativa. Gli artisti hanno operato in un ambiente stimolante, immersi nella storia e nella bellezza del territorio, recuperando e trasformando il patrimonio orale in nuove forme espressive.
Le residenze artistiche, svoltesi dall’8 al 19 luglio, hanno guidato i partecipanti in un percorso articolato: dalla ricerca sul campo e documentazione delle tradizioni, alla rielaborazione creativa del materiale raccolto, fino alla messa in scena delle opere originali. Un processo formativo e artistico reso possibile con il contributo  dell’etnomusicologo Giuseppe Giordano, dell’antropologa Francesca Scionti, dei  compositori e arrangiatori Silvano Mastromatteo e Felice Lionetti, nonché dei drammaturghi Silvia Mei e Massimo Sigillò, che hanno affiancato i giovani con competenze professionali e scientifiche.

I due concerti finali rappresentano il momento culminante di questo percorso: occasioni uniche per immergersi nelle nuove sonorità nate nei borghi della Capitanata, dove tradizione e innovazione musicale si incontrano. Le opere saranno successivamente pubblicate e diffuse da Symphonia Pugliese, affinché la loro eredità continui a vivere e a ispirare.

“Siamo immensamente orgogliosi del percorso compiuto dai nostri artisti e della straordinaria qualità delle opere che verranno presentate – dichiara Mara De Mutiis, presidente di Symphonia Pugliese -. Questi concerti testimoniano come la tradizione possa ispirare la creazione contemporanea, proiettando il patrimonio musicale della Capitanata verso il futuro. Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che hanno trasmesso ai giovani artisti il sapere, i canti e le testimonianze del territorio, rendendo possibile questo dialogo creativo tra generazioni: la Confraternita della Madonna del Carmine con Enzo Azzarone e l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento con Francesco Pupillo di Vico del Gargano, la professoressa Grazia Galante di San Marco in Lamis, Nicola Gentile e Zia Rosa Menonna dei Cantori di Carpino, Antonio Pizzarelli (che ha facilitato il contatto), e infine Raffaele Iannantuono e Massimiliano Accetturo per i racconti sulle tradizioni di Pietramontecorvino e di Rocchetta”.

Il progetto si avvale del supporto di partner istituzionali, come i Comuni di Vico del Gargano e Rocchetta Sant’Antonio, il Conservatorio “Umberto Giordano” e l’Università degli Studi di Foggia, oltre che di partner privati: InnoData, Clab Studios e l’Associazione Festival dei Monti Dauni.