
- Investire nelle fonti energetiche nazionali e nelle partnership con fornitori e infrastrutture affidabili per garantire un mercato dell’energia resiliente e integrato
- chiede una graduale eliminazione delle importazioni russe di energia nel settore del gas naturale e del petrolio al più tardi entro il 2027 e una diversificazione delle fonti energetiche
- Migliorare la protezione delle infrastrutture energetiche critiche contro gli impatti dei cambiamenti climatici e le minacce informatiche, ibride e militari
I deputati al Parlamento europeo per l’energia hanno presentato il loro piano per il futuro della sicurezza energetica dell’UE, sostenendo una strategia energetica resiliente, integrata e sostenibile.
Il rapporto, adottato mercoledì dalla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, sottolinea la necessità di un approccio globale alla sicurezza energetica, che tenga conto delle infrastrutture fisiche, della disponibilità delle forniture, dell’affidabilità, della stabilità, dell’accessibilità economica e della sostenibilità. Sottolinea che la sicurezza energetica è una questione intersettoriale indispensabile per la stabilità economica, la sicurezza pubblica e la resilienza nazionale.
Il testo sottolinea la necessità di rivedere la comprensione della sicurezza energetica, sottolineando la resilienza dei sistemi energetici come imperativo strategico. Chiede una riduzione della dipendenza da fonti energetiche esterne per attenuare le vulnerabilità alle interruzioni dell’approvvigionamento e ai rischi geopolitici.
I deputati sottolineano l’importanza di sviluppare fonti di energia pulite interne e di migliorare l’efficienza energetica per ridurre la dipendenza da fornitori esterni. Prendono atto della crescita sostanziale della produzione di energia rinnovabile nell’UE e raccomandano un ulteriore incoraggiamento e investimenti nelle energie rinnovabili per rafforzare l’autonomia e la sicurezza energetica.
Il testo sottolinea la necessità di mercati dell’energia ben funzionanti e integrati, di efficienza energetica e di infrastrutture resilienti per gestire con successo l’intermittenza delle fonti energetiche rinnovabili. Sottolinea l’importanza di investire in nuove reti energetiche e di ottimizzare le infrastrutture esistenti per aumentare la capacità e garantire un sistema energetico resiliente e sostenibile in tutta l’UE. I deputati affermano inoltre che i meccanismi di remunerazione della capacità svolgono un ruolo strutturale nel garantire il backup energetico durante le ore di punta o i periodi di carenza di approvvigionamento e chiedono la semplificazione dei loro processi di approvazione, come richiesto dalla recente revisione della legislazione sull’assetto del mercato dell’elettricità.
Eliminare gradualmente le importazioni russe, sostenere l’Ucraina
I deputati esprimono profonda preoccupazione per il fatto che l’UE continui a dipendere dal gas russo, che di recente ha registrato un aumento, alimentando la macchina da guerra russa. La risoluzione chiede un divieto dell’UE su tutte le importazioni di combustibili fossili russi entro il 2027 al più tardi e la diversificazione delle fonti energetiche per mitigare i rischi associati all’eccessiva dipendenza da un unico fornitore.
Il documento sottolinea l’importanza di sostenere l’Ucraina nel mantenimento delle sue infrastrutture energetiche nel mezzo della guerra di aggressione in corso. Evidenzia le implicazioni più ampie per la sicurezza energetica dell’UE e la necessità di una risposta collettiva e coordinata.
Protezione contro le minacce
La mozione sottolinea la necessità di proteggere le infrastrutture energetiche critiche dalle minacce, compresi gli attacchi informatici, ibridi e militari. Sostiene la necessità di misure di sicurezza e l’istituzione di valutazioni obbligatorie dei rischi per le piccole risorse energetiche distribuite (DER) al fine di salvaguardare i sistemi energetici dell’UE.
Citare
“Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico rimane una sfida fondamentale per l’Unione europea, in particolare alla luce dell’uso dell’energia come arma a lungo termine da parte della Russia, della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, dei conseguenti cambiamenti geopolitici e dell’urgente necessità di diversificare le nostre fonti energetiche investendo nella produzione interna”, ha dichiarato l’eurodeputata Beata Szydło (ECR, Polonia).
“In questa relazione, abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra le realtà politiche ed economiche che ci troviamo ad affrontare e gli ambiziosi obiettivi dell’UE per la transizione energetica. Abbiamo sostenuto la sovranità degli Stati membri sul loro mix energetico e sottolineato il principio della neutralità tecnologica, compreso il ruolo dell’energia nucleare e l’uso transitorio del gas naturale, rafforzando al contempo forti riferimenti alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica”, ha aggiunto.
Next steps
The non-binding report was adopted with 56 votes to 15, with 1 abstention. It will be put to a vote by the full House during the 7-10 July plenary session in Strasbourg.
Background
La sicurezza energetica è una componente fondamentale per un’economia resiliente e sostenibile, in quanto garantisce un approvvigionamento energetico affidabile e a prezzi accessibili, fondamentale per la crescita economica e il benessere della società. Nonostante il suo potenziale per lo sviluppo di fonti energetiche pulite e rinnovabili interne, l’UE importa oltre il 60% della sua energia, compreso il 90% del gas e il 97% del petrolio, il che la rende vulnerabile alle interruzioni dell’approvvigionamento e alle pressioni esterne.
Dall’ultima strategia di sicurezza energetica dell’UE del 2014, si è registrata una crescita sostanziale delle energie rinnovabili interne, con un aumento significativo dell’energia eolica del 98%, del solare fotovoltaico del 314% e di altre fonti rinnovabili. Tuttavia, la produzione interna di combustibili fossili dell’UE è diminuita, così come la produzione di carbone, petrolio e gas.