Lecce – Per Bene. Opere scelte di Luigi Ontani da una collezione privata a cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva Fondo Carmelo Bene – 13 settembre

Per Bene. Opere scelte di Luigi Ontani da una collezione privata

a cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva

Fondo Carmelo Bene, Convitto Palmieri. LECCE

Inaugurazione 13 settembre 2025, ore 11

(La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio 2026)

La mostra si colloca nel contesto delle iniziative dedicate all’anniversario della nascita di Carmelo Bene che comprende altresì la lettura di testi dell’archivio da parte dell’attrice Caroline Baglioni. Inaugurazione alla presenza dell’assessore regionale Viviana Matrangola.

Prosegue la programmazione del Fondo Carmelo Bene con inediti incontri tra il pensiero visivo e radicale di Bene con l’immaginario degli artisti storicizzati e contemporanei. 

Questa mostra, ideata da Lorenzo Madaro e curata da lui e Brizia Minerva è dedicata a Luigi Ontani, maestro della storia dell’arte internazionale, e pioniere della performance, in agenda dal 13 settembre 2025 al 7 gennaio 2026 

La radicalità della sua ricerca si orienta sin dai Settanta verso una nuova concezione dei codici visivi e delle radici iconografiche con cui ama connettere Occidente e Oriente, la terra che ha sempre amato e perlustrato attraverso immersioni totalizzanti in dialogo, anche, con le comunità locali, gli artigiani e le tecniche tradizionali. Ontani è fuori da schemi e scuole, non conosce le categorie, o almeno non gli interessano. E muovendosi con disinvolta leggiadria tra le tecniche e le geografie, tra le iconografie e il decor, ribadisce ancora una volta la forza incantatrice di un immaginario indecifrabile, proprio perché stratificato e trasognato. Migrando periodicamente in Oriente dal suo atelier magico di Roma – nelle stanze che erano lo studio del Canova, dove vive –, Ontani ritrova le proprie radici ideali. Esseri androgini compiono azioni rituali, mentre la storia dell’arte è lo spazio in cui agisce e da cui preleva storie e immagini. 

Questa mostra nasce da un incontro avvenuto tra gli scaffali della fantasmatica biblioteca di Carmelo Bene. Spazio germinale della sua ideazione che traccia un sistema di riferimenti degli autori più amati e profanati. 

Tra questi spicca l’omaggio dorato di Luigi Ontani su di una rara edizione di Art Random per Kyoto Shoin stampato a Tokio nel 1990: “A caramella carmen armonia sul melo Carmelo ennesimo Bene”, un gesto intimo e insieme programmatico che rivela una storia personale e artistica. 

A partire dagli anni Sessanta teatro, cinema e arti visive costituiscono per Carmelo Bene oggetto di sperimentazione e decostruzione. 

A Roma Bene e Ontani frequentano la stessa scena artistica. Entrano in contatto con l’ambiente delle gallerie la Tartaruga e l’Attico. Tuttavia elaborano un linguaggio totalmente autonomo rispetto ai contesti concettuali e pop coesistenti. 

I primi spettacoli di Bene al Teatro Laboratorio sono veri happening segnati dal più puro sperimentalismo e rivelano tangenze con la dimensione di segno performativo e comportamentale in ambito europeo e Americano cui Bene giunge grazie alla radicalità del suo pensiero. Su di un terreno analogo si definisce la poetica di Ontani.

Il corpo come opera e maschera. L’uso di sé come soggetto: interpreta e codifica figure storiche, mitologiche, religiose. Costruisce un linguaggio personalissimo con tableaux vivants e fotografie d’apres in dialogo polemico con l’Arte Povera, cui contrappone una vitalità metamorfica e barocca. 

Entrambi pongono al centro della loro ricerca la corporeità. In Carmelo Bene il corpo attoriale diventa il luogo dove avviene la decostruzione del soggetto, da qui l’inciampo del linguaggio, l’afasia, l’impossibilità al movimento. Corpo come rivolta, come superamento di pittura e scultura, come strumento di protesta e dissenso. Per Ontani il corpo è uno spazio di travestimento, icona rituale capace di evocare insieme ironia e sacralità. Medium attraverso cui si frantuma l’unitarietà dell’io. Una questione filosofica che innerva tutto il Novecento e costituisce il centro concettuale della ricerca artistica per tutta la seconda metà del secolo.

La mostra sarà visitabile ogni giorno, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20. Visite guidate il venerdì dalle 16 alle 20 a cura del personale della Biblioteca Bernardini. 

Profilo biografico dell’artista

Luigi Ontani (nato nel 1943, Vergato, Bologna) è uno dei più influenti e notevoli Artisti italiani che lavorano oggi. L’opera idiosincratica di Ontani rappresenta una radicale contrapposizione a quella adottata dall’Arte Povera negli anni in cui divenne famoso. Le sue fotografie, i suoi disegni, le sue installazioni, le sue performance e i suoi tableaux vivants sono legati a una ricchissima tradizione iconografica occidentale e orientale. È spesso il soggetto del proprio lavoro, vestendo gli abiti di figure mitiche della storia, della religione o della letteratura, attingendo a fonti molto diverse, vicine e lontane nel tempo. Ontani ha iniziato la sua carriera negli anni ’70 ed era noto per i suoi tableau vivant: performance fotografate e videoregistrate in cui si presentava in vari modi – da Pinocchio a Dante, da San Sebastiano a Bacco – personificando temi storici, mitologici, letterari e popolari. Ontani si è espresso attraverso l’uso di diverse tecniche nel corso della sua carriera: dai suoi “oggetti pleonastici” realizzati in gesso, alla “stanza delle similitudini”, realizzata con oggetti tagliati nel cartone ondulato. Queste tecniche non sono fini a se stesse, ma sono occasioni per sperimentare e formulare variazioni dei soggetti che più interessano l’artista: un viaggio “transitorio” attraverso il mito, la maschera, il simbolo e la rappresentazione iconografica. Il suo lavoro è stato presentato in importanti mostre nazionali ed internazionali e in numerose mostre personali: Bologna, Galleria d’arte moderna, 1990; Frankfurt, Frankfurter Kunstverein, 1996; Rome, Acquario Romano, 2000; New York, PS 1 Contemporary art center, 2001; Gent, SMAK, 2003-04; Faenza, International Ceramics Museum, 2006; Rome, Lorcan O’Neill Gallery, 2007-08; Naples, Capodimonte Museum, 2010; Bern, Kunsthalle, 2012; Rome, Hendrik Christian Museum Andersen, 2014; Rome, Academy of San Luca (2017).Ontani ha anche partecipato a varie dizioni della Biennale di Venezia (1978, 1986, 1995).