Lesina Marina – Protezione civile, esercitazione per un pronto intervento a difesa di coste e mare a seguito di sversamento e spiaggiamento di idrocarburi

L’esercitazione “Oil spill” si è tenuta a Lesina Marina lo scorso 5 maggio, il 24 maggio debriefing con tutti i soggetti coinvolti presso la sala del Consiglio regionale pugliese

Si è tenuta lo scorso 5 maggio a Lesina Marina, a cura della Protezione Civile Puglia e d’intesa con la Prefettura UTG di Foggia, l’esercitazione contro il rischio di sversamento e spiaggiamento di idrocarburi e altre sostanze pericolose e nocive, dovuto al traffico marittimo.
In rappresentanza della struttura regionale hanno partecipato il consigliere regionale Maurizio Bruno, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile, e il dirigente della Protezione Civile regionale Nicola Lopane insieme ai tecnici della Sezione.

Quello dello sversamento in mare di sostanze nocive rappresenta uno dei più gravi pericoli che minacciano il mare Adriatico e in particolare le coste pugliesi, in grado potenzialmente di compromettere irrimediabilmente l’ambiente marino, le zone costiere, le aree protette di grande valore naturalistico e le attività turistico–balneari.
In questo contesto la Sezione Protezione Civile della Regione Puglia ha organizzato un’esercitazione “full scale” sul rischio sversamento/spiaggiamento di idrocarburi (Oil spill) in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, la Prefettura UTG di Foggia, la Capitaneria di Porto di Manfredonia, la Direzione Marittima della Guardia Costiera di Bari, l’Amministrazione comunale di Lesina e con il volontariato di Protezione Civile, insieme ai volontari di Legambiente, e con il supporto di ASL Foggia, ARPA Puglia, ISPRA, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).

L’esercitazione “OIL SPILL”, organizzata nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia denominato “FIRESPILL”, di cui la Protezione Civile regionale è partner, ha avuto un duplice obiettivo: testare la validità dei modelli di intervento a livello provinciale e comunale, aumentando l’efficacia della capacità di risposta delle strutture operative chiamate ad intervenire, per competenza istituzionale e territoriale, in caso di sversamento di idrocarburi in mare che coinvolge la costa; sviluppare una migliore reazione e un maggiore livello di sicurezza dei servizi di emergenza, anche in ambito transfrontaliero, e migliorare la prevenzione in caso di calamità naturali o provocate dall’uomo.

L’esercitazione ha simulato la presenza, a circa due miglia dalla costa di Lesina, di una nave con una falla da cui l’idrocarburo si disperde in mare, fino ad arrivare sulla lingua di spiaggia a pochi chilometri dal relitto della Eden V, ancora visibile a ricordare che questi incidenti sono già avvenuti e possono avvenire ancora. “Abbiamo simulato un incidente su una imbarcazione che determina lo sversamento di idrocarburi in mare – ha spiegato Francesco Vito Ronco, funzionario della Protezione Civile regionale e responsabile del progetto ‘Firespill’ –. A partire da questo evento, abbiamo attivato tutta la catena del sistema di Protezione Civile regionale, sia per le operazioni da compiere a mare, coordinate dalla Capitaneria di Porto competente, in stretto raccordo con il Centro Operativo Emergenze Marittime del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, sia a terra con la Prefettura di Foggia e la Protezione Civile della Puglia, sempre d’intesa con il sindaco che ha attivato il proprio Centro operativo comunale. A pochi metri dalla spiaggia abbiamo attivato un posto di comando avanzato, punto di riferimento per tutti i soggetti in campo.”

“Quello dello sversamento degli idrocarburi – ha affermato il dirigente della Protezione Civile Regionale, Nicola Lopane – è uno scenario di rischio complesso. La Puglia, con i suoi 850 chilometri di costa, è una delle regioni più esposte a questi rischi. Non a caso abbiamo deciso di effettuare qui l’esercitazione, Lesina sa bene quanto questo rischio sia reale, poiché è già stata teatro, 35 anni fa, di uno spiaggiamento di una nave. Grazie a questo progetto Interreg Italia–Croazia, la Puglia è stata una delle prime Regioni, anche come Protezione Civile, a dotarsi delle attrezzature specifiche per questo rischio.”

L’appuntamento del 5 maggio ha rappresentato il momento finale di una serie di attività ed eventi programmati, anche con il supporto di altri enti ed amministrazioni coinvolti nel progetto alla luce delle rispettive competenze in materia ambientale o per le specifiche responsabilità in tema di gestione delle emergenze e dei rischi di protezione civile. Seguirà una fase di debriefing, prevista per il prossimo 24 maggio nell’aula consiliare del Consiglio regionale Puglia (via Gentile, 52 a Bari), durante la quale verificare tutti gli interventi e analizzare punti di forza e debolezza dell’intera operazione.