
La regione del Limburgo è capace di sorprendere grazie ad un panorama mai uguale a sé stesso che ha saputo integrarsi con percorsi artistici e visionari come i progetti Art in open space e LABIOMISTA. Tra brughiere viola, colline minerarie e foreste fitte, nel Limburgo si può pedalare sospesi sull’acqua o tra le cime degli alberi, imbattersi in opere contemporanee perfettamente integrate nel paesaggio, avventurarsi in un percorso a piedi di 110 km che racconta la memoria mineraria del territorio, oppure scoprire come arte, natura e architettura possano intrecciarsi e trasformarsi in forme inedite di riflessione e intrattenimento. Un luogo dove sperimentare un’esperienza di viaggio non convenzionale.

HASPENGOUW: DOVE L’ARTE REINVENTA LO SGUARDO
La regione dell’Haspengouw combina il fascino di una natura rigogliosa a un patrimonio artistico e culturale che sorprende ad ogni passo. Il suo profilo ondeggiante e collinare si trasforma, da aprile a settembre, in un mosaico di colori grazie alla fioritura regolare degli alberi da frutto che regalano un paesaggio unico da esplorare con lente passeggiate o escursioni in bicicletta. È qui che la natura si intreccia con l’arte nel progetto Art in Open Space che sfida visitatori e residenti a guardare il territorio attraverso nuove prospettive. L’invito a guardare attraverso si scorge tra gli strati in acciaio di Reading Between the Lines di Gijs Van Vaerenbergh: una struttura alta 10 metri che, attraverso uno straordinario effetto di layering creato dal duo di architetti, è al tempo stesso presente e assente nel paesaggio, lasciandolo filtrare alla vista dello spettatore. La Helshoven di Frits Jeuris, invece, offre un insolito punto panoramico sospeso che sintetizza lo spirito di valorizzazione del territorio tipico di Haspengouw. Una struttura che evoca la forma di una cappella realizzata con la legna dei 90 alberi di ciliegio abbattuti nel 2016 a causa di una malattia infettiva. Completano il percorso Memento di Wesley Meuris, Untitled #58, Tranendreef di Dré Wapenaar, Twijfelgrens di Fred Eerdekens e Field Furniture – Pure Nature di Ardie Van Bommel.
LABIOMISTA: IL GIARDINO DELLE IDEE CHE RIDISEGNA GENK
È sulle fondamenta del cuore minerario del Limburgo che si sviluppa un pioneristico progetto di rigenerazione urbana: LABIOMISTA (letteralmente “mix di vita”) è un progetto artistico multidisciplinare, basato sull’idea che è possibile trovare un equilibrio sostenibile – dal punto di vista ambientale ed economico – tra uomo e natura finalizzato allo sviluppo della comunità. Definita come un giardino dell’ordine e del caos, è un’arena di cultura e natura nata dalla volontà congiunta dei cittadini del Comune di Genk e dell’artista Koen Vanmechelen, luogo in cui sperimentare nuove forme di relazioni tra esseri umani, animali e ambiente, puntando sulla diversità bioculturale per la creazione di comunità resilienti e sostenibili. È un progetto dinamico, che ogni anno continua a crescere e rinnovarsi, come dimostrano l’ampliamento dell’area ME, BEE & TREE dedicata alle api, e costruita insieme ad apicoltori e scuole locali, o l’introduzione – nel Paradiso Protetto – dei cavalli Konic, animali che condividono l’essenza di questo parco: rifiutano di essere addomesticati.
Tra progetti di Mario Botta e installazioni artistiche sperimentali, il parco di 24 ettari, che si estende proprio accanto al quartiere di Zwartberg – che già ospitava una miniera di carbone e successivamente lo zoo della città – offre un’opportunità ideale per promuovere un intervento che riabilita il paesaggio naturale e stimola la crescita economica della regione. È in questo spazio, tra laboratori, formazione, animali in libertà e panorami naturali, che Vanmechelen sperimenta un nuovo concetto artistico che ibrida scienza e natura.
Il tema 2025 di questo laboratorio vivente è Wild Gene e ciò che l’artista definisce «il potere dell’indomito», che culminerà, il prossimo 1 agosto, in una live performance: sulla musica di Youssou N’Dour, Vanmechelen dipingerà in tempo reale una monumentale tela di 9 metri, fondendo suoni, gesti ritmici e colori. Dalla sua apertura nel 2019, LABIOMISTA è diventato un luogo di innovazione e connessione, un incubatore di idee, progetti e collaborazioni con le comunità locali radicato nella libertà e nella diversità condivisa.

PEDALARE SOSPESI TRA CIELO, TERRA E ACQUA
La rete interconnessa di piste ciclabili del Limburgo la rende la meta preferita dei cicloturisti che qui possono sfruttare più di 2.000km di percorsi in cui scoprire tutte le bellezze naturali della zona, con alcune esperienze che lasciano senza fiato anche i ciclisti più avventurosi e raccontano di quanto questo territorio sia capace di integrare presenza umana e ambiente naturale. Se a Bokrijk, senza alterare l’habitat naturale, si può letteralmente guadare un lago pedalando con l’acqua all’altezza degli occhi, nel Parco Nazionale Bosland si “vola a pedali” tra le cime degli abeti, a 10 metri di altezza su un percorso ad anello lungo 700 metri. Segue i flussi lacustri minimizzando l’impatto ambientale il ponte galleggiante di 380 metri che collega due terrils (colline minerarie artificiali) sul grande lago tra Eisden e Lanklaar, mentre il percorso di 4km del Parco Hoge Kempen attraversa la Mechelse Heide, una delle più vaste aree di brughiera delle Fiandre, permettendo di ammirare cavalli al pascolo, animali nel loro habitat naturale e di attraversare l’iconico ponte ciclabile in legno di pino lungo 300 metri e letteralmente sospeso a 6,5 metri di altezza.
HOGE KEMPEN: IL PARADISO DELL’HIKING
Il Parco nazionale Hoge Kempen conta 12.000 ettari di terreno e 9.000 specie di piante e animali, offrendo a tutti i visitatori del Limburgo mini-avventure come emozionanti safari, visite guidate all’ex miniera di Waterschei e al planetario, oppure trekking da intraprendere scegliendo tra i 90 itinerari che coprono quasi la metà della superficie del Parco. Tra questi ci sono i 10 “top Trails” certificati da ERA (European Ramblers Association) come “Leading Quality Trail – Best of Europe, Day Walk”: il Top trail Terhiils, ad esempio, è un percorso di 11 km che raggiunge i 24 metri di altezza dell’antico terril minerario da cui si gode una vista spettacolare sulla valle della Mosa, su Maasmechelen e sulle brughiere circostanti. Il sentiero prosegue, poi, tra colline minerarie e laghi balneabili, attraversa un ponte galleggiante e sentieri boschivi. Per chi cerca un’avventura di più giorni, il Parco propone anche un itinerario completamente immerso nella natura, a lunga distanza: il National Park Trail, che si snoda – in 110 km – tra brughiere, paludi, laghi aperti, dune e boschi profumati.