Lucera – Consensi di pubblico e tante emozioni per la 7^ edizione di Corti in Opera.

Consensi di pubblico e tante emozioni hanno caratterizzato la 7^ edizione di Corti in Opera, il Festival di cortometraggi organizzato dal Cineteatro dell’Opera di Lucera in collaborazione con il Comune di Lucera nell’ambito delle attività di Lucera Capitale della Cultura pugliese 2025, sostenuto dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e patrocinato da Regione Puglia, Apulia Film CommissionProvincia di Foggia, che è andato in scena da mercoledì 7 a sabato 10 maggio 2025 a Lucera.
 
Ancora una volta i tantissimi alunni delle scuole primarie e secondarie della città di Lucera hanno saputo stupire con le loro riflessioni e la loro capacità di lettura dei corti durante i matinée del 7, 8 e 9 maggio.
I bambini hanno partecipato al workshop “Alle origini della settima arte. I fratelli Lumière, Georges Méliès e la grande magia del cinema”, per poi assistere alla visione dei cortometraggi “Bird Drone” di Radheya Jegatheva e “Roberto” di Carmen Córdoba González, seguiti da un momento di approfondimento e confronto.
Gli incontri riservati ai ragazzi sono stati invece incentrati sulla proiezione dei cortometraggi “L’acquario” di Gianluca Zonta e “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini. La visione è stata accompagnata da un proficuo dibattito sull’utilizzo dello smartphone, dei social e dell’intelligenza artificiale, che ha lasciato un segno profondo in tutti i presenti grazie anche alla presenza e alla guida della psicologa psicoterapeuta Enza Di Giovine.
 
La sera dell’8 maggio è stata inaugurata la mostra “Lucera città incantata” di M_Xcrack alias Marzia Perrotta, che ha rivisitato una serie di locandine di film iconici per celebrare la bellezza e la storia di Lucera.
L’artista e Annalisa Mentana, autrice del testo che accompagna la mostra, hanno presentato le opere al pubblico insieme al direttore artistico del Festival Marco Torinello. L’esposizione potrà essere visitata per l’intero 2025 durante gli orari di apertura del Cineteatro dell’Opera.
 
Una sala gremita ha fatto da cornice all’atto conclusivo del Festival la sera del 10 maggio, durante cui sono stati proiettati i cortometraggi “Amina” di Serena Tondo, “L’acquario” di Gianluca Zonta, “Majonezë” di Giulia Grandinetti e “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini.
L’evento, condotto per il quinto anno consecutivo dal giornalista Felice Sblendorio, è stato arricchito dalla presenza dei registi Elisabetta Giannini, Serena Tondo e Gianluca Zonta, della sceneggiatrice di “Sognando Venezia” Mara Fondacaro e dell’attrice protagonista di “Majonezë” Caterina Bagnulo, che hanno calamitato l’attenzione del pubblico con le loro riflessioni e il racconto di alcuni retroscena legati alla lavorazione dei corti.
Durante la serata, sono stati anche annunciati e consegnati quattro premi.
Il Premio per il Sociale è stato assegnato a “L’acquario”, “Un cortometraggio che medita in maniera incisiva sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle relazioni sociali, mescolando brillantemente commedia, romanticismo e distopia”. A consegnare il premio è stato il giornalista Massimo Levantaci.
A “Sognando Venezia” è stato assegnato il Premio Speciale “Per aver saputo riflettere con intelligenza sul legame tra un padre e una figlia dei nostri tempi e sul loro rapporto con l’universo social, puntando su un coinvolgente mix di leggerezza e profondità”. La psicologa psicoterapeuta Enza Di Giovine ha consegnato il premio alla regista Elisabetta Giannini e alla sceneggiatrice Mara Fondacaro.
Il Premio Cinema e Puglia è stato attribuito ad “Amina”, “Una produzione pugliese dal respiro internazionale, che dà voce alla drammatica vicenda di tante bambine afghane attraverso un racconto efficace, toccante e mai retorico”. L’autrice del corto Serena Tondo ha ricevuto il premio dalle mani del critico cinematografico di “Taxi Drivers” Davide Magnisi.
Il Premio per la Regia è andato invece a “Majonezë”, “Per l’estrema cura formale, lo spessore delle invenzioni registiche e l’eccellente direzione del cast, nonché per la forza dirompente con cui il messaggio del corto giunge allo spettatore”. Il direttore artistico Marco Torinello e il direttore organizzativo Gianni Finizio hanno consegnato il premio all’attrice Caterina Bagnulo.
 
«Corti in Opera anche quest’anno è stato veicolo fondamentale per avvicinare il pubblico e i giovani al cinema, alla nostra sala e alla cultura. Questo rappresenta un momento importante per la crescita dell’intero tessuto sociale della nostra città», ha affermato il direttore organizzativo Gianni Finizio. A sottolineare il valore sociale ed educativo del Festival è stata anche l’assessore alla Cultura del Comune di Lucera Mariangela Battista, intervenuta in apertura dell’evento conclusivo dell’edizione 2025.
La serata si è conclusa con un momento di convivio grazie alla degustazione enogastronomica “Capitanata Food&Wine”.