
I deputati del programma Democracy Shield si sono recati a Londra questa settimana per scambiare esperienze nella lotta alle ingerenze straniere e per discutere le risposte legislative del Regno Unito e dell’UE.
La delegazione ha incontrato rappresentanti del Ministero dell’Interno del Regno Unito, del National Cyber Security Centre, membri della Camera dei Comuni e della Camera dei Lord. Nel corso di due giorni, i deputati hanno inoltre discusso di sicurezza online, disinformazione e alfabetizzazione mediatica con la BBC e l’Ufficio delle comunicazioni (Ofcom).
Al termine della visita, la presidente della commissione speciale sullo scudo democratico europeo (EUDS) e capo della delegazione, Nathalie Loiseau (Renew, FR), ha dichiarato:
“Il Regno Unito e l’UE condividono lo stesso senso di urgenza di difendere le nostre democrazie; Condividiamo anche gli stessi obiettivi: processi democratici forti e maggiore resilienza. La visita dell’EUDS arriva due settimane dopo il vertice UK-UE del 19 maggio 2025, che ha dato un esito molto positivo. È rinfrescante ed emozionante vedere una rinnovata energia per impegnarsi in una cooperazione efficace e in approcci coordinati.
L’esito di questa missione è chiaro: l’UE e il Regno Unito devono lavorare a stretto contatto con altri partner che condividono gli stessi principi per identificare, prevenire e contrastare efficacemente le ingerenze straniere e le minacce ibride. Dobbiamo rispondere alla guerra dell’informazione e agli attacchi condotti da avversari comuni contro le nostre democrazie, anche rafforzando la fiducia dei nostri cittadini. “
Composizione della delegazione
Nathalie Loiseau (Renew, FR), presidente dell’EUDS e capo delegazione, è stata accompagnata dal relatore Tomas Tobé (PPE, SE), Ana Catarina Mendes (S&D, PT), Cynthia Ni Mhurchu (Renew, IE) e Sandro Gozi (Renew, FR), nella sua qualità di presidente della delegazione del Parlamento europeo nel Regno Unito.
Sfondo
Negli ultimi anni, alla luce delle crescenti e sempre più sofisticate minacce alla sicurezza da parte di attori stranieri maligni, il Regno Unito ha intensificato la sua risposta nazionale. Tra queste, la legge sulla sicurezza nazionale del 2023 per contrastare le minacce statali e criminalizzare le ingerenze straniere, la strategia per la sicurezza informatica 2022-2030 e una legge sulla sicurezza online (paragonabile alla legge sui servizi digitali dell’UE).