L’UE può affrontare la crisi degli alloggi con finanziamenti di coesione più solidi

In risposta alla crisi abitativa dell’UE, i deputati hanno votato oggi una relazione che chiede misure più forti e mirate per affrontare l’urgente necessità di alloggi a prezzi accessibili in tutta l’UE.

In una relazione sul ruolo degli investimenti nel settore della coesione nella risoluzione della crisi abitativa, adottata con 32 voti a favore, 4 contrari e 0 astensioni, i deputati affermano che un maggiore allineamento tra le politiche abitative e la politica di coesione dell’UE è fondamentale. Tra le proposte chiave della relazione vi è l’invito a raddoppiare i finanziamenti per alloggi a prezzi accessibili attraverso la politica di coesione. I deputati propongono l’introduzione di obiettivi della politica di coesione per l’edilizia pubblica, senza scopo di lucro, sociale, a prezzi accessibili e cooperativa, e vogliono anche vedere “un approccio più equilibrato” tra il sostegno alle nuove abitazioni e agli interventi di efficienza energetica.

Secondo i deputati, gli alloggi a prezzi accessibili e resilienti dovrebbero essere una priorità strategica per il quadro di finanziamento post-2027, con il sostegno alle ristrutturazioni e agli alloggi resistenti ai disastri. Propongono di ampliare la portata degli investimenti della politica di coesione legati all’edilizia abitativa per includere l’efficienza idrica e la ristrutturazione. Le priorità in materia di alloggi a prezzi accessibili dovrebbero, ad esempio, beneficiare di un cofinanziamento al 100% e di un prefinanziamento eccezionale.


Ruolo forte per gli attori locali


La relazione invita a creare partenariati e a coinvolgere attivamente gli enti locali e regionali nella pianificazione e nell’attuazione dei progetti. I deputati affermano che la centralizzazione dei programmi a livello nazionale dovrebbe essere evitata, pur rilevando le diverse esigenze dei diversi luoghi dell’UE. Le soluzioni dovrebbero contemporaneamente combattere lo spopolamento in alcune regioni ed evitare la sovrappopolazione in altre, tenendo conto nel contempo delle esigenze specifiche delle isole e delle regioni remote e ultraperiferiche.

I deputati chiedono inoltre alla Commissione di proporre “regimi di aiuti di Stato pronti all’uso” per garantire che le misure di sostegno all’alloggio possano essere concordate rapidamente e che i criteri comuni dell’UE per le persone che si qualificano per alloggi sociali e a prezzi accessibili sostenuti dal Fondo di coesione e dal Fondo sociale. Vogliono che la Banca europea per gli investimenti crei una linea di investimento specifica per finanziare la costruzione e la ristrutturazione di alloggi e collabori con le autorità locali per garantirne la compatibilità con gli investimenti del Fondo di coesione.


Equilibrio tra edilizia residenziale pubblica e partenariati pubblico-privato


Secondo la relazione, lo stock di alloggi disponibili dovrebbe essere ottimizzato con un approccio equilibrato tra il sostegno agli investimenti pubblici e ai fornitori di alloggi sociali e la promozione dei partenariati pubblico-privato. I deputati sostengono anche la riduzione della burocrazia per le autorità locali.

Il Parlamento chiede inoltre la creazione di condizioni di investimento stabili e a lungo termine che proteggano i diritti degli inquilini, garantiscano che non siano espulsi dalle zone soggette a pressioni abitative e salvaguardino gli investimenti speculativi, ad esempio limitando le rivendite rapide.

Il testo chiede inoltre un’azione mirata per affrontare le cause profonde dei senzatetto, ad esempio promuovendo un modello “housing first”. Nel prossimo bilancio dell’UE, “finanziamenti robusti” dovrebbero essere dedicati a porre fine ai senzatetto, combattere gli alloggi inadeguati e affrontare la povertà energetica.


Citare


Dopo il voto, il relatore Marcos Ros Sempere (S&D, Spagna) ha dichiarato: “Siamo nel bel mezzo di una grave crisi abitativa che colpisce tutti, ma soprattutto i giovani e i gruppi socialmente vulnerabili. Stiamo delineando una via da seguire attraverso la politica di coesione per facilitare un parco immobiliare pubblico dell’UE, che deve essere finanziato in modo più ampio con una politica di coesione ambiziosa e solida. Questi investimenti nell’edilizia abitativa devono anche seguire standard di sostenibilità ed efficienza energetica. Dobbiamo combattere i senzatetto e garantire che le persone abbiano il diritto di rimanere nelle aree urbane e rurali sotto pressione”.


Sfondo


Tra il 2015 e il 2023, i prezzi medi delle case nell’UE sono aumentati del 48%, trainati dall’aumento dei costi di costruzione, dai tassi ipotecari, dall’offerta limitata di costruzioni e dall’aumento degli investimenti immobiliari. Nel 2023, le spese abitative hanno superato il 40% del reddito disponibile per oltre il 10% delle famiglie urbane e il 7% delle famiglie rurali, sottolineando gravi sfide in termini di accessibilità economica. Allo stesso tempo, nel 2024 1,3 milioni di europei (tra cui 400 000 bambini) erano senzatetto.

Durante il ciclo di bilancio dell’UE 2021-2027 sono stati stanziati 7,5 miliardi di euro di fondi di coesione per l’edilizia abitativa, principalmente attraverso investimenti nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili nell’edilizia abitativa.