MARCO DI NUNNO: online la studio session di “Parto da me”

Disponibile su YouTube la studio session di “Parto da me”, secondo singolo del cantautore e performer pugliese Marco Di Nunnodal 15 novembre su tutte le piattaforme digitali  – distribuito da Believe Music – e in radio: un brano dalle sfumature soul, positivo e carico di speranza che vede la produzione originale di Dima

Una sessione live studio in cui Marco di Nunno regala al pubblico un incontro intimo con sé stesso dall’atmosfera dolce e soave. La produzione video, registrata presso il Mast Recording Studio di Massimo Stano, vede la ormai consolidata intesa artistica con Alberto Mocellin, alias Balto, in grado di accompagnare l’emozione del brano con un piano sequenza dal gusto semplice e raffinato. L’arrangiamento è prodotto da Francesco Cassano e vede l’inserzione di chitarra, un synth bass e due violoncelli, mentre la voce ed il pianoforte sono registrati da Marco Di Nunno. Una versione alternativa a quella ufficiale, ma con un impatto emotivo notevole che abbraccia l’ascoltatore avvolgendolo in uno spazio autentico ed etereo.

“Da dove partire, se non da noi stessi. Ho scritto questo brano nel
periodo piu’ stravagante della mia vita. A 30 anni qualcosa cambia. Arriva il
momento in cui fai i conti con te stesso perché il cuore inizia a mandarti
segnali che devi ascoltare. Inizi ad eliminare le foglie secche del tuo
passato. E a ponderare meglio ogni scelta e le persone con cui vuoi passare il
tuo tempo. Sì, perché quest’ultimo diventa veramente importante quando hai 30
anni. Non ne vuoi piu’ perdere. Sei nel pieno della vita e vuoi spaccare il
mondo. Questo momento è finalmente arrivato ed io me lo prendo tutto”. – Marco Di Nunno.

Marco Di Nunno @Alberto Mocellin



CHI È MARCO DI NUNNO?

“Sono un testardo sognatore pugliese. Vivo tra la veracità Barese e il caos della Capitale e nel mezzo, qualche viaggio intercontinentale con un progetto di musica a cappella cui faccio parte da un paio d’anni.
Faccio della musica, il mio lavoro. E lo difendo con dignità, ogni giorno, cercando di migliorare, nel mio piccolo, un sistema che non sempre funziona.
Mi piacciono le persone. Le loro sfumature. A volte abbraccio quelle sbagliate. Altre, allontano quelle giuste.
Mi sento tutti i giorni una gazzella che cerca di correre più veloce degli altri, per salvarsi la vita, ovviamente. E Questa sensazione, mi spinge a voler osare sempre più in alto.
Sono qui per dire la verità.
Con la mia musica.
La mia voce.
Le mie rime”.


Marco Di Nunno è un cantante e performer italiano di stampo pop-rock. Formatosi tra le mura di alcune delle più importanti accademie di Bari, Roma e Milano, egli connette la sua versatilità artistica viaggiando tra la musica e il palcoscenico del teatro. 
Tra le sue esperienze più annoveranti, Marco è uno dei membri ufficiali dei “Mezzotono Piccola Orchestra Italiana Senza Strumenti” in cui contribuisce come Baritono e BeatBoxer, ad un progetto ventennale e innovativo di musica a cappella che lo vede impegnato con tournée in giro per il mondo.

Abbraccia il suo bisogno di esprimersi come cantante solista prima con partecipazioni televisive come Amici16 e The Band su Rai1, poi nelle dirette del “Mattin Show di “VivaRai2”, assieme a Rosario Fiorello, coadiuvando un’esperienza artistica unica a sé.
Nel campo del teatro musicale è attualmente impegnato con le produzioni di “My Fair Lady” e “I Promessi Sposi Opera Moderna”.
Nella prima, che vede Serena Autieri protagonista, Marco ricopre vari ruoli secondari e di Ensemble, mentre nella seconda è Renzo Tramaglino, con la regia di Graziano Galatone.
“ORA” è il suo progetto discografico d’esordio. Un mix di parole, immagini, giochi ritmici ed incastri metrici a stampo Pop, accompagnati da un fedele e specifico concept d’arrangiamento in stile elettronico, realizzato dal produttore Marco Di Martino, in arte Dima. 

I suoi testi contengono molte figure chiave. Una di queste è quella della donna, immagine frequente nei suoi brani. Lei può rappresentare sia il suo antidoto al male, sia l’elemento fagocitante dalla quale vorrebbe scappare. Ed è proprio qui che vive la dicotomia sonora del suo sound, a tratti melanconico ma aggressivo allo stesso tempo, quasi a voler significare una sua ribellione interna per ciò che non accetta, con una conseguente spinta verso la vita.