
IDENTITA’ E TRADIZIONE, RITORNA AL BLUFESTIVAL L’ATTESO APPUNTAMENTO CON LE VIE DEL MIELE, DA CUI PRENDE ORIGINE IL NOME DI MELENDUGNO

Sushi al miele, birra al miele, laboratori per costruire candele e per imparare a degustare il miele… musica e dj set. Ritorna l’atteso appuntamento con Le Vie del Miele all’insegna dell’autenticità, della tradizione e dell’innovazione.
Sabato 6 e domenica 7 settembre il BluFestival, organizzato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Cisternino, continua con l’evento più identificativo di tutta la stagione. L’obiettivo? Valorizzare la straordinaria storia di tutto il territorio e promuovere, al tempo stesso, il lavoro degli apicoltori di Melendugno e Borgagne, riuniti, da tempo, nell’Associazione Apicoltori che conta circa venti associati e che producono miele protetto dal marchio De.Co Denominazione di origine comunale.
“Melendugno vanta una tradizione antichissima”, spiega il sindaco Maurizio Cisternino, “tanto che il suo nome deriva dal latino Mele duco, che significa porto-produco il miele. La nostra cittadina si distingueva ed era famosa sin dai tempi antichissimi per la produzione del suo miele dolcissimo e ricco di proprietà nutritive. Quindi la nostra Amministrazione ha voluto impegnarsi per valorizzare e incentivare questa antichissima tradizione, che fa parte del nostro Dna”.
Dice il presidente dell’Associazione Apicoltori di Melendugno e Borgagne, Pierluigi Petrachi: “La manifestazione è giunta ormai alla quarta edizione e vede una novità: si svolgerà sulla villa comunale. Le pagodine accoglieranno non solo gli apicoltori di Melendugno, ma anche altri provenienti da tutta la regione per favorire lo scambio di esperienze e buone prassi. Ci saranno anche produttori di altri prodotti agricoli tipici come sott’oli e olio extravergine di oliva e non mancheranno i laboratori esperienziali”.
Sabato 6 settembre alle 17.30 ci sarà il laboratorio per imparare a costruire le candele con la cera d’api (quota di adesione 10,00 euro), mentre le bambine e i bambini della scuola materna dell’Istituto comprensivo Rina Durante, guidati dalla dirigente Annarita Carati, faranno una rappresentazione sull’importanza di proteggere le api e la tutela dell’ambiente. Alle 19.30 presentazione del libro “Pina l’Apina per gli amici Pinuccia” di Maria Grazia de Rosa. Teatrino di Pina l’Apina e alle 21.30 spettacolo con Mangiafuoco e farfalle luminose.
Domenica 7 settembre, alle 17.30, la dottoressa Vittoria Gradinetti, docente e assaggiatrice ufficiale di miele, darà una dimostrazione di assaggio di miele con il Laboratorio di Analisi sensoriale (quota di adesione 15,00 euro). A seguire sipario sul teatrino di Pina L’Apina. Alle 20.30 si esibirà il Grande Lebuski e alle 21.30 serata di musica con i Makaria, gruppo folk salentino.
“I melendugnesi stessi sono diventati grandi consumatori di miele”, dice il presidente dell’Associazione, Petrachi. “E cresce sempre di più la richiesta soprattutto nell’Europa centrale come Germania e Francia perché cresce la sensibilità verso i cibi biologici e la sostenibilità”.
Allevare api significa proteggere il pianeta e l’intero ecosistema. Con il loro incessante lavorio, infatti, le api favoriscono l’impollinazione dei fiori, da cui scaturisce tutta la catena alimentare. Quindi tutelano la vita del pianeta, che scomparirebbe, senza di loro. Per questo le api sono ormai una specie protetta.
A Melendugno, che fa parte dell’Associazione nazionale “Città del Miele”, sarà bello ascoltare l’esperienza degli apicoltori e percepire il loro amore e la loro passione verso un insetto così generoso: alcuni portano gli sciami a pascolare tra i fiori di ciliegio, altri tra la macchia mediterranea e le acacie. Il miele di Melendugno è particolarmente gustoso e nutriente. E intorno all’evento tutti i bar e gli esercizi commerciali che circondano la villa comunale proporranno ricette a base di miele: dai dolci al sushi sino alla birra artigianale. Sempre aperto per tutta la durata della manifestazione l’Honey bar.