L’UE dovrebbe proteggere la Corte penale internazionale dagli attacchi e sostenere l’indipendenza e l’imparzialità del sistema giudiziario internazionale, afferma il presidente della DRI.
Al termine di una missione di due giorni della Sottocommissione per i Diritti Umani all’Aia, il Presidente Mounir SATOURI ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“È stato molto significativo per noi andare all’Aia per la prima visita ufficiale della nostra sottocommissione in questa nuova legislatura. La responsabilità, il multilateralismo e lo Stato di diritto non sono solo al centro del nostro progetto europeo, ma sono anche le basi per l’aspirazione alla pace e alla giustizia per l’intera umanità.
A seguito dei nostri incontri con un’ampia gamma di parti interessate presso la Corte internazionale di giustizia, la Corte penale internazionale, EUROJUST, nonché con gli ambasciatori dei principali paesi partner, la società civile e i rappresentanti dei media, siamo colpiti dal duro lavoro di queste istituzioni, dai recenti sviluppi della cooperazione nell’ambito dell’intero ciclo della giustizia: dalla raccolta e conservazione delle prove al risarcimento e al sostegno alle vittime dei conflitti internazionali. Crimini. Allo stesso tempo, siamo profondamente preoccupati per le gravi minacce che devono affrontare attualmente. Gli attacchi politici, le sanzioni e le altre misure coercitive già introdotte o previste in relazione al Tribunale penale internazionale sono assolutamente inaccettabili e non esiteremo a pronunciarci sulla questione.
L’UE e i suoi Stati membri dovrebbero contribuire in ogni modo possibile al rafforzamento di tali istituzioni – attraverso mezzi politici, giuridici, finanziari o logistici – e sostenere in tutto il mondo un approccio coerente alla giustizia internazionale e alla lotta contro l’impunità. Il sostegno al sistema giudiziario internazionale non può essere limitato: l’indipendenza, l’imparzialità e l’integrità dei tribunali internazionali devono essere pienamente rispettate e protette in ogni caso. I principi del diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario si applicano a tutti noi e li proteggono. Siamo determinati a porre queste questioni al centro del nostro lavoro in questa legislatura e lavoreremo a stretto contatto al riguardo con la Commissione e le altre istituzioni dell’UE, nonché con i nostri partner globali e con la società civile.”
Il 29 e 30 ottobre la delegazione di sei eurodeputati si è recata all’Aia per incontrare alti funzionari della Corte penale internazionale (CPI) e di Eurojust, giudici della Corte internazionale di giustizia (ICJ), rappresentanti della società civile e diplomatici.
La delegazione era composta dai seguenti membri:
– Mounir Satouri (Verdi/ALE, FR), sottocommissione per i diritti umani e presidente della delegazione;
– Ingeborg Ter Laak (PPE, Paesi Bassi)
– Francisco Assis (S&D, PT);
– Chloé Ridel (S&D, FR);
– Hana Jalloul Muro (S&D, ES);
– Arkadiusz Mularczyk (ECR, PL)