MOLA DI BARI teatro: La nuova stagione teatrale del Van Westerhout Dal 21 novembre al 9 aprile otto spettacoli per raccontare il presente con intelligenza e leggerezza

Il sipario del Teatro Van Westerhout sta per riaprirsi e lo farà con una stagione che mescola comicità e dramma, riflessione e ironia, grandi nomi della scena nazionale e interpreti pugliesi di talento. Otto appuntamenti, da novembre ad aprile, che confermano Mola come uno dei centri più vitali della cultura teatrale del territorio.

Una stagione, quella di Mola di Bari, che parla la lingua del presente. Dalla tecnologia alla memoria, dalla satira al sentimento, ogni spettacolo è un tassello di un mosaico che restituisce l’immagine di un teatro vivo, accessibile, capace di interrogare e divertire.

Si comincia  il 21 novembre 2025  Algoritmo: Lui e l’AI”, di Raffaello Tullo e Andrea Delfino, con Raffaello Tullo e Martina Salvatore diretti da Marco Rampoldi: un racconto brillante e poetico sull’incontro tra un uomo e un robot, un pretesto per riflettere con leggerezza sull’intelligenza artificiale, la solitudine e il potere della musica.

Il 12 dicembre arriva Elisabetta Aloia con Sfiorata la tragedia, un monologo delicato e intenso che racconta la precarietà dell’esistenza e la capacità di trasformare la vulnerabilità in forza.

Con l’anno nuovo, l’11 gennaio 2026, il palco si accende con la coppia Antonio Cornacchione e Pino Quartullo in Basta poco. Due interpreti che giocano con l’ironia surreale e la quotidianità, in un dialogo brillante sui paradossi della vita moderna.

Il 28 gennaio, spazio alla potente presenza scenica di Anna Della Rosa, diretta da Veronica Cruciani, in Accabadora, tratto dall’omonimo romanzo di Michela Murgia. Una riflessione sul confine tra la vita e la morte, tra compassione e libertà, con una regia essenziale che lascia spazio alla parola e al respiro. Un monologo intenso e toccante che rievoca la Sardegna arcaica e le sue tradizioni più misteriose, esplorando il confine tra pietà e morte attraverso la voce di Maria, la figlia d’anima dell’accabadora Bonaria Urrai.

Il 15 febbraio 2026 arriva A Mirror – Uno spettacolo falso e NON autorizzato, produzione Altra Scena & Viola Produzioni, firmata Sam Holcroft e diretta da Giancarlo Nicoletti, con Ninni Bruschetta, Fabrizio Colica, Claudio “Greg” Gregori e Paola Michelini. In una cornice distopica e satirica, il pubblico viene trascinato in un gioco di specchi dove la finzione si confonde con la realtà, in un brillante e adrenalinico teatro nel teatro che riflette sui temi della censura e della libertà d’espressione.

Il 28 febbraio 2026 sarà la volta di Come nei giorni migliori, produzione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, opera prima del giovane autore Diego Pleuteri, diretta da Leonardo Lidi e interpretata da Alessandro Bandini e Alfonso De Vreese. Un duetto vivissimo che racconta la complessità dell’amore contemporaneo, tra incomprensioni, giochi e dialoghi quotidiani, con una regia essenziale e vibrante che trasforma la parola in pura emozione scenica. 

Il 12 marzo 2026 andrà in scena Schiaparelli Life, produzione Linea d’Onda, con Nunzia Antonino e Marco Grossi, diretti da Carlo Bruni su testo di Eleonora Mazzoni. Lo spettacolo ripercorre la vita straordinaria di Elsa Schiaparelli, genio della moda italiana del Novecento, in un ritratto delicato e visionario che fonde arte, memoria e introspezione, evocando il momento in cui la stilista decise di lasciare il mondo della moda per ritirarsi in silenzio. 

La stagione si chiude l’11 aprile 2026 con Sfìdati di me, produzione ITC2000, scritto da Paolo Kessisoglu e Giorgio Terruzzi, interpretato dallo stesso Kessisoglu e diretto da Gioele Dix. Un monologo profondo e ironico, dove un padre, in attesa di notizie sul figlio dopo un incidente, affronta un dialogo interiore fatto di ironia, dolore e amore incondizionato. Un racconto di rapporti generazionali e fragilità umane che chiude la stagione con un tono commovente e sincero, tra riflessione e tenerezza.