
C’è la Puglia dall’atmosfera normanna nel nuovo singolo di Guglielmo Lai, (all’anagrafe Guglielmo De Giuseppe) il giovane artista salentino che mescola strofe rap in chiave cantautorale e riporta sulla scena Costanza d’Altavilla, madre di Federico II.
Normanna è un brano che unisce infatuazione e ironia. Racconta un amore giovane per una ragazza con una caratteristica particolare: una capigliatura riccia e ramata. Un dettaglio che accende l’immaginazione, suggerendo una possibile discendenza vichinga. I due protagonisti, entrambi pugliesi, alle prese con genitori ansiosi e una differenza d’età evidente, sognano il futuro partendo dal passato che li accomuna: una terra, la Puglia, che fu centro politico e culturale dell’impero normanno, crocevia di civiltà. E basta il potente sentimento tra i due a trasformare un hotel diroccato nell’impero di Costanza d’Altavilla.
La canzone è un incastro ben riuscito di 3 elementi: un ritornello fresco e contagioso che sorride all’estate, un arrangiamento originale che va per la sua strada e delle barre rap con rime incalzanti e un’ironia sfrontata che catturano l’ascoltatore.
Normanna è il primo singolo estratto dall’album in lavorazione Ognuno ha la sua voglia e vede la collaborazione con l’etichetta milanese Orangle Records e la produzione artistica di Guglielmo Lai e Gabriele Ciullo.
“Con Normanna ho messo al centro del brano l’immaginazione galoppante di chi si innamora e fantastica continuamente inserendo migliaia di storie nella storia che si vive, spiega Guglielmo Lai. Le emozioni rendono possibili i sogni anche quello di incontrare in un albergo che somiglia ad una stalla, Costanza d’Altavilla. Sono affascinato dalla storia della raffinata corte multiculturale del figlio, Federico II. Anima normanna, scrivo nel brano, per evidenziare questa immediata apertura all’altro, all’ascolto, al dialogo che si prova quando si incontra l’amore”.

Chi è Guglielmo Lai.
Nato a Tricase, Guglielmo Lai si affaccia al mondo della musica a 16 anni, iniziando a scrivere le prime canzoni sotto l’influenza di rapper italiani come Neffa, Articolo 31 e Fabri Fibra, che hanno forgiato la sua adolescenza, ma anche del cantautorato italiano trasmesso dai genitori: Dalla, De Gregori e Paolo Conte in testa.
Lo stile che emerge è decisamente ibrido, tanto che l’artista stesso lo ha ribattezzato “CantautoRap“: una metrica che strizza l’occhio alla golden age del rap italiano, unita a ritornelli estremamente cantabili e a contenuti trattati con la ricercatezza tipica della musica d’autore italiana.
Nel 2021 pubblica con Maffucci Music il suo primo lavoro, Provincia, da cui vengono estratti i singoli Di questi tempi qua e Io, te e la panchina, quest’ultimo ha riscosso un notevole successo nella Generazione Z. Nel frattempo, Guglielmo Lai si trasferisce a Bologna, un laboratorio musicale a cielo aperto dove affina la propria identità artistica e lavora al nuovo album Ognuno ha la sua Voglia, composto da dieci tracce.