
Via libera allo schema di Regolamento che stabilisce nuove disposizioni per il funzionamento del Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia. Si tratta della struttura organizzativa regionale preposta al controllo e alla prevenzione di illeciti in materia ambientale, mineraria, di tutela dei corpi idrici e degli scarichi, di valutazioni ambientali (VIA) e in ambito ittico-venatorio.
Secondo quanto evidenziato dall’assessora regionale all’Ambiente, il nuovo Regolamento del Nucleo di vigilanza ambientale è il risultato di un lavoro congiunto svolto dal Dipartimento Ambiente, dalla Sezione Vigilanza Ambientale, dall’Avvocatura e dalla Segreteria generale della Presidenza della Regione Puglia, e consente di assicurare certezza normativa e piena operatività a un presidio fondamentale per la tutela del territorio, viste le importanti funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza svolte dai componenti del nucleo provenienti dalle strutture provinciali. Il nuovo regolamento ha risposto all’esigenza di uniformare le disposizioni agli indirizzi del Ministero e della Prefettura, superando definitivamente le criticità evidenziate e chiarendo funzioni, competenze e ambiti operativi del Nucleo, in coerenza con le normative regionali e nazionali. Si definisce così un’organizzazione più chiara, ruoli meglio strutturati e un coordinamento territoriale in grado di garantire un’azione più efficace e capillare in tutta la Puglia.
L’assessora ha, inoltre, sottolineato che il Nucleo di vigilanza ambientale continuerà a svolgere il suo importante ruolo, rappresentando da anni un presidio stabile e riconosciuto sui territori, nelle more di una rivisitazione generale della disciplina riguardante entrambi i nuclei afferenti alla Sezione regionale di Vigilanza (Nucleo di Vigilanza Ambientale e Nucleo di Vigilanza, Controllo, Tutela e Rappresentanza), che sarà ispirata ad un’organica e adeguatamente diversificata riorganizzazione.
Il Nucleo di Vigilanza Ambientale è un punto di riferimento nella prevenzione e repressione degli illeciti ambientali, nella salvaguardia delle risorse naturali e nel presidio delle attività minerarie, ittiche e venatorie. Con questo Regolamento si rafforza uno strumento operativo essenziale per la legalità e per la protezione dell’ambiente, nell’interesse dei cittadini e delle generazioni future.

