
La Commissione ha proposto oggi un obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra del 90 % rispetto ai livelli del 1990 per il 2040, da includere nella normativa dell’UE sul clima.
La proposta della Commissione include anche possibili flessibilità sulle modalità di raggiungimento dell’obiettivo per il 2040, come crediti internazionali di alta qualità a partire dal 2036, l’uso di assorbimenti permanenti nazionali nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE e una maggiore flessibilità tra i settori per contribuire a raggiungere gli obiettivi in modo efficiente in termini di costi e socialmente equo.
Antonio Decaro (S&D, IT), presidente della commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare, ha commentato la proposta:
“Accolgo con favore la proposta della Commissione di fissare un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra del 90% rispetto ai livelli del 1990 per il 2040 e di incorporarlo nella legge europea sul clima. Si tratta di una scelta cruciale che non può più essere rimandata: una pietra miliare sulla strada verso la neutralità climatica entro il 2050, ma anche un chiaro segnale politico della volontà dell’UE di guidare la lotta globale al cambiamento climatico con coerenza e determinazione.
Tuttavia, dobbiamo essere chiari: la flessibilità non può diventare una porta di servizio per la deregolamentazione. Qualsiasi modifica dell’obiettivo fissato per il 2040 deve essere subordinata al rispetto del rigore scientifico e alla garanzia dell’equità sociale. Non possiamo permetterci deroghe o ambiguità mascherate che minano la credibilità dell’UE o gli obiettivi fissati.
La posta in gioco è molto alta. Ogni tonnellata di CO₂ emessa oggi compromette il nostro futuro. Per questo motivo il Parlamento è pronto a fare la sua parte, con spirito costruttivo e senso di responsabilità. Faccio appello a tutti i gruppi politici e agli Stati membri affinché si muovano rapidamente per raggiungere un accordo ambizioso sull’obiettivo del 2040. Solo allora saremo in grado di aggiornare il contributo dell’UE determinato a livello nazionale in tempo utile prima della COP30 in Brasile nel novembre 2025.
Il mondo ha urgente bisogno di regole chiare. Non c’è più tempo per esitare. Abbiamo l’obbligo politico e morale di garantire progressi concreti e misurabili. Solo allora saremo in grado di mantenere la possibilità di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, come richiedono i dati scientifici e secondo gli impegni assunti nell’Accordo di Parigi“.
Sfondo
Da molti anni il Parlamento europeo chiede politiche ambientali e climatiche più incisive e il 28 novembre 2019 ha dichiarato l’emergenza climatica e ambientale.
La legge europea sul clima, che impegna l’UE a diventare climaticamente neutra entro il 2050 e a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, è entrata in vigore nel luglio 2021.
Una relazione del comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici raccomanda che l’UE si adoperi per raggiungere l’obiettivo del 90-95% per il 2040.