One Planet Festival. Grande successo per la serata conclusiva The Global Connection a Minervino Murge

tre palchi, musica, cinema, happening e arti performative per un’unica potente celebrazione delle voci dal mondo unite per il pianeta

70 musicisti da 13 Paesi, un film in anteprima mondiale, un coro da 35 voci, 20 tamburi Taiko, una performance di action painting e un messaggio potente di armonia globale

Un epilogo travolgente con The Global Connection, che ha messo il sigillo finale al One Planet Festival. La suggestiva cornice della Tenuta Bocca di Lupo a Minervino Murge (BT) si è trasformata in un vero e proprio villaggio globale. Un evento senza precedenti che ha riunito oltre 70 musicisti, provenienti da diverse parti del mondo (Brasile, Francia, Gambia, Germania, India, Italia, Lettonia, Russia, Spagna, Svezia, Ucraina, Uganda, Usa); dopo quattro anni di collaborazioni musicali a distanza tra continenti si sono ritrovati per dare vita a un’esperienza artistica e umana che va oltre il palco.

Un coinvolgimento immersivo che ha racchiuso arte, natura e tecnologia.

Nato dal basso e sostenuto da Fondazione De Feo-Trapani, Festival internazionale di Andria Castel dei Mondi, Città di Andria, Puglia Culture, Bari Hi-End, Tenuta Bocca di Lupo, Bergs brunna gård, con la media partner di Sinestesie Mediterranee e Telpress, il “One Planet festival” è un crogiolo di concerti, installazioni immersive, strumenti rari, cinema e dialogo interdisciplinare. Ma soprattutto è un atto di fiducia: nella cultura come forza trasformativa, nella musica come linguaggio universale, nella possibilità di costruire ponti dove altri vedono confini.

Dopo quattro giorni intensi di musica, visioni e dialogo a Giovinazzo (Ba), One Planet Festival si è concluso a Minervino Murge in località Tofano.

: tre spazi dal vivo, tre atmosfere uniche. In una zona, sessioni di musica in acustico, suonate con strumenti rari provenienti da ogni angolo del pianeta; nella cantina, un coro di 35 voci si fonde con i suoni struggenti di un ghiacciaio che si scioglie; ancora, nell’area cantautori esibizioni di qualità che hanno accompagnato il tramonto. E quando le stelle iniziano a brillare il gran finale: una fusione mozzafiato tra musicisti dal vivo e performer da altri 35 Paesi che appaiono su uno schermo di 12 metri, con tecnologia audio Dolby Atmos a 19 canali.

Dalle ore 18, i partecipanti hanno potuto fruire dello spettacolo articolato su tre palchi musicali: uno all’aperto con artisti da USA, Ucraina, Uganda, Germania e Russia; uno al chiuso con maestri della world music da India, Gambia, Brasile, Spagna e Puglia; infine in una cantina il coro svedese di 35 voci Vocal Art Ensemble of Sweden, guidato dal 1978 da Jan Yngwe, ha cantato insieme ai suoni registrati in un ghiacciaio artico. Verso sera, annunciato dai corni tibetani, il momento clou: la prima proiezione mondiale del film “101 Flames of Inspiration”. 90 minuti di musica originale creata da 160 musicisti di 50 Paesi, presentata con un sistema audio Dolby Atmos immersivo a 19 canali e interazioni live tra musicisti sul palco e sullo schermo. Un brano collettivo inedito ha chiuso poi la proiezione, seguito dalla cerimonia finale “Hold the Fire – Spread the Fire of Inspiration!”, con 20 tamburi Taiko e una spettacolare performance di action painting di Giuliano Di Cesare.

Un’esperienza immersiva e un incontro globale. Una sinfonia di continenti. Unica. Un’esperienza sonora cinematografica immersiva che ha avvolto il pubblico.

L’iniziativa porterà alla realizzazione di un album collaborativo globale di 90 minuti, composto da 24 tracce originali: una vera e propria staffetta sonora planetaria. È già stato pubblicato un vinile in edizione limitata contenente le prime otto tracce, testimonianza tangibile di una sinfonia in divenire che racconta il mondo in ascolto.

Il One Planet Festival è la manifestazione viva e pulsante di una piattaforma artistica globale: 101 Flames of Inspiration, fondata da Eric Forsmark e Peter Danielsson e nata per unire musica e attivismo ambientale, oggi è un vero villaggio creativo che coinvolge quasi 200 persone tra musicisti, registi, illustratori, innovatori e ricercatori. È un’idea che ha preso forma nel tempo (sono quattro anni che Forsmark ci lavora) ma che in Puglia si è fatta carne, suono e incontro dal vivo. E proprio qui, tra il mare di Giovinazzo (dove si sono svolte le prime quattro giornate del festival) e le vigne di Minervino Murge (dove ha avuto luogo il gran finale), che 101 Flames of Inspiration è diventata esperienza diretta: cinque giorni in cui ogni nota si è intrecciata alla terra, ogni battito ha unito voci lontane, ogni performance, ogni happening è stato un frammento di un grande affresco sonoro globale.

Questa comunità globale non si limita a condividere visioni: crea musica originale, composta collettivamente da artisti dei cinque continenti. Il progetto – composto da oltre 160 artisti di 50 Paesi – è un atto di speranza, una sinfonia di consapevolezza e collaborazione che trasforma le sfide del pianeta in ispirazione condivisa.

Il One Planet Festival non è stato solo un evento: è un invito a immaginare un mondo che suona e palpita all’unisono. Un villaggio globale, una visione condivisa, ma anche un laboratorio di futuro perché la musica può essere un catalizzatore di cambiamento, e la creatività una forza curativa.

L’evento conclusivo The Global Connection è stato accessibile anche in streaming su Viewcy.com, per condividere questa esperienza con un pubblico davvero planetario.

Siti web: www.inspiration101.org | www.oneplanetfestival.it