Palazzo Bentivoglio | garage BENTIVOGLIO | Franco Raggi e La Classica | Fino all’11 ottobre, Bologna

Franco Raggi, La Classica, 2010, garage BENTIVOGLIO, Palazzo Bentivoglio, ph. Carlo Favero

Bologna 19 settembre 2025. Fino all’11 ottobre 2025, garage BENTIVOGLIO di Bologna presenta un nuovo appuntamento dedicato a Franco Raggi, designer simbolo del movimento radicale degli anni Settanta e Ottanta e architetto che ha sempre indagato la tensione tra perennità e transitorietà.

Al centro dell’esposizione vi è La Classica, 2020, opera che si ispira alla storica Tenda Rossa. Prodotta in pochi esemplari nel 1976 per il Catalogo Alchymia, La Classica è una lampada da tavolo che riprende, nel paralume, l’idea paradossale della Tenda/Tempio, costruita in scala reale nel 1974, rappresentando così un gesto poetico e audace. “Costruire un tempio, emblema della perennità, in forma di tenda – spiega Davide Trabucco, curatore del programma espositivo – è un gesto incauto, come quello dei due porcellini, frettolosi di costruirsi in poco tempo un riparo, per potersi poi dedicare allo svago”. Questa immagine restituisce bene l’approccio di Raggi, che gioca con oggetti nati con l’aspirazione a durare ma destinati a confrontarsi con un mondo transitorio e fragile.

La Tenda Rossa, in questa nuova configurazione di garage BENTIVOGLIO, si presenta nella sua versione da interno come lampada, trasformando un’opera iconica in un oggetto quotidiano che racchiude tutta la poetica dell’artista. L’allestimento nasce da due anni di esplorazione della collezione di Palazzo Bentivoglio nello spazio di garage BENTIVOGLIO, un percorso che ha osservato con attenzione il modo in cui i passanti interagiscono con la vetrina e con le opere esposte. Chi attraversa via del Borgo di San Pietro incontra lo spazio sulla destra, e lo sguardo cade subito nell’angolo in basso a sinistra: da qui sono nati molti allestimenti, sviluppati lungo la diagonale verso l’angolo opposto, in un movimento circolare che guida naturalmente l’occhio del visitatore.

La potenza visiva della diagonale non è casuale: nella storia delle immagini ha sempre rappresentato equilibrio e dinamismo, mentre per l’architettura costituisce l’ombra canonica dei disegni planovolumetrici. Una forza che, come ricorda Trabucco, può essere colta anche al di fuori dei contesti artistici, per esempio “nel cambio di fronte che negli ultimi anni ha caratterizzato il gioco dell’Inter di Simone Inzaghi e che è passato spesso dai piedi di Federico Dimarco”. È un invito ad affrontare la propria disciplina da prospettive inedite, cogliendo possibilità invisibili a uno sguardo frontale e superficiale.

Dopo questa mostra, garage BENTIVOGLIO proseguirà il proprio percorso con Enej Gala e il progetto Tri marionete iz seije. Acquaintances (2020–2021), parte della sua serie dedicata alle marionette, realizzate con tecniche differenti e concepite per indagare la rappresentazione dei corpi, che fluttuano liberamente nello spazio; con un piccolo netsuke, forse l’opera più minuta della collezione di Palazzo Bentivoglio, chiamato a confrontarsi con l’intero vuoto del garage; e con l’opera Temporali di Alberto Garutti, che verrà presentata in occasione di Arte Fiera 2026 nella versione realizzata nel 2015 per Palazzo Cusani a Milano, testimonianza della ricerca dell’artista da sempre incentrata sulla relazione con il pubblico e in stretta sintonia con lo spirito del programma di garage BENTIVOGLIO.

Orari di apertura: mercoledì – sabato, dalle 19.00 alle 23.00