Pallacanestro – “Basket&School Together”, in mille fra Massafra e Bitonto per Gek Galanda: «Due giorni bellissimi»

Calorosa accoglienza per il responsabile del Settore Scuola della Fip nella due giorni pugliese

C’è chi gli chiede se può chiamarlo “Mister Gek”, chi gli domanda della sua partita più bella o ne invoca un consiglio per diventare un giocatore di basket. E Giacomo Galanda, responsabile del Settore Scuola della Fip, ha avuto una risposta ed un sorriso per tutti, nella due giorni pugliese di “Basket&School Together”, il progetto federale a cura del Settore Minibasket e Scuola che promuove la pallacanestro nelle scuole primarie.

Fra Massafra e Bitonto lo hanno accolto in mille fra bambini ed insegnanti, suddivisi nelle 45 classi dei due istituti che nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato progetto “Attiva Kids”. A Massafra, al palazzetto dello sport Giovanni Paolo II, Galanda è stato accolto dai ragazzi del locale I.C. “G. Pascoli”, mentre a Bitonto il capitano della nazionale argento ai Giochi Olimpici del 2004 è stato festeggiato dagli studenti dell’istituto “V.F. Cassano-A. de Renzio”, nella palestra della scuola secondaria “Rutigliano-Rogadeo”.

Due mattinate di sport e grande divertimento con il supporto del comitato Fip Puglia e l’organizzazione del tecnico Luigi Dicensi in collaborazione con il responsabile regionale minibasket Francesco Conforti e dei delegati minibasket provinciali Benny De Carlo per Bari e Michele Masiello per Taranto, oltre che con le locali amministrazioni comunali. Presenti anche il presidente Fip Puglia Francesco Damiani e il consigliere nazionale Fip Margaret Gonnella, responsabile Settore Minibasket Fip.

Sul campo tante attività di mini ed easy basket coordinate dagli istruttori delle società Teknical Sport Massafra, Nuova Pallacanestro Mottola, Sporting Club Bitonto e Polisportiva Basket Bitritto. Ma anche coreografie e bandierine tricolori e l’inno italiano cantato a squarciagola dalle scolaresche. Un omaggio all’indimenticabile passato azzurro di Gek Galanda, fra un autografo su una cartolina ed un cinque scambiato con ciascuno degli aspiranti cestisti: «È stato bellissimo – ha confidato Galanda – Quando i bambini capiscono cosa hai fatto e che sei lì per loro, si crea una chimica fantastica. Torno a casa con il sorriso sulle labbra e la sensazione che stiamo facendo le cose giuste in un posto bellissimo come la Puglia dove la pallacanestro sta crescendo moltissimo».