Parlamento Europeo – La commissione per la pesca dà il via libera all’accordo con Capo Verde

  • Pescherecci dell’UE provenienti da Spagna, Francia e Portogallo per la pesca del tonno nelle acque di Capo Verde
  • Accordo per contribuire allo sviluppo socioeconomico del paese
  • L’accordo rispetta le norme dell’UE in materia di conservazione delle risorse, sostenibilità ambientale e diritti umani

La commissione per la pesca ha approvato un accordo di pesca con Capo Verde, che concede alle navi dell’UE il diritto di pescare nelle acque del paese per i prossimi cinque anni.

Con 22 voti a favore, quattro contrari e nessuna astensione, i deputati hanno approvato un nuovo protocollo all’accordo di pesca che consente a 56 navi dell’UE provenienti da Spagna, Francia e Portogallo di pescare 7000 tonnellate di tonno e specie affini nelle acque di Capo Verde. L’UE pagherà 780.000 euro all’anno, di cui 350.000 euro saranno utilizzati per accedere alle risorse ittiche e 430.000 euro per sostenere le politiche della pesca del paese.

Il protocollo, che durerà fino al 2029, mira a rafforzare la cooperazione tra l’UE e Capo Verde per sviluppare una politica della pesca sostenibile e garantire pratiche di pesca responsabili nelle acque di Capo Verde.

Nel contesto della votazione, il relatore Paulo do Nascimento Cabral (PPE, PT) ha affermato che l’accordo è importante per la flotta europea che pesca il tonno nell’Oceano Atlantico – 24 tonniere congelatrici con reti a circuizione, 10 tonniere con lenze a canna e 22 pescherecci con palangari di superficie – e segue i criteri dell’UE in materia di gestione della pesca, conservazione delle risorse e sostenibilità ambientale, nel rispetto dei diritti umani.

L’accordo dovrebbe inoltre contribuire allo sviluppo socioeconomico di Capo Verde, promuovere condizioni di lavoro dignitose nel settore della pesca del paese e migliorare lo sviluppo delle capacità scientifiche. Promuove l’azione in materia di controllo della pesca e contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), con le sue norme volte a migliorare il controllo dei pescherecci, la gestione delle autorizzazioni di pesca e le misure di gestione degli stock di squali.


Passaggi successivi

Il testo deve ora essere approvato dal Parlamento in una futura sessione plenaria (prevista per febbraio) e dal Consiglio.


Sfondo

Le condizioni di tale accordo sono in linea con le misure adottate dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT), di cui l’UE è parte contraente dal novembre 1997. Si tratta di un’organizzazione regionale in cui i paesi collaborano alle misure di conservazione e gestione del tonno e delle specie simili dell’Oceano Atlantico.

L’ICCAT può adottare decisioni (raccomandazioni) vincolanti per le parti contraenti che entrano in vigore sei mesi dopo la data della notifica. In quanto tale, l’UE deve recepire nel diritto dell’UE le raccomandazioni dell’ICCAT in materia di gestione della pesca. Le raccomandazioni dell’ICCAT sono rivolte principalmente ai paesi partecipanti, ma contengono anche obblighi per gli operatori privati (ad esempio i comandanti delle navi).