Parlamento Europeo – La commissione per la pesca dà la sua approvazione al nuovo protocollo con la Guinea-Bissau

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  • L’accordo multispecie riguarda tonni, cefalopodi, gamberetti, specie demersali e piccoli pesci pelagici
  • Le navi di Spagna, Portogallo, Italia, Grecia e Francia possono pescare nelle acque della Guinea-Bissau fino al 2029
  • I deputati chiedono alla Commissione di affrontare il problema della trasparenza e alla Guinea-Bissau di migliorare la raccolta dei dati sulle catture

La commissione per la pesca ha autorizzato l’aggiornamento dell’accordo di pesca con la Guinea-Bissau, che garantisce alle navi dell’UE l’accesso alle acque del paese per i prossimi cinque anni.

In base al nuovo protocollo, i pescherecci di Spagna, Portogallo, Italia, Grecia e Francia saranno autorizzati a catturare 3.500 tonnellate di stazza lorda (TSL) di cefalopodi e 3.700 tonnellate di gamberetti all’anno fino al 2029. L’accordo concede inoltre l’accesso alle acque della Guinea-Bissau a 28 tonniere congelatrici con reti a circuizione e pescherecci con palangari e a 13 tonniere con lenze a canna per le specie altamente migratorie. In attesa di una valutazione scientifica favorevole, l’accordo non prevede alcuna possibilità di pescare piccole specie pelagiche.

Il contributo dell’UE al nuovo protocollo è stimato a 85 milioni di euro per cinque anni. Si tratta di 17 milioni di euro all’anno, di cui 4,5 milioni di euro stanziati ogni anno per promuovere le capacità di gestione, controllo e sorveglianza della pesca sostenibile della Guinea-Bissau e per sostenere le comunità locali di pescatori. Ciò rappresenta un aumento del contributo finanziario dell’UE rispetto al protocollo precedente.

Oltre al contributo dell’UE, gli armatori pagheranno i diritti di licenza e di cattura all’amministrazione della Guinea-Bissau per essere autorizzati a pescare. La combinazione del contributo dell’UE e delle tariffe pagate dagli operatori dell’UE pone l’importo totale stimato a oltre 100 milioni di euro per il periodo di cinque anni.

Applicato in via provvisoria dal 18 settembre 2024, il nuovo protocollo è stato approvato in commissione con 19 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astensioni.

Modi per migliorare il futuro accordo

Nella proposta di risoluzione che accompagna la raccomandazione, adottata lo stesso giorno con 23 voti a favore, 2 contrari e nessuna astensione, i deputati affermano che “la Commissione dovrebbe migliorare il monitoraggio e garantire che la cooperazione settoriale sia più mirata alle esigenze locali”. Partendo dal presupposto che potrebbe esserci una cooperazione più efficace tra l’UE e la Guinea-Bissau, i deputati chiedono alla Commissione di garantire che questo accordo di partenariato per una pesca sostenibile (APPS) vada a vantaggio delle comunità costiere.

Accolgono con favore l’approccio precauzionale consistente nel limitare le catture dei pescherecci da traino con piccoli pelagici, ma mettono in dubbio la capacità di applicare tale decisione per le flotte battenti bandiera di paesi terzi.

Per migliorare l’applicazione del regolamento sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, i deputati chiedono alla Commissione di affrontare il problema della trasparenza nel settore della pesca della Guinea-Bissau, con problemi derivanti, ad esempio, dalle bandiere di comodo, dal salto di bandiera e dalle complesse strutture societarie.

I deputati della commissione per la pesca sono desiderosi di vedere miglioramenti nella raccolta dei dati sulle catture e chiedono l’istituzione di un sistema elettronico di dichiarazione e di elaborazione dei dati sulle catture. Essi invitano la Commissione e la Guinea-Bissau a promuovere l’applicazione efficace di questo sistema per ottimizzare l’affidabilità e il trattamento dei dati relativi alle catture.

Passaggi successivi

La votazione in Aula è prevista per aprile.

Sfondo

In termini di fondi utilizzati, l’accordo con la Guinea-Bissau è il secondo più importante accordo di partenariato nel settore della pesca con un paese terzo. È anche uno dei soli tre accordi che consentono l’accesso alla pesca multispecifica.

La Guinea-Bissau è uno dei paesi più poveri, instabili e meno sviluppati della regione. Nel 2018 la pesca ha generato il 3% del prodotto interno lordo del paese. I fondi ricevuti nell’ambito dell’APPS contribuiranno in modo significativo alle finanze pubbliche del paese.