Patto per l’industria pulita: coniugare competitività e azione per il clima

immagine creata con IA
  • Necessario semplificare la normativa e accelerare le procedure autorizzative
  • Accolta con favore la creazione di mercati di riferimento in Europa
  • Il mercato europeo deve essere protetto dalla concorrenza sleale
  • Richiesta di un piano d’azione per le tecnologie pulite
Greenwashing concept with cardboard factory being painted green
Il Parlamento sottolinea la necessità di combinare azione per il clima e competitività industriale © Adobe Stock / Firn 

La banca per la decarbonizzazione industriale e il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili sono strumenti fondamentali per la competitività e la resilienza dell’industria europea.

In una risoluzione non legislativa adottata giovedì, con 381 voti favorevoli, 173 contrari e 13 astensioni, il Parlamento sottolinea la necessità di combinare azione per il clima e competitività industriale.

Nel testo, adottato in risposta al patto per l’industria pulita della Commissione, i deputati sottolineano l’importanza della neocostituita banca per la decarbonizzazione industriale, considerata vitale per aumentare gli investimenti nelle tecnologie pulite. Gli investimenti dovrebbero basarsi sull’impatto sulle emissioni di carbonio, sulla scalabilità e sulla sicurezza delle forniture, affermano.

Il Parlamento sottolinea la necessità di stimolare la domanda attraverso appalti pubblici e privati e chiede che il mercato UE venga protetto dalla concorrenza sleale e dal dumping di sovraccapacità produttiva industriale da Paesi terzi. I deputati sottolineano inoltre l’importanza di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) efficace nel contesto dell’eliminazione graduale delle quote gratuite nel sistema di scambio di quote di emissione (ETS).

Procedure autorizzative più rapide

Nella risoluzione viene affrontata l’importanza della semplificazione normativa e la necessità di snellire le procedure autorizzative per sostenere la transizione e gli sforzi di innovazione delle piccole imprese. I deputati vogliono semplificare le domande di finanziamento, ridurre gli obblighi di rendicontazione e accelerare i progetti di piccola entità.

Chiedono inoltre la creazione di una giustificazione economica per gli assorbimenti permanenti di carbonio nelle prossime revisioni legislative, poiché la gestione del carbonio, compresa la cattura, lo stoccaggio, il trasporto e l’utilizzo, potrebbe essere necessaria per i settori difficili da decarbonizzare.

Piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili

I deputati sostengono il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili e le misure sulla domanda per potenziare le infrastrutture energetiche transfrontaliere e completare l’unione dell’energia. La frammentazione attuale del controllo normativo e della pianificazione degli investimenti tra gli Stati membri ostacola l’integrazione e l’elettrificazione, affermano. Si invitano inoltre gli Stati membri, gli operatori dei sistemi di trasmissione e la Commissione a fare di più per promuovere lo scambio transfrontaliero di elettricità.

Citazione

«L’industria europea sta affrontando sfide enormi, mentre una solida base industriale è essenziale per la nostra competitività e autonomia strategica. Il patto per l’industria pulita offre una strategia per un’industria europea competitiva e decarbonizzata. Allo stesso tempo, mira a proteggere la nostra autonomia e a garantire posti di lavoro. Questo patto è un passo importante, ma il tempo sta per scadere. Esortiamo la Commissione ad agire senza indugio e ad aumentare il suo livello di ambizione. Quando si parla di politica industriale, la cooperazione europea è più cruciale che mai», ha dichiarato il relatore principale Tom Berendsen (PPE, NL).

Contesto

Il patto per l’industria pulita è stato presentato dalla Commissione nel febbraio 2025 per sostenere la competitività industriale e la resilienza dell’UE. Si concentra su due settori: industrie ad alta intensità energetica e tecnologie pulite. L’obiettivo è ridurre i costi dell’energia attraverso un piano d’azione dedicato, stimolare la domanda di prodotti puliti e aumentare i fondi per la transizione pulita. Si prefigge inoltre di migliorare il riutilizzo dei materiali nella catena di approvvigionamento, ampliare l’accesso alle materie prime critiche e sviluppare competenze settoriali per le industrie strategiche.