
- Restano necessari progressi per quanto riguarda le riforme elettorali e giudiziarie e la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione
- Deputati preoccupati per le interferenze maligne dei paesi terzi
- Le autorità dovrebbero istituire un unico giorno di elezioni comunali a livello nazionale per allentare le tensioni politiche
I deputati della commissione per gli affari esteri chiedono sforzi collettivi in Montenegro per raggiungere la stabilità politica e continuare a compiere progressi sostanziali sulle riforme.
Il Montenegro ha una posizione di primo piano a livello regionale nel processo di adesione all’UE, affermano i deputati della commissione per gli affari esteri in una relazione adottata martedì con 51 voti a favore e 7 contrari. Sottolineando il sostegno schiacciante dei cittadini montenegrini e della maggior parte degli attori politici all’adesione all’UE nel 2028, accolgono con favore i progressi compiuti dal paese nell’attuazione delle riforme e delle misure relative all’UE, “sostenuti da un calendario ambizioso”.
La stabilità politica è importante per il continuo progresso delle riforme
I deputati chiedono alle istituzioni statali di coordinare gli sforzi per raggiungere la stabilità politica e di proseguire i loro progressi sostanziali con le riforme, in particolare le riforme elettorali e giudiziarie e la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione. La relazione accoglie con favore il pieno allineamento del Montenegro alla politica estera e di sicurezza comune dell’UE, comprese le misure restrittive dell’UE, tra cui quelle relative alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, e loda il Montenegro per il suo sostegno all’ordine internazionale basato su regole a livello delle Nazioni Unite.
Lotta contro le ingerenze straniere maligne
I parlamentari sono inoltre seriamente preoccupati per le interferenze maligne dei paesi terzi, gli sforzi di destabilizzazione, gli attacchi informatici, le minacce ibride e le campagne di disinformazione, compresi i tentativi di influenzare i processi politici e l’opinione pubblica in Montenegro. Tali misure screditano l’UE e compromettono i progressi compiuti dal paese nel suo percorso di adesione. Osservando che le istituzioni religiose possono essere utilizzate come strumento di influenza esterna, condannano qualsiasi indebita interferenza da parte della Chiesa ortodossa serba a questo proposito e sottolineano l’importanza di costruire capacità di resilienza contro la manipolazione e l’interferenza delle informazioni straniere.
Il quadro giuridico elettorale deve essere allineato alle norme dell’UE
I deputati chiedono al Montenegro di allineare pienamente il suo quadro giuridico elettorale agli standard dell’UE, in particolare per quanto riguarda l’armonizzazione della legislazione elettorale, la trasparenza, la supervisione delle campagne elettorali e dei media e il finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali. Esortano inoltre le autorità montenegrine a istituire un unico giorno di elezioni comunali a livello nazionale, al fine di migliorare l’efficienza della governance e ridurre le tensioni politiche, e sottolineano che questa fase di riforma è una condizione per la futura erogazione dei fondi nell’ambito del Fondo per le riforme e la crescita.
Citare
Il relatore Marjan Šarec (Renew, SL) ha dichiarato: “Accogliamo con favore i chiari progressi compiuti dal Montenegro nel suo percorso verso l’Unione europea, in quanto rimane il primo paese candidato tra gli Stati dei Balcani occidentali. Allo stesso tempo, sottolineiamo l’importanza di riforme efficaci in settori chiave quali la libertà dei media, la legislazione elettorale e la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Notiamo inoltre con soddisfazione che il popolo montenegrino continua a riconoscere i benefici del percorso europeo, come si evince dal costante elevato sostegno dell’opinione pubblica all’adesione all’UE. Ciò conferma che il processo di adesione all’UE non è solo un obiettivo politico, ma anche un impegno sociale più ampio, fondato sulla fiducia nei valori e nelle norme europee”.