Perplessità riguardo l’adeguatezza strutturale C.C Lecce e di tutti i penitenziari pugliesi

L’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, ha scritto agli organi competenti, nell’ apprende con sgomento l’ennesimo evento critico occorso nella serata di ieri nella C.C. Lecce dove un detenuto è riuscito a sfondare il cancello della propria camera di pernottamento trovandosi quindi nelle condizioni di circolare liberamente nel corridoio della propria sezione detentiva, come già accaduto in altro istituto pugliese quale quello di foggia dove le conseguenze furono più gravi con l’aggressione  e ferimento di un poliziotto penitenziario addetto alla sezione, ma nulla è stato fatto per rafforzare il sistema ma si continua a tirare a campare.

Trattasi di evento di particolare gravità nonché segno di allarme in un periodo a dir poco critico a causa dell’ormai drammatica carenza di Personale.si rammenta infatti che negli orari serali e notturni tutte le sezioni sono sistematicamente accorpate ed un’unica unità di P.P. deve vigilare almeno 2 sezioni detentive se va bene e si arriva a coprire 3/4/ posti di servizio come avviene sovente negli istituti di Taranto e Foggia.

Per tale motivo le porte comunicanti con il disimpegno comune alle due sezioni poste sullo stesso piano rimangono aperte per consentire all’ Operatore di sentire eventuali problemi anche quando si trova nell’ altra sezione in considerazione di ciò si deduce che un detenuto che riesca a sfondare il cancello della propria stanza potrebbe tranquillamente scendere fino allo sbarramento 1° piano, posto di servizio anch’esso non presidiato negli orari serali e notturni e stendiamo un velo pietoso, ma si continua ad assistere a dichiarazioni dell’amministrazione che ci sarà incremento di personale e la tendenza va verso un  miglioramento, quindi si mente pur sapendo di mentire.

Ad aggravare ulteriormente la situazione è il sistematico accorpamento anche di posti affidati a un unico Preposto dislogati in più Reparti ciò comune a molti penitenziari pugliesi, con conseguente difficoltà ad intervenire con tempestività in caso di allarme, alla luce di quanto sopra, considerato che non si tratta di un episodio isolato ma già in altre occasioni un detenuto è riuscito a sfondare un cancello,  si chiede un urgente sopralluogo da parte dell’ ufficio tecnico al fine di verificare l’adeguatezza strutturale degli stessi, non solo nella struttura leccese il quale anche avendo già trascorsi 30 anni dalla sua costruzione risulta uno degli istituti più “GIOVANE” della puglia, non osiamo immaginare gli altri istituti, la prova ne è l’evasione di due anni fa dall’istituto dauno, che non ha esortato nulla anzi continuiamo a sentire dichiarazioni di politici, sottosegretari faziose e privi di riscontri oggettivi in base alla reale situazione, URGE LO STAO DI EMERGENZA SENZA SE SENZA MA, quando lo capiranno sarà tardi, il tutto lo chiediamo con forza per evidenti ragioni di ordine e sicurezza NON SOLO INTERNA AGLI ISTITUTI MA ANCHE PUBBLICA, nonché a tutela della” incolumità del Personale.