
“Condivido l’appello della CGIL Puglia che, nella Assemblea Regionale del 23 gennaio scorso, ha lanciato l’allarme contro il fermo degli impianti del petrolchimico di Brindisi, emerso al tavolo ministeriale. A quel tavolo ho partecipato personalmente, rappresentando la preoccupazione della Regione e del Sepac per la fermata e la chiusura, con dismissione totale della chimica in Puglia e in Italia, una grave crisi industriale impattante sul futuro dei tanti lavoratori di Versalis, della filiera e dell’indotto” ha dichiarato l’assessora regionale alle Crisi Industriali Serena Triggiani in risposta all’appello della CGIL Puglia per la tutela dei livelli occupazionali per i lavoratori dello stabilimento Eni Versalis di Brindisi .
“Ci tengo a ringraziare i sindacati e, in particolare, la CGIL che ha lanciato l’appello. Non è pensabile un “fermo lavoro”, abbiamo fatto rilevare al tavolo ministeriale che sarebbe un errore strategico chiudere ogni futuro per la chimica di base. Conseguentemente, abbiamo chiesto che la transizione immaginata e proposta da Eni possa essere graduale e giusta” ha commentato l’assessora Triggiani. “Ci tengo a rassicurare i Sindacati e Cgil che lancia un appello che confermeremo il tavolo regionale fissato – tramite il Comitato Sepac – per il 6 febbraio prossimo, a cui garantirò la mia presenza. Posso dire che ritengo fondamentale che ci sia un tavolo regionale, oltre il tavolo presso il Ministero, perché è il nostro territorio che deve essere protagonista del superamento della crisi, è dal nostro territorio che può e deve venire un’azione sinergica e coordinata con proposte per il superamento della crisi industriale e soprattutto occupazionale”.