PhilosophArs 2025, il bilancio della settima edizione del festival della filosofia e delle arti umane di Castellana Grotte

Il consolidamento del livello di apprezzamento degli ospiti e dell’organizzazione, la crescita degli stakeholder che hanno voluto affiancare il festival in termini di collaborazione e partecipazione diretta, oltre 500 presenze nell’arco dei tre giorni e dei sei differenti momenti del programma: va in archivio con un evidente segno più la settima edizione di PhilosophArs – Festival della filosofia e delle arti umane, in calendario da venerdì 10 a domenica 12 ottobre 2025 al Museo Anelli delle Grotte di Castellana, evento organizzato da Legato a Mano ATC, in collaborazione con Regione Puglia, Comune di Castellana Grotte e Grotte di Castellana srl, con il patrocinio di Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica e con il supporto di Cotrap, Stei, Terrecarsiche1939 e Supermercato via Abate Eustasio.

Gli “Effetti Speciali” richiamati nel titolo e nell filo conduttore della settima edizione del festival, che come di consueto ha registrato il coordinamento scientifico di Paolo Ponzio, sono stati confermati dal programma delle tre serate, strutturato come sempre con una prima parte dedicata ai dialoghi filosofici ed una seconda dedicata alle arti performative.

Dopo la presentazione a cura di Paolo Ponzio e i saluti delle autorità e delle istituzioni intervenute, PhilosophArs 2025 si è aperto venerdì 10 con “Comunismo Digitale”, un interessante dialogo tra Maurizio Ferraris, già autore di fortunati programmi televisivi, e Luca Maria Scarantino circa l’importanza della creazione di un sistema di Webfare, indispensabile per dare nuovo valore ai dati che generiamo con la nostra attività digitale. A seguire stupore e meraviglia per “Illusione e realtà sul Lato oscuro della Luna” con Antonello Martino che ha guidato il pubblico in un ascolto 5.1 di “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd.

Sabato 11 Mario De Caro e Sofia Bonicalzi hanno letteralmente catturato l’attenzione del folto pubblico confrontandosi su “La realtà in questione: scetticismo, IA e mondi simulati”. Alle 21 il momento forse più emozionante dell’intera edizione 2025 con lo spettacolo “Appesi a un filo” di Di Filippo Marionette.

Domenica 12 la chiusura con Francesco Galli che ha dialogato con Silvia Mei sul tema “Il mondo negli occhi”, una panoramica fotografica dei lavori dello stesso Galli, e con la performance di Rafael Spregelburd, intellettuale argentino oltre che uomo di teatro tra i più tradotti al mondo, dal titolo “Superdiatriba”.

“PhilosophArs 2025 ha rappresentato un punto di snodo rispetto alle scorse edizioni con un programma impegnativo e ambizioso che ha esplorato il rapporto tra realtà e apparenza, oggettività e illusione – hanno commentato il coordinatore scientifico Paolo Ponzio e Melania Longone e Vittorio Minoia dell’associazione Legato a ManoL’idea che siamo inseriti in una nuova realtà digitale e siamo impegnati a comprendere quello che è reale e quello che non lo è. Quello che sicuramente è realtà è che PhilosophArs cresce, si rinnova, si evolve, attrae sempre più partecipazione e soprattutto sempre più condivisione, attraendo nuovi partner e nuovi spettatori, proponendo idee sempre nuove e sempre interessanti”.

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