
Venerdì 11 aprile – ore 18.00 Libreria Il Trittico Via San Vittore, 3 – Milano |
Piero Dorfles Amblimblè Rime e riti dei giochi di strada con Valentina De Poli |
![]() |
IN LIBRERIA DALL’11 APRILE |
Il gioco è una parte inseparabile della vita dell’umanità, e anche se occupa una quantità limitata del tempo degli adulti può essere fonte di allegria, vitalità e fantasia. Ma per i bambini rappresenta un elemento essenziale: perché non è solo il loro passatempo, è il loro lavoro. E non è un lavoro improduttivo, senza risultati, ma un’occupazione che ha un prodotto, e che prodotto: costruisce l’adulto consapevole. |
Come si giocava una volta, quando i bambini passavano più tempo in strada e non c’erano a disposizione molti svaghi, tantomeno quelli elettronici e il digitale? Piero Dorfles racconta i giochi, che erano soprattutto di gruppo: tana liberatutti, le biglie, dire fare baciare lettera testamento, facciamo che ero, campana, lo schiaffo del soldato, la lippa, rubabandiera, le belle statuine e tanti altri. Accanto ad essi, raccoglie le conte che li accompagnavano: filastrocche, poesiole spesso surreali e apparentemente senza significato, ispirate al lavoro, alle fiabe, alla parodia della vita adulta. Dorfles riflette su come i giochi collettivi siano fondamentali nella formazione di un individuo: perché insegnano a confrontarsi con gli altri stabilendo regole e rispettandole, in un contesto in cui si è tra pari e le differenze di censo non contano; perché sono strumenti per sviluppare la creatività, la fantasia e anche un senso di indipendenza e responsabilità; perché consentono al bambino di trovare un proprio ruolo e affermare sé stesso. Ne risulta l’affresco di un mondo perduto solo in parte, che forse non sarebbe così difficile ritrovare. |
pp. 136 – € 16,00 |