
Questa mattina, nella sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), si è svolto un incontro tra il commissario straordinario dell’Ente, Francesco Mastro, e il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, per analizzare la questione relativa alla riqualificazione del Braccio di Levante, a seguito dei lavori avviati dall’Ente portuale relativi al prolungamento dei moli foranei del porto di Barletta.
Il Commissario ha riferito al Primo cittadino, l’intendimento dell’Ente portuale di integrare i lavori già in corso, finalizzati alla realizzazione di misure connesse alla sicurezza, con un intervento atto a rendere fruibile pedonalmente il molo di Levante. L’intervento, che dovrà ovviamente essere preventivamente condiviso oltre che con l’Amministrazione comunale anche con la Prefettura e la Questura della BAT e la Capitaneria di Porto di Barletta, sarà finanziato sia con i 600mila euro già destinati a tale scopo nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto nel 2020 tra il sindaco Cannito e il presidente dell’epoca dell’AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi, sia, ove necessario, con fondi derivanti dall’appalto per i lavori di prolungamento dei moli foranei di prossima cantierizzazione.
Nel corso dell’incontro, il Commissario ha evidenziato che l’Autorità di Sistema Portuale è pienamente consapevole del valore simbolico e identitario che il Molo di Levante riveste per la comunità barlettana e non solo. Un luogo di incontro, svago e socialità. Vi è, tuttavia, la necessità che qualsiasi riapertura avvenga esclusivamente in condizioni di massima sicurezza per l’utenza e nel pieno rispetto delle leggi e delle prescrizioni delle Autorità competenti e delle ordinanze vigenti.
“Il porto di Barletta è il fiore all’occhiello del territorio costiero– ha dichiarato Mastro- proprio per questo procederemo con il nostro progetto di riqualificazione e di messa in sicurezza del Braccio di Levante. Un’opera che si innesca nell’ambito della mega-opera che stiamo realizzando: il prolungamento dei moli foranei. Un intervento infrastrutturale imponente ed ecosostenibile che renderà lo scalo finalmente fruibile anche alle navi di ultima generazione. Le aree di interazione porto-città sono definite da un principio non solo normativo, ma anche sociale – conclude il Commissario– un principio che intendiamo mantenere vivo ed efficace”.
La decisione di interdire fisicamente l’accesso al Molo di Levante è stata adottata per imprescindibili ragioni di sicurezza, a seguito dei gravi fatti di cronaca verificatisi lo scorso 4 luglio e delle numerose segnalazioni di attività illecite registrate nell’area. Bisogna però ricordare che l’accesso alla diga foranea è vietato da anni in forza dell’Ordinanza n. 59 del 13 novembre 2020 della Capitaneria di Porto che ne consentiva l’accesso esclusivamente ai mezzi e al personale del Comune di Barletta, della stessa Capitaneria, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e delle Forze di Polizia e di soccorso, sia per ragioni di maritime security sia per l’assenza delle necessarie condizioni di sicurezza.
Per superare tali criticità, nel maggio 2020 l’Autorità di Sistema Portuale e il Comune di Barletta avevano, appunto, sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione dell’area, con l’impegno dell’Ente portuale di contribuire nella misura massima di 600 mila euro e per il Comune di provvedere all’appalto dei lavori previa progettazione. Successivamente, a seguito della redazione del progetto esecutivo da parte del professionista incaricato dal Comune di Barletta, è risultato un fabbisogno economico è pari a 1,7 milioni di euro.
Per risolvere l’impossibilità da parte del Comune di finanziare i lavori, a valle di una rimodulazione del Protocollo di intesa, l’AdSP si farà carico dell’intera progettazione e realizzazione degli stessi, mantenendo la competenza gestoria che, in base al Protocollo, era prevista in capo all’Amministrazione comunale.
Relativamente al progetto di prolungamento dei moli, va rimarcato che trattasi di un’opera imponente e strategica, attesa da sempre dagli Operatori e non solo, che consentirà di elevare in maniera significativa la funzionalità del bacino portuale di Barletta, risolvendo alcune criticità tecnico-nautiche e consentendo, contestualmente, di ridurre l’apporto verso l’interno del materiale solido trasportato dalle correnti costiere. Gli interventi previsti sono:
- Allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 m in modo da raggiungere la lunghezza complessiva di 805 m prevista dal Piano Regolatore Portuale (PRP) vigente;
- Prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri.
Per la realizzazione del prolungamento del Molo di Ponente è stimato un quadro economico di spesa pari a 38 milioni di euro, di cui 34 milioni circa per lavori e 4 milioni per somme a disposizione dell’Amministrazione.
L’importo di 38 milioni trova copertura finanziaria dalle seguenti fonti:
• Con D.M. 332 del 17/08/2021 l’intervento è stato ammesso a finanziamento per euro 19.916.000,00;
• L’opera beneficia di un ulteriore finanziamento ai sensi del D.M. MIT n. 150 del 16/10/2020 per complessivi euro 5.000.000,00;
Sono previsti, infine, ulteriori 13 milioni di euro a completare l’intera opera, compreso il Molo di Levante, rivenienti dall’Accordo di Coesione per la Regione Puglia, un documento, sottoscritto nel novembre 2024 tra Governo e Regione. Secondo le stime i lavori dovrebbero durare circa un anno e mezzo.