“PRECARIETÀ, POVERTÀ, EMIGRAZIONE: SERVE UNA SVOLTA PER IL SUD” DA LECCE CGIL, CISL E UIL RILANCIANO LA MOBILITAZIONE

Si è svolto questa mattina al Leone di Messapia l’attivo unitario dei tre sindacati “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” in vista della manifestazione nazionale del 20 maggio a Napoli

LECCE, 12 MAGGIO 2023 – Una grande mobilitazione per chiedere che il PNRR “non diventi un’occasione sprecata” e per creare una “nuova stagione del lavoro e dei diritti”. CGIL, CISL e UIL si sono riuniti questa mattina a Lecce, al Leone di Messapia, per l’ultimo appuntamento in vista della manifestazione nazionale del 20 maggio a Napoli, dopo una serie di assemblee organizzate nei luoghi di lavoro per informare e mobilitare lavoratori, pensionati e cittadini.

Al centro della lunga mattinata, molto partecipata, gli interventi dei tre Segretari Generali provinciali Valentina Fragassi (CGIL), Ada Chirizzi (CISL) e Mauro Fioretti (UIL) e dei rappresentanti delle varie Categorie, per un focus sui problemi del territorio e per presentare la Piattaforma unitaria di proposte che è alla base della mobilitazione nazionale. Proposte con cui Sindacati chiedono al Governo un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali e concreti risultati in materia di: 

–       Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;

–       Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;

–       Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;

–       Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;

–       Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;

–       Riforma del sistema previdenziale;

–       Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.

“Rivendichiamo investimenti e lavoro vero, dignitoso, sicuro, stabile e tutelato dai contratti, per fermare la precarietà dilagante, la povertà e l’emigrazione dei nostri giovani”, hanno detto Fragassi, Chirizzi e Fioretti. “La provincia di Lecce non si rassegna. Chiediamo che il PNRR diventi una grande occasione per rilanciare il territorio e risolvere i problemi che ostacolano la crescita. Servono investimenti sulle infrastrutture e i collegamenti, sulla sanità, sulla scuola, sull’università e la ricerca, insieme a strumenti adeguati per favorire un’occupazione stabile e qualificata. L’esplosione dei prezzi, dall’energia agli alimentari, il rialzo dei tassi dei mutui, la stagnazione dei salari negli ultimi 15 anni e le sempre maggiori difficoltà connesse a lavori discontinui o ad orario ridotto stanno generando una straordinaria emergenza per la tenuta dei redditi di lavoratori e pensionati. E i nostri giovani continuano ad andare via perché non intravedono possibilità concrete per un futuro dignitoso, perché non vogliono accontentarsi di paghe da fame o in nero. Cambiamento per noi significa mettere in campo azioni concrete per fermare questa fuga, per puntare su lavoro stabile e di qualità, sulla crescita e lo sviluppo sostenibile dei territorio. I provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo in queste settimane non vanno in questa direzione né nel merito né per il metodo. Per questo – hanno concluso – saremo tutti in piazza il 20 maggio a Napoli, perché proprio dal Sud deve partire una nuova stagione del lavoro e dei diritti”.