PREMIO ZAVATTINI: nominata la giuria della X edizione

Il regista Stefano Savona presiederà la Giuria della X Edizione del Premio Cesare Zavattini/UnArchive, di cui faranno parte Antonio Bellia (regista e direttore artistico di Siciliambiente Film Festival), Patrizia Cacciani (responsabile dell’Ufficio studi dell’Archivio Storico Luce-Cinecittà), Francesca Maria Cadin (coordinatrice di Rai Teche per gli usi non commerciali dell’archivio storico) e Aline Hervé (montatrice). A loro è affidato il compito di scegliere i nove progetti finalisti ed eventuali tre uditori, i cui autori o autrici avranno la possibilità di partecipare gratuitamente a un Workshop formativo e di sviluppo che si terrà tra settembre e dicembre 2025. I progetti e i filmmaker selezionati saranno comunicati in un’iniziativa che si terrà il 29 agosto 2025, all’Italian Pavilion presso l’Hotel Excelsior, durante l’82a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.   Al Bando per la X Edizione del Premio Cesare Zavattini, le cui iscrizioni si sono chiuse lo scorso 20 luglio, sono stati presentati 71  progetti di cortometraggi basati sul riuso creativo del “found footage”, confermando il largo interesse che l’iniziativa riscuote presso i filmmaker under 35. Il Premio, organizzato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS, intende promuovere, in particolare tra i giovani, la conoscenza e l’utilizzazione originale in nuove produzioni del cinema conservato negli archivi, rendendo disponibile gratuitamente il patrimonio audiovisivo dell’AAMOD e degli archivi partner, tra cui quello del Luce e di Home Movies.   Al termine del Workshop, la stessa Giuria sceglierà, dopo un apposito pitch, i tre progetti vincitori, che dovranno essere realizzati tra gennaio e aprile 2026, e potranno utilizzare gratuitamente, per usi culturali, i materiali filmici degli archivi partner o di altri archivi, anche privati, che concedano le liberatorie. Gli autori e le autrici, inoltre, avranno il supporto della Fondazione AAMOD per la produzione dei cortometraggi e riceveranno la somma di 2.000 euro per ciascun progetto portato a termine. I film saranno infine proiettati in una Cerimonia di premiazione, alla presenza della Giuria e di ospiti di rilievo.   Il Premio Cesare Zavattini è una iniziativa sostenuta da Cinecittà Luce e dal Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione della Cineteca Sarda, dell’Archivio delle Memorie Migranti, dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, del Premio Bookciak Azione!, di Deriva Film, di Officina Visioni, dell’Archivio Cinema del Reale, di UCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.
STEFANO SAVONA (Presidente) Nato a Palermo nel 1969, ha studiato archeologia e antropologia a Roma e ha preso parte a diversi scavi archeologici in Sudan, Egitto, Turchia e Israele. Nel 1995 comincia a lavorare come fotografo indipendente. Dal 1999 si dedica principalmente all’attività di regista e produttore di film documentari e videoinstallazioni come D-Day (2005) al Centro Pompidou. Il suo lungometraggio Primavera in Kurdistan (2006) ha ricevuto il Premio Internazionale della SCAM al Festival Cinéma du Réel di Parigi e una nomination ai David di Donatello. Il film Piombo fuso (2009) è stato selezionato al Festival Internazionale del film di Locarno nella sezione Cinéastes du présent e ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Nel 2010 comincia il lavoro di raccolta di testimonianze orali del Pane di San Giuseppe, un archivio audiovisivo della civiltà rurale siciliana. Fonda nel 2010 a Parigi con Penelope Bortoluzzi la società di produzione Picofilms. È il produttore e il regista principale di Palazzo delle Aquile, che ha ottenuto il Gran Prix del Festival Cinéma du Réel 2011. Nel 2011 realizza Tahrir Liberation Square, selezionato al Festival del film di Locarno, al New York Film Festival e alla Viennale 2011. Nel 2018 con La Strada Dei Samouni vince l’Oeil d’Or, il premio per il miglior documentario al Festival di Cannes. Nel 2023 esce al cinema il suo documentario Le mura di Bergamo, un viaggio nel dolore della città italiana più martoriata dal Covid.  

ANTONIO BELLIA Laureato in Psicologia. È regista, documentarista e produttore italiano.
 Esordisce alla regia nel 1997 con il documentario Peppino Impastato: storia di un siciliano libero.
 Nel 2005 fonda Demetra Produzioni e dirige Crimini di pace, documentario sui disastri del polo petrolchimico di Augusta. Nel 2007, tiene seminari sul documentario italiano alla Harvard University e Tulane University e nel 2008 collabora con Rai Educational, realizzando i documentari Terre in moto e Cronache di mafia. Con Demetra Produzioni, fonda  nel 2009 il SiciliAmbiente Film Festival, di cui è tuttora Direttore artistico. 
Negli anni successivi partecipa a Uno di noi, film collettivo prodotto per la rete franco-tedesca Arte, dirige A tutto tonnoIl Santo Nero, dedicato al tema dell’immigrazione, co-dirige il film collettivo No Man’s Land e co-sceneggia Tutte le scuole del Regno di Marco Bechis. Nel 2017 firma la regia del documentario La Corsa de L’Ora, prodotto da Marvin Film e Demetra Produzioni, con cui nel 2018 vince il Nastro d’Argento come Miglior documentario.  Nel 2024 realizza la serie doc Oltre le Ombre e lo stesso anno esce il nuovo film documentario Nel Nome del silenzio con cui entra nella cinquina dei Nastri d’Argento nella sezione Cinema del Reale.
  

FRANCESCA MARIA CADIN Nata a New York ma cresciuta e residente a Roma, lavora in Rai dal 1986 e attualmente ricopre il ruolo di funzionario presso il Customer Service Enti, Istituzioni, Eventi Celebrativi della Direzione Teche. Dal 2001 coordina, all’interno della Direzione Teche, le attività di ricerca e concessione per usi non commerciali di materiali conservati nell’archivio storico, comprese produzioni audiovisive e progetti di mining audiovisivo. In questo ambito, seleziona contenuti e immagini d’archivio Rai per utilizzi istituzionali, grandi eventi culturali e documentari d’autore.  

PATRIZIA CACCIANI È responsabile dell’Ufficio studi, ricerche, didattica e biblioteca dell’Archivio Storico Luce-Cinecittà S.p.A. Coordina l’archiviazione del patrimonio storico e audiovisivo dell’Istituto, si occupa delle indagini e degli approfondimenti di carattere scientifico con altri archivi e studiosi, sviluppa esperienze di formazione e didattiche su fondi filmici e fotografici. Coordina l’attività di Luce per la Didattica e di Didattica Luce in Sabina.  

ALINE HERVÉ E’ un’appassionata di cantastorie moderni, registi e registe che vogliono condividere un loro sguardo sul mondo. Aiutare il cantastorie a tirare fuori le immagini che ha dentro e avere il privilegio di essere tra i primi a vederle, quello è la sua meraviglia. Come un archeologo del presente e del vivo. Così ha avuto la fortuna di partecipare ad innumerevoli documentari e qualche film di finzione in cui l’attenzione era tutta, non tanto sulla storia, ma sul valore delle relazioni che scaturivano dal volere raccontarle. Come montatrice ha collaborato a molti documentari indipendenti, diretti, tra gli altri, daa Pietro Marcello (Il passaggio della linea, 2007; Futura, 2021), Giovanni Cioni (Per Ulisse, 2014), Paolo Pisanelli (Don Vitaliano, 2001; Roma A.D. 000, 2000), Caterina Borelli (The House He Built, 2019), Angelo Loy (Pinocchio nero, 2005; Una scuola italiana, 2010; Nel tempo, 2024) e Federica di Giacomo (Liberami, 2016, premio Orizzonti a Venezia). Nel campo del cinema di finzione, ha firmato il montaggio dei film Le Ultime Cose di Irene Dionisio, presentato alla Settimana della Critica a Venezia 2016, Martin Eden di Pietro Marcello, Coppa Volpi a Venezia 2019, Toronto Platform Prize 2019 e Easy Living di Peter e Orso Miyakawa, presentato al Torino Film Festival 2019, Anna (2024) di Marco Amenta e Sulla terra leggeri (2024) di Sara Fgaier.