PRESENTATA QUESTA MATTINA NELLA SALA GIUNTA DEL COMUNE DI BARI, LA 40^ EDIZIONE DEL FESTIVAL DI TIME ZONES

IL FESTIVAL TIME ZONES CELEBRA I SUOI 40ANNI DI ATTIVITÀ, DA VENERDÌ 10 OTTOBRE A SABATO 15 NOVEMBRE, CON UN PROGRAMMA CHE PREVEDE 8 GIORNI DI DOPPI CONCERTI CHE SI TERRANNO IN DIVERSI TRA IL CENTRO CULTURALE RESILIENZA A BITONTO, TEATRO KISMET, TEATRO FORMA E OFFICINA DEGLI ESORDI A BARI E TEATRO ROSSINI A GIOIA DEL COLLE.

Anticipato da due doppi concerti dedicati a Erik Satie nel centenario della sua scomparsa, Time Zones è pronto per celebrare il suo 40° anno di attività con un cartellone di artisti denso di significati musicali e culturali, cifra che ha sempre caratterizzato il festival delle “musiche possibili”. Diversi, infatti, sono i luoghi del mondo da cui provengono i musicisti che si alterneranno per otto giorni di festival con doppi concerti a sera, da venerdì 10 ottobre a sabato 15 novembre, tra il Centro Culturale Resilienza a Bitonto, Teatro KismetTeatro Forma e Officina Degli Esordi a Bari e Teatro Rossini a Gioia Del Colle. 

“Viviamo tempi molto difficili, si sta scrivendo la pagina più brutta dal secondo dopo guerra ad oggi – commenta Gianluigi Trevisi, direttore artistico di Time Zones-. Coloro che governano il mondo hanno disegni molto pericolosi. Il genocidio a due passi da noi potrebbe essere solo un primo passo. Le arti pian piano stanno smettendo di essere una delle cure più importanti di questi mali. Speriamo di no”.

 Come sempre accade nelle proposte di TZ, il festival esplora il mondo musicale contemporaneo, senza mai fossilizzarsi in generi e proposte di largo consumo. Lo ha fatto in passato proponendo artisti quasi sconosciuti, poi diventate delle vere star internazionali, e lo fa anche quest’anno viaggiando attraverso diversi generi musicali: classica, ambient, rock alternativo, cantautorato ed elettronica nelle sue variegate opzioni.   

Si parte, venerdì 10 ottobre, con un doppio live in programma al Centro culturale Resilienza di Bitonto. Alle 21 a salire sul palco sarà la pianista e cantante veronese Stefania Avolio (laureata in Architettura). Il suo stile pianistico è rigoroso ma intimo, ispirato dal viaggio come esplorazione e introspezione. Ha pubblicato tre album: “Natural Element” (2020), “Roots of Rebirth” (2022) e “I Have Been Here” (2025). A seguire, alle 22, Giulia Impache Band che presenta l’album d’esordio “IN: titolo Parole che creano immagini”. Si tratta di un lavoro poliedrico che fonde suoni elettronici, vocalità ammaliante e influenze che spaziano dal pop alla psichedelia, con richiami alla musica antica ed alla musica del mondo. Un racconto sonoro fuori dal tempo, ipnotico e complesso, che ha conquistato pubblico e critica, tanto da essere considerato il miglior album della prima metà del 2025.

Sempre al Centro culturale Resilienza di Bitonto, venerdì 7 novembre, sarà di scena un altro doppio concerto. Alle 21 si esibirà Wukir Suryadi con “Human Minds”. Musicista sperimentale di Yogykarta (Indonesia), suona strumenti autocostruiti in bambù come il BambuWukir, un’arpa circolare con corde metalliche e di bambù. Alle 22, invece, toccherà all’americano Jonah Parzen – Johnson e al turco Berke Can Özcan folgorante duo che unisce jazz ad atmosfere mediorientali.

Per tre giorni TZ si trasferisce al Teatro Kismet di Bari. Nella prima serata, venerdì 24 ottobre, sarà di scena il duo “Immersion” in “Sleepless”.  Si tratta di due straordinari musicisti molto noti nel periodo new wave: Colin Newman, il geniale leader e fondatore dei Wire, nonché amico e collaboratore di Brian Eno, e Malka Spigel dei Minimal Compact. Il duo unisce armonie pop e sperimentazione new wave in un’elettronica ambientale e astratta. A seguire, alle 22, Alabaster DePlume in “Because A Blade Is Whole Tour”. DePlume, alias di Angus Fairbairn, è un sassofonista jazz, poeta e performer spoken-word di Manchester, attivo a Londra e noto per il suo forte impegno politico. Artista dell’etichetta International Anthem, basa la sua musica sull’improvvisazione e sul dialogo con musicisti di diversa provenienza.

Il giorno dopo, sabato 25 alle 21.30, tocca a “Forest Swords” in “Bolted”, un progetto del compositore e produttore inglese Matthew Barnes, noto per uno stile che unisce hip-hop, ambient elettronica e loop di chitarra. Si prosegue, alle 22.30, con il live “Passeporte” di Hjirok, al secolo Hani Mojtahedy. Il progetto della cantante curda/iraniana (Berlin based), e di Andi Toma dei Mouse On Mars, fonde tradizione e innovazione in un suono esplosivo e personale.

Infine, domenica 26 alle 21, concerto dell’arpista Zitello con Fulvio Renzi ai violini. Zitello è un pioniere dell’arpa celtica in Italia, nonché allievo di Alan Stivell, nella sua musica unisce tradizione e musica contemporanea usando arpe gaeliche e influenze jazz, minimaliste e world music. A chiudere la serata (alle 22), Pivio, alias Roberto Pischiutta, con “Questo è il concerto del mio ultimo album in italiano”. Si tratta di un progetto speciale per TZ che, oltre a Pivio (voce, synt e percussioni), vede impegnati Adriano Arena (chitarre elettriche), Benedetto Massimo Trigona (basso) e Lorenzo Ottonello (batteria), oltre il doppio quartetto d’archi con Fiammetta Borgognoni, Lorenzo D’Orazi, Eugenia Iaresko, Aniello Alessandrella ai violini, Lucia Forzati e Gaetano Martorana alle viole e Vincenzo Lioy e Roberta Pastore ai violoncelli. Pivio, è un compositore italiano noto per aver creato, insieme ad Aldo De Scalzi, oltre 200 colonne sonore di successo per cinema e TV, vincendo numerosi premi prestigiosi come David di Donatello (3) e Nastri d’Argento (2).

Si prosegue all’Officina degli Esordi, con una festa venerdì 31 ottobre, con il live “Dracones” dell’artista di Istanbul Hüma Utku. Producer elettroacustica, Utku è nota per le sue installazioni e performance live in giro su molti palchi e gallerie europee. Alle 22, Ben Lukas Boysen nel live “Alta Ripa”. Compositore e producer elettronico berlinese con formazione classica, Boysen ha pubblicato album in cui fonde elettronica e musica classica. Infine, alle 23.50, dj set del producer barese Janek K dj-set, alias Giovanni Petruzzelli, attivo del collettivo La Fabbrica del Beat.

Il penultimo e doppio appuntamento di TZ, sabato 1 novembre, si terrà al Teatro Rossini di Gioia del Colle. Ad aprire la serata, alle 21, sarà Roberto Salahaddin Re David con il progetto “Ambienti musicali per un arredamento eccentrico”, complici Francesco Dongiovanni (visual) e Graziano Cammisa (sound engineer). Un concerto immersivo di suoni e immagini che celebra Erik Satie. E sempre ispirato al grande compositore francese, alle 22, la pianista Alessandra Celletti con lo spettacolo, anch’esso di suoni ed immagini “Satie Mon Amour”.

La 40^ edizione del Festival Time Zones si chiude, sabato 15 novembre al Teatro Forma, con altri due concerti. Ad aprire il set del pianista e compositore Mattia Vlad Morleo. Sul palco offre un’esperienza intensa e narrativa, presentando in anteprima il suo nuovo disco che per l’appunto esce il 14 novembre. Infine, alle 22, la formazione americana Spain, band alternative rock di Los Angeles fondata nel 1993 da Josh Haden,(figlio del grande bassista Charlie) sono noti per il loro sound malinconico che unisce jazz, blues e indie rock, legato al movimento slowcore.