
Presentata a Bari la seconda edizione del Bilancio di Genere 2023-2024, documento di valutazione in un’ottica di trasparenza, partecipazione e gender equality, di quanto svolto sino ad oggi da Regione Puglia, nell’ambito del Programma di Governo e delle politiche regionali, per la promozione della parità tra donne e uomini e per l’integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche regionali. Il documento è realizzato a cura della Sezione per l’attuazione delle Politiche di genere della Regione Puglia, in stretta sinergia con la Fondazione IPRES, e rappresenta un tassello significativo del Programma di Governo che affronta la tematica della promozione della parità di genere secondo una analisi quali e quantitativa.








“Questa seconda edizione del bilancio di genere – ha dichiarato l’assessora regionale alle Politiche di genere, Serena Triggiani -, è per noi un motivo di particolare soddisfazione, poiché rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alla prima edizione 2021–2022. Non si tratta soltanto di una rendicontazione aggiornata, ma di uno strumento che testimonia concretamente il rafforzamento dell’intera strategia regionale in materia di parità e inclusione. Un vero e proprio atto di alta democrazia e di partecipazione che coinvolge cittadini, imprese, istituzioni, comuni, servizi territoriali che dialogano, che propongono azioni e raccontano best practice, con il solo obiettivo comune di costruire una società più equa e coesa attraverso politiche efficaci, inclusive e partecipate, appunto. Regione Puglia in questo percorso strategico, grazie anche alla lungimiranza del presidente Emiliano, ha altresì affidato una delega tutta dedicata alle politiche di Genere, e che rappresento: un segnale chiaro e coerente della volontà di rendere strutturali e centrali le azioni in questo ambito.
Ed è una scelta che rientra in un disegno più ampio di Governo che, attraverso l’Agenda di Genere, ha definito priorità politiche, obiettivi misurabili e azioni integrate per promuovere l’uguaglianza di genere in ogni ambito della vita pubblica. Grazie all’impegno del Presidente Emiliano, alla visione strategica maturata nel tempo, alla Consigliera del Presidente per l’attuazione dell’Agenda di Genere, Titti De Simone, al lavoro prezioso della Sezione per l’attuazione delle politiche di genere con la dirigente Annalisa Bellino, e Ipres che ha dato un grande contributo alla stesura del documento, insieme a tutto il partenariato socio economico, ai comuni e alle associazioni sentinelle attente e attive su questi temi importanti”.
“La Giunta e Il Consiglio regionale hanno lavorato in questi anni insieme per sostenere vere politiche di genere – ha commentato la presidente del Consiglio della Regione Puglia, Loredana Capone – e dal bilancio di genere emerge con trasparenza ciò che si è fatto sino ad oggi e le conquiste ottenute. Ma mette in luce gli elementi su cui ancora dobbiamo lavorare, per esempio sulla maggiore partecipazione delle donne alla vita politica perché ricoprano sempre più anche cariche dirigenziali. In consiglio sono tutte dirigenti donne e molte sono anche presenti nella Giunta, ma è evidente che questo è un percorso che può ancora migliorare la vita e le condizioni di lavoro delle donne nei trattamenti retributivi, non solo all’interno della Regione, ma anche nel privato. C’è bisogno di lavorare per maggiori azioni e politiche che rispettino e promuovano a tutto tondo la conciliazione vita-lavoro. Oggi molte donne non riescono ad arrivare a fine mese, spesso lasciate sole a sostenere economicamente e praticamente la cura dei figli, come se la genitorialità fosse una responsabilità esclusivamente femminile. Invece deve essere condivisa e supportata da una rete pubblica di servizi, come già accade in molti Paesi europei. In Italia, purtroppo, mancano ancora politiche strutturate che incentivino davvero la natalità e sostengano concretamente le famiglie”.
“È un documento estremamente complesso e importante – ha dichiarato la consigliera per l’Attuazione del programma di Governo, Titti De Simone – perché rispetto alla precedente edizione ha integrato una serie di analisi relative anche alle azioni del Consiglio regionale, della consigliera di parità, del CUG che si integrano con quelle relative a un documento di accountability che riguarda le politiche e le policy regionali su cui peraltro, com’è noto, siamo una delle regioni che ha finalmente anche un strumento di valutazione di impatto. E questo bilancio di genere utilizza proprio la VIG, la Valutazione di Impatto di Genere, per rendicontare quelli che sono gli esiti e gli impatti delle politiche regionali nella dimensione di genere. È un documento che rappresenta significativamente i grandi progressi direi rivoluzionari che in questi anni la Regione ha fatto sulla parità per ridurre e superare il divario che una è zavorra per il Mezzogiorno e, in generale, per il progresso sociale, civile, culturale ed economico del nostro territorio. E per questo la Regione si è dotata dell’Agenda di Genere, elemento strategico che vuole andare verso il superamento di questi divari”.
Sul tema delle donne nel mondo del lavoro, De Simone ha tenuto a precisare che l’occupazione femminile è ancora molto bassa, in Puglia, come in tutto il Sud Italia, pertanto il superamento di questo gap è una sfida per la quale Regione Puglia, in particolare, si è dotata di una strategia proprio per investire anche nella formazione delle politiche attive del lavoro, del welfare aziendale andando verso una dimensione di maggiore partecipazione delle donne al mondo del lavoro. È una sfida che si vince se tutto il sistema Puglia, tutto il sistema economico e sociale insieme alle istituzioni, accetta questo grande cambiamento epocale che può essere solo un elemento di maggiore competizione anche per il sistema economico pugliese nella dimensione globale”.
BILANCIO DI GENERE 2023-2024 in sintesi
La seconda edizione del Bilancio di Genere riporta l’analisi per il periodo 2023-2024 del contesto interno ed esterno basata sui principali indicatori statistici disponibili a livello regionale organizzati secondo i domini tematici dell’EIGE (istituto europeo per l’uguaglianza di genere): dominio lavoro, dominio competenze, dominio potere, dominio reddito, dominio tempo, dominio salute e dominio violenza.
il documento prosegue con una dettagliata analisi del rendiconto delle entrate ed uscite regionali dedicando particolare attenzione ad uno studio condotto sulla riclassificazione della spesa del Dipartimento Sviluppo Economico in termini di genere (sulla scorta dell’esperienza del MEF).
Infine l’ultima parte del bilancio analizza dettagliatamente le iniziative regionali per la riduzione dei divari di genere. Complessivamente sono stati descritti e analizzati 60 interventi specifici da realizzare a cura delle strutture regionali in maniera esclusiva o concorrente fra strutture.
Il Bilancio di Genere 2023-2024, corredato da una introduzione e da una nota metodologica, contiene, in sintesi:
• “Strategia e governance: dall’Agenda di genere all’adozione dell’approccio mainstreaming” – Capitolo 3, che definisce la cornice normativa, strategica e organizzativa alla base del processo di costruzione del documento.
• “L’Analisi del contesto regionale” – Capitolo 4, che fotografa il divario di genere sia nel territorio pugliese che all’interno della Pubblica Amministrazione dell’Ente.
• “L’Analisi del rendiconto” – Capitolo 5, che riporta un quadro sintetico delle entrate e delle spese regionali anche tenendo conto della classificazione della spesa secondo il sistema Classification of the Functions of Government (COFOG). In questa seconda edizione, tale sperimentazione ha preso in considerazione le spese impegnate dal Dipartimento Sviluppo Economico, relativamente agli anni 2023-2024.
• “Le Iniziative regionali per la riduzione dei divari di genere” – Capitolo 6, che evidenzia i principali risultati degli interventi in tema di parità attuati dalla Giunta Regionale, per lo più riconducibili all’attuazione dell’Agenda di Genere, delle iniziative svolte dal Consiglio Regionale, delle attività del Comitato unico di Garanzia (Cug), nonché delle iniziative promosse dalla Consigliera Regionale di Parità.
Link dichiarazione Capone
Link dichiarazione Triggiani
Link dichiarazione De Simone