
Il 9 aprile i deputati hanno discusso con gli esperti su come affrontare la crescente minaccia della sottomissione di sostanze chimiche e hanno chiesto un’azione urgente e coordinata per affrontare questo fenomeno diffuso.
I deputati si sono riuniti mercoledì per discutere la crescente minaccia della “sottomissione chimica” – l’uso non consensuale di sostanze psicoattive per minare l’autonomia di una persona, spesso con l’intento di commettere atti di violenza sessuale – in un’audizione congiunta della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere (FEMM) e della Commissione per la salute pubblica (SANT).
Aprendo l’audizione, la presidente della FEMM Lina Gálvez (S&D, Spagna) e la vicepresidente della SANT Tilly Metz (Verdi/ALE, Lussemburgo) hanno inquadrato la discussione come una resa dei conti critica nei confronti di una forma di violenza di genere che colpisce in modo sproporzionato le donne e pone nuove sfide per la salute pubblica. Hanno sottolineato l’urgente necessità di rafforzare le strategie di prevenzione, protezione e azione penale e hanno sottolineato le difficoltà di individuazione, la mancanza di prove fisiche e la profonda sfiducia che impedisce alle vittime di farsi avanti.
Il Prof. Andrzej Silczuk della Fondazione SEXEDPL ha descritto la natura diffusa e sistemica della violenza sessuale facilitata da sostanze nella scena della vita notturna polacca. Citando statistiche allarmanti, l’ha definita una “crisi strutturale della salute pubblica e dei diritti umani”. Ha poi proposto cinque azioni strategiche pratiche a livello dell’UE, tra cui l’offerta di formazione per il personale della vita notturna, il lancio di campagne di sanità pubblica e la regolamentazione delle sostanze ad alto rischio.
La dottoressa Leila Chaouachi, farmacista presso il Centro di Tossicovigilanza di Parigi e fondatrice del CRAFS, ha parlato delle radici storiche e dell’attuale complessità della sottomissione chimica. Ha messo in guardia dalla diffusa disinformazione, dalla mancanza di protocolli coerenti e dal travolgente senso di isolamento vissuto dalle vittime, sottolineando la necessità di percorsi di assistenza incentrati sulle vittime.
Isabelle Steyer, avvocato della fondazione per i diritti dei bambini La Voix de l’Enfant ed esperta di diritti delle donne e dei bambini vittime di violenza, ha sollevato l’allarmante questione dell’uso di sostanze chimiche nello sfruttamento dei minori – compresi i bambini di 12 anni – spesso come parte di reti criminali organizzate. Ha anche menzionato la grave colpevolizzazione delle vittime e la vittimizzazione secondaria nei casi di ragazze minorenni e ha lanciato un appello urgente per un’azione più forte contro le reti che prendono di mira i bambini.
Carlos Farinha, vicedirettore nazionale della Policia Judiciária portoghese, ha descritto le sfide operative legate all’emergere delle droghe sintetiche e la difficoltà di identificare le sostanze. Ha chiesto una più profonda cooperazione tra polizia, pubblici ministeri e operatori sanitari.
Dalla Spagna, José Manuel Vallejo, primo caporale della Guardia Civil, ha sottolineato la necessità di migliorare la comunicazione, gli strumenti forensi e la comprensione sociologica dei modelli di abuso. Ha anche notato i limiti delle attuali campagne di sensibilizzazione in Spagna, che spesso non riescono a entrare in contatto con i giovani.
Nel corso dell’audizione, i deputati hanno sollevato questioni urgenti sulla necessità di migliorare i metodi di rilevamento, raggiungere le popolazioni vulnerabili e prevenire la ritraumatizzazione delle vittime. Il caso di Gisèle Pelicot è stato citato per ricordare che questo orribile fenomeno abbraccia tutti gli strati della società. Diversi deputati hanno sottolineato la necessità di strutture di supporto dedicate, di un’educazione precoce al consenso e di una formazione completa in tutti i settori, compreso quello non medico. C’è stato un ampio consenso sul fatto che la risposta a una minaccia che non è un crimine isolato o raro, ma un problema sistemico e in crescita, deve essere decisiva.
La registrazione integrale dell’udienza è disponibile qui.