
Ok al Paur per il dissalatore: una nuova fonte rispettosa dell’ambiente che si affianca al rinnovamento delle reti e al riuso per affrontare la crisi climatica
Taranto, 6 settembre 2025 – Più sicurezza idrica per la Puglianel rispetto dell’ambiente. Con il via libera al Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per l’impianto di dissalazione a servizio di Taranto nasce una nuova fonte: garantirà acqua potabile, in un contesto di crisi climatica,a un territorio particolarmente esposto poiché alimentato da una sola linea di approvvigionamento extraregionale e sotto stress, lo schema Sinni-Pertusillo. Al termine di un lungo e approfondito iter, trova così compiutezza il progetto Acqua per Taranto che affianca la nuova fonte alle attività – in fase avanzata – di rinnovamento delle reti e riuso delle acque depurate.
L’impianto, innovativo ed ecosostenibile secondo gli stringenti criteri della Tassonomia UE, sarà gestito da Acquedotto Pugliese (AQP) e produrrà acqua esclusivamente per uso potabile (con il sistema dell’osmosi inversa) a beneficio di 385mila persone. Sorgerà su un terreno distante circa 1 chilometro dal corso del Tara, circondato dalla vegetazione e integrato con il territorio, e attingerà – senza nuove opere sul fiume – da una presa preesistente di Acque del Sud, la società statale che gestisce alcune fra le più grandi opere idrauliche del Mezzogiorno. I prelievi idrici, basati su studi scientifici riconosciuti internazionalmente e certificati, rispetteranno la vita del fiume e la qualità del suo ecosistema. E per la prima volta il Tara sarà sistematicamente monitorato.
L’impianto sarà alimentato al 100% da energia verde, tra autoproduzione e fornitura certificata. L’acqua residuale del processo di dissalazione sarà quasi dolce, simile a quella del Tara che già oggi sfocia nello Ionio, quindi compatibile con l’ecosistema marino. I ripristini vegetazionali saranno puntuali e concordati con i proprietari dei terreni. E nel rispetto del Tara e della comunità che lo vive, Acquedotto Pugliese riqualificherà i punti d’accesso al fiume e il tratto di pista ciclabile che lo costeggia, al fine di migliorare la fruibilità.L’avvio del dissalatore consentirà, inoltre, di contrastare l’intrusione salina della falda grazie a una riduzione del prelievo dai pozzi.
L’opera è un tassello fondamentale della Water Resilience Strategy di Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese (AIP) e AQP per continuare a rendere questa terra naturalmente priva di risorse idriche più resiliente e autonoma in un contesto di crisi climatica. Tutti i dettagli sul progetto sono a disposizione di chiunque nella sezione Acqua per Taranto del sito Aqp.it.