Prosegue senza soste l’attività di contrasto di Acquedotto Pugliese agli allacci abusivi

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Scoperte e denunciate nuove e gravi manomissioni della rete nel territorio del Gargano

Bari, 31 luglio 2025 – In un contesto già molto critico, causato da una siccità senza precedenti, Acquedotto Pugliese si ritrova a dover denunciare nuovi e gravi episodi di furto d’acqua, che rischiano di compromettere ulteriormente la già scarsa disponibilità di risorsa idrica.

Durante le ultime ispezioni effettuate lungo le condotte nella zona di San Nicandro Garganico, nel territorio foggiano, i tecnici di AQP hanno scoperto 14 allacci abusivi, prontamente rimossi e denunciati presso il locale comando dei Carabinieri. Queste manomissioni si aggiungono a quelle rilevate alcuni giorni fa a Lucera, Monte Sant’Angelo (frazione Macchia) e lungo la litoranea tra Manfredonia e Zapponeta, individuate grazie ai sistemi di telecontrollo e già segnalate alle autorità competenti. Autorità con cui, peraltro, Acquedotto Pugliese ha stretto un’intensa e fruttuosa collaborazione, grazie al tavolo istituito presso la Prefettura di Foggia. Sinergia per la quale la società idrica esprime sincero ringraziamento a Prefettura e forze dell’ordine.    

Il furto d’acqua, compiuto tramite collegamenti illegali alla rete pubblica o a contatori privati, è un reato aggravato, così come previsto dall’art. 624 del Codice Penale. Le sanzioni prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni, con pene più severe in presenza di frode o reiterazione.

Si tratta di attività illegali gravi e inaccettabili: chi ruba acqua priva i cittadini onesti del loro diritto, alimenta sprechi e complica la gestione di un’emergenza di per sé già tanto delicata.

In un periodo segnato da una delle più gravi crisi idriche degli ultimi decenni, i cui effetti si fanno sentire in maniera ancora più pesante proprio nelle zone in cui sono stati scoperti gli allacci abusivi, simili comportamenti oltre che illegali sono irresponsabili e dannosi per l’intera comunità.

I dati parlano chiaro: le riserve idriche degli invasi sono inferiori del 42% rispetto alla media storica, mentre le sorgenti irpine fanno registrare una diminuzione del 29% nella portata. L’Osservatorio dell’Autorità di Bacino ha classificato la severità idrica per uso potabile come “medio-alta”, peggiore rispetto allo scorso anno, già caratterizzato da una crisi rilevante. 

Acquedotto Pugliese è impegnato ogni giorno nella lotta contro sprechi e dispersioni, con un ambizioso Piano di Risanamento da 2 miliardi di euro che coinvolge l’intera rete regionale. Ma la responsabilità non è solo delle istituzioni: ogni cittadino può contribuire con gesti consapevoli, improntati a senso civico e responsabilità collettiva.

Questo è il momento della responsabilità condivisa. L’acqua rubata è tolta alle famiglie, ai presidi e alle attività istituzionali e produttive. AQP continuerà a vigilare e a intervenire con fermezza, perché difendere l’acqua significa difendere il futuro di tutti.