
Ripartirà lunedì 8 settembre e si protrarrà fino al 4 ottobre prossimo la nuova campagna di ricerche archeologiche subacquee e costiere del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nel comprensorio della Riserva Naturale dello Stato e Oasi WWF Le Cesine nel Comune di Vernole (concessione di scavo del Ministero della Cultura per il tramite della SABAP Brindisi Lecce, DDG-ABAP n. 1201 del 24/07/2025).
La nuova missione – diretta sempre dalla professoressa Rita Auriemma, che sarà affiancata dal suo team ArcheoSubUniSalento – proseguirà con l’obiettivo di ricostruire lo sviluppo complessivo delle strutture che si trovano in località “Posto San Giovanni”, lungo la costa tra San Cataldo e Le Cesine, nelle vicinanze dell’Edificio Idrovoro della Riforma Agraria. I ritrovamenti archeologici, già parzialmente oggetto di studio nelle campagne precedenti, risalgono in gran parte all’età romana e provano l’esistenza di un importante complesso portuale. Accanto alle indagini per ricostruire il paesaggio costiero antico, i ricercatori porteranno avanti lo scavo subacqueo della possente fondazione del molo che si sviluppa a circa 15 metri dalla costa, verosimilmente in corrispondenza della riva antica; le verifiche sulla cosiddetta “Chiesa sommersa” e sui resti di alcune strutture murarie.
Si rinnovano, anche quest’anno, la collaborazione con il Politecnico di Torino, il sostegno del Comune di Vernole, la consueta disponibilità del Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera (Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto e Ufficio Locale Marittimo di San Cataldo) e il prezioso supporto di tutti gli attori del territorio che hanno offerto la propria collaborazione: Riserva Naturale dello Stato e Oasi WWF Le Cesine, Polo Biblio-Museale di Lecce, ARIF Puglia, Salento Navigando, Consorzio di Bonifica Centro Sud-Puglia, Masseria Fossa, Nautica Mangè, Porto Turistico di San Foca.
Quest’anno, inoltre, lo scavo apre le porte al pubblico con l’iniziativa “PuliAmo la Costa” in programma proprio lunedì 8 settembre, a partire dalle 9:30: un evento di sensibilizzazione al rispetto e alla cura di un’area di ricchissimo valore storico-culturale e ambientale. L’iniziativa, organizzata da ArcheoSubUniSalento in collaborazione con il Comune di Vernole, vedrà il sostegno e la partecipazione, oltre a quelle già citate, di associazioni e realtà locali che daranno il loro prezioso contributo per il territorio: SOGECO Ambiente scarl, DiSTeBA UniSalento, Lecce sul Mare associazione odv., Circolo FIAS Artiglio Lecce, Plastic Free, Nuova Pro Loco di Acaya, SWS Windsurf Sup Wingfoil, The BarBerə, Casa Santapietra.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Tanto la campagna di scavo che l’evento sono organizzati all’interno del progetto MArEA (Mediterraneo, Archeologia, Etnografia, Ambiente), finanziato nell’ambito del Progetto “CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society” – Spoke 1 “Historical Landscapes, Traditions and Cultural Identities” (Codice progetto PE00000020, CUP H53C22000860006) attraverso i fondi europei del NextGenerationEU (PNRR Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3 NextGenerationEU). Il progetto MArEA punta a rileggere la storia della Puglia partendo dal mare, unendo archeologia, ambiente ed etnografia per studiare e valorizzare i paesaggi costieri e subacquei pugliesi.