Realizzato dalla FASI il primo corso Blind Climber Guide

La Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) e il Centro Studi Sinapsi con la dottoressa Valentina Borella (Direttore Regionale IRIFOR Veneto), ha organizzato la prima edizione del corso di formazione Blind Climber Guide, dedicato alla formazione specifica delle guide per atleti ciechi e ipovedenti.

Un evento che segna una svolta epocale per il nostro sport, con l’obiettivo di fornire alle guide competenze scientifiche, tecniche e relazionali per accompagnare in sicurezza e con professionalità le persone con disabilità visiva nella pratica dell’arrampicata sportiva, sia a livello amatoriale sia agonistico. La dicitura “Blind Climber Guide” viene usata per la prima volta in Italia ed è il frutto dello studio e dell’analisi internazionale della terminologia da parte dei professionisti Valentina Borella e Luca Montanari. Questa definizione, frutto di una scelta etica e inclusiva, unisce fin da subito l’atleta cieco o ipovedente (Blind) e la sua guida (Guide), riconoscendone il legame reciproco, la corresponsabilità e la sinergia che si costruisce durante l’allenamento. Il corso ha visto un’ampia partecipazione di aspiranti guide provenienti da tutta Italia, da nord a sud, a riprova dell’interesse crescente verso l’arrampicata come sport fortemente inclusivo.

L’ingresso dell’arrampicata sportiva alle Paralimpiadi di Los Angeles 2028 ha contribuito ad accrescere il numero di atleti con disabilità fisica e visiva che si avvicinano alle pareti, spingendo la Federazione a strutturare percorsi formativi mirati come i corsi di specializzazione para climbing e special climbing, recentemente conclusi. Il corso si è articolato in tre giornate di formazione online, partendo da una concreta intelaiatura scientifica quale fondamenta su cui apporre i numerosi contenuti proposti. Gli studi di neuroscienze educative e motorie hanno rappresentato la fase embrionale di questo percorso e hanno dato vita a una pratica profondamente radicata nella comunicazione aptica, nell’accompagnamento consapevole e nel supporto tecnico specializzato. Perché la salita inizia da terra, ed è da lì che, al termine di questo primo step formativo, la parete è apparsa completamente trasformata. Non perché fossero cambiate le prese o le vie, ma perché era cambiato il modo di guardarle. Come dichiarato fin dall’inizio dai docenti, l’obiettivo del corso non era solo acquisire competenze tecniche, ma generare una nuova visione.

“Avevamo di fronte un’opera d’arte ed è in quell’istante che abbiamo realizzato che potevamo davvero scegliere di proseguire tutti insieme e dare vita da qui in poi a un capolavoro di inclusione” per usare le parole della dott.ssa Borella. Durante la giornata conclusiva sono intervenuti in rappresentanza dell’UICI Nazionale Caterina Benini (anche Presidente UICI Rovigo), Mauro Dallapè (Vicepresidente UICI Trento), Alessandro Trovato (Presidente UICI Veneto) e Chen Li (coordinatore gruppo giovani UICI Trento). Il Presidente della FASI, Davide Battistella, ha portato i saluti in apertura dei lavori, ribadendo l’impegno della Federazione nel proseguire con iniziative concrete a favore dell’inclusione e auspicando la nascita di un protocollo d’intesa con UICI per rendere strutturale questa collaborazione. Cristina Cascone, Consigliera Federale e Direttore Tecnico della Nazionale Paraclimbing, che ha fortemente voluto la realizzazione del corso, ha sottolineato durante il suo intervento il grande valore della sinergia messa in campo con impegno e visione da tutti gli attori coinvolti.

Il corso ha goduto di un corpo docenti d’eccellenza: Valentina Borella (professionista in ambito educativo e formativo, specializzata in neuropedagogia – Direttore IRIFOR Veneto), Luca Montanari (Mental Coach e Vice Direttore Tecnico della Nazionale Paraclimbing) e Camilla Bendazzoli (psicologa e allenatrice della Nazionale Paraclimbing). Durante la giornata conclusiva è intervenuto anche Marco Piantoni, Vicesindaco e Assessore allo Sport del Comune di Arco, portando il saluto dell’amministrazione e apprezzando l’iniziativa. A rendere ancor più prezioso l’intervento formativo, la partecipazione di alcuni giovani dell’UICI Trento che si sono messi a disposizione delle guide in formazione, sperimentando in sicurezza la bellezza dell’arrampicata sportiva. A conclusione del corso, sono stati raccolti feedback estremamente positivi da parte dei corsisti, che si sono dichiarati e mostrati profondamente entusiasti e soddisfatti dell’esperienza formativa, del clima di condivisione creato e della possibilità concreta di essere parte attiva del cambiamento verso un’arrampicata sportiva sempre più accessibile e inclusiva. Questo è solo il primo passo.

Seguiranno altre edizioni del corso Blind Climber Guide per continuare a rendere l’arrampicata sempre più accessibile e accompagnare con competenza chi sogna di scoprire questo sport, di crescere e, perché no, di inseguire il sogno paralimpico verso Los Angeles.    

Sito web FASI: federclimb.it