RED BULL CLIFF DIVING WORLD SERIES 2025_ GARY HUNT E RHIANNAN IFFLAND TRIONFANO NELLA TAPPA INAUGURALE NELLE FILIPPINE

  • Il dieci volte campione Gary Hunt è tornato sul gradino più alto del podio maschile per la prima volta in tre anni
  • Rhiannan Iffland ha dominato la gara femminile, partendo con decisione nella sua sfida per conquistare il nono trofeo King Kahekili consecutivo

Gary Hunt, quaranta anni, ha partecipato come wildcard dopo aver rinunciato alla sua posizione di permanent diver la scorsa edizione, per inseguire il sogno olimpico in patria. È tornato a vincere dalla piattaforma di 27 metri dopo quasi tre anni senza successi.

«Mi sento benissimo, non vedo l’ora di dirlo a mia moglie», ha dichiarato l’atleta francese, che ha preso il comando dopo il secondo round e si è assicurato la vittoria con uno straordinario Back 3 Somersaults 4 Twists Free nell’ultimo tuffo. «Abbiamo viaggiato negli ultimi sei mesi e da dopo le Olimpiadi ho fatto forse otto o nove sessioni in piscina. Era una prova decisiva per me: se non fosse andata bene, la mia stagione sarebbe finita qui. Adesso non possono che invitarmi di nuovo

Durante i tre giorni di competizione, il cliff diving è tornato alla sua essenza più pura, con round direttamente dalle scogliere sull’incantevole isola di Lagen e nella iconica Small Lagoon, prima che gli atleti si tuffassero dalle piattaforme artificiali nella Big Lagoon. Alla fine, altri due volti noti hanno accompagnato Hunt sul podio.

Il messicano Jonathan Paredes ha ottenuto il suo miglior risultato dal 2019 con un sorprendente secondo posto, mentre il rumeno Constantin Popovici ha chiuso terzo – e sono gli stessi tre atleti che salirono sul podio quando la World Series fece tappa in questo luogo idilliaco sei anni fa. Straordinariamente, è la prima volta nella storia che due wildcard, nella competizione maschile, conquistano primo e secondo posto, e la somma delle età dei tre rende questo il podio più “anziano” di sempre.

Nessuna sorpresa invece per le donne, dove Rhiannan Iffland – dominatrice incontrastata della competizione femminile dal 2016 – è tornata a immergersi nelle acque cristalline con precisione infallibile, salendo nuovamente sul gradino più alto del podio e conquistando la sua 42ª vittoria in 52 gare disputate.

«Sono super, super felice, e sinceramente sollevata», ha detto la Iffland, che si è trovata ad affrontare una battaglia molto serrata nei primi due giorni, prima di prendere il largo nei round finali. «Sono arrivata senza grande fiducia, non sapevo se ce l’avrei fatta… ma ce l’ho fatta. Questa è una location bellissima ma impegnativa, e dimostra che chi ha esperienza ha un vantaggio reale.»

La campionessa in carica è stata affiancata sul podio da due astri nascenti del cliff diving, entrambi alla loro prima gara da permanent diver dopo essere stati promossi alla fine della scorsa stagione. L’americana Kaylea Arnett, che aveva brevemente guidato la classifica dopo il primo round, ha chiuso seconda conquistando il suo quarto podio in sei gare, mentre la giovane emergente ucraina Nelli Chukanivska è arrivata terza, a soli diciotto anni, replicando il piazzamento ottenuto nell’ultima gara della scorsa stagione.

Oltre ai punti conquistati con il podio, Popovici e Iffland hanno ricevuto un punto bonus in classifica per aver realizzato i migliori tuffi della competizione: un Forward 2 Somersaults ½ Twist Pike per il potente atleta rumeno nel secondo round, e un decisivo Inward 3 Somersaults ½ Twist Tuck per l’invincibile australiana.

Con appena quattro tappe in programma nell’arco di sei mesi, Hunt e Iffland hanno lanciato un messaggio chiaro con questa vittoria iniziale, compiendo già un passo importante verso l’ampliamento del loro palmarès da record. Con il campione in carica maschile Aidan Heslop attualmente fermo per infortunio e la sua principale rivale, la canadese Molly Carlson, in difficoltà in questa prima tappa, i due vincitori partono così con il piede giusto e una buona dose di fiducia in più.

Dopo tre giorni intensi, segnati da caldo estenuante e grande tensione, è stata l’esperienza a fare la differenza in questo scenario da sogno. Ora l’élite del cliff diving si concede una pausa di due mesi, prima di tornare in Italia a fine giugno, nella splendida Polignano a Mare – considerata la casa europea della disciplina – per la seconda tappa della stagione.