Ruvo di Puglia – INAUGURATA NEL GROTTONE DI PALAZZO JATTA LA MOSTRA “RISCOPERTE. LUCI E OMBRE DEL COLLEZIONISMO”

IN ESPOSIZIONE MATERIALE RECUPERATO E ASSEGNATO ALLA PUGLIA IN BASE ALLA PRESUMIBILE PROVENIENZA

Ceramica acroma, vasi figurati, a vernice nera e con decorazione sovradipinta, statuette in terracotta: sono alcuni dei pezzi di storia rubata, opere finite nel circuito dell’illegalità e poi recuperate, che compongono la mostra “RiScoperte. Luci e ombre del collezionismo”, inauguratasi questa mattina nel Grottone di Palazzo Jatta a Ruvo di Puglia.

Il materiale in esposizione, ritrovato grazie a recuperi, sequestri e donazioni seguiti dalla Procura della Repubblica e dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è stato assegnato alla Puglia in base alla presumibile provenienza, testimonianza del racconto variegato dell’eredità culturale regionale. Il nucleo di reperti, spesso strappati in modo illecito, frettoloso e grossolano dai loro contesti, con conseguente perdita di informazioni essenziali per la ricostruzione della loro storia, è così esposto al Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, luogo per eccellenza rappresentativo della storia del collezionismo, restituendo alle comunità di appartenenza il legame con il proprio passato.

In mostra anche dieci reperti appartenenti alle medesime operazioni di recupero, assegnati alla Direzione regionale Musei nazionali Basilicata e concessi in prestito per la mostra a seguito di un protocollo di intesa fra la DRMN Puglia e la DRMN Basilicata. 

L’esposizione occupa l’ampio salone del Grottone di Palazzo Jatta, uno spazio polivalente destinato al potenziamento della fruizione di Palazzo Jatta, concesso in uso dalla famiglia proprietaria già dal 2022.

I materiali presenti in mostra sono organizzati in sezioni che richiamano idealmente la concezione espositiva del Museo nazionale Jatta, al pianterreno del palazzo; tuttavia, l’esposizione intende instaurare con la collezione museale un dialogo aperto e contemporaneo, che invita alla riflessione su temi di grande rilevanza civile nell’ambito dei beni culturali con un richiamo alla normativa di settore delineatasi nel corso del Novecento: dalle esigenze di tutela dei beni culturali, alla necessità di azioni di contrasto degli scavi illeciti e del traffico illegale dei beni archeologici, con l’obiettivo di restituire questo patrimonio culturale alla pubblica fruizione e alla conoscenza collettiva. Una “riscoperta”, dunque, che consente di fare tornare questi beni “alla luce”, dissipando le “ombre” dell’illegalità.

«Oggi è una bellissima giornata per il patrimonio culturale italiano – commenta il Direttore Generale Musei, Prof. Massimo Osanna – Grazie all’insostituibile azione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è stata sanata una ferita aperta nel territorio pugliese. Per restituire a tutti i pubblici il patrimonio recuperato abbiamo scelto la sede dell’esposizione qui al Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, luogo straordinario che ospita una collezione presentata ancora oggi nella sua concezione museografica originaria, un unicum in Italia».

Informazioni per il pubblico

MUSEO NAZIONALE JATTA – RUVO DI PUGLIA

ORARI DI APERTURA

Martedì, mercoledì, domenica e festivi 8.30 – 13.45 (ultimo ingresso 13:00)

Giovedì, venerdì e sabato 8.30 – 19.45 (ultimo ingresso 19.00)

L’ingresso alla mostra allestita nel Grottone è incluso nel biglietto del Museo nazionale Jatta senza costi aggiuntivi.

Intero   € 6

Ridotto € 2