Salute digitale dei giovani. Al via il tavolo per un progetto legislativo condiviso

Roma, 17 luglio 2025 – L’avanzamento tecnologico e la diffusione capillare di smartphone, social network e piattaforme digitali rappresentano una grande opportunità, ma anche una sfida per la tutela della salute mentale, fisica e sociale, a partire dalle nuove generazioni. L’uso precoce e spesso non regolamentato di tali strumenti può infatti determinare rischi significativi quali dipendenza, disturbi del sonno, cyberbullismo, esposizione a contenuti dannosi e compromissione del benessere psicofisico dei giovani. In questo contesto, l’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Riduzione del Rischio, presieduto dall’Onorevole Gian Antonio Girelli, ha promosso un tavolo interdisciplinare con l’obiettivo di definire linee guida e principi per una futura legge nazionale ed europea che tuteli la salute digitale dei minori.

All’incontro, che si è svolto ieri in Senato, oltre all’onorevole Girelli, sono intervenuti Adriana Albini della Direzione Scientifica IRCCS Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Laura Baldassarre, Responsabile Advocacy Istituzionale dell’UNICEF Italia, Federica Bensi, Commissario Capo Tecnico Psicologo della Polizia di Stato, Giuseppe Ducci, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 1, l’onorevole Angela Ianaro, Osservatorio Innovazione di Motore Sanità, il senatore Antonio Tomassini, presidente dell’Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la Salute e la Prevenzione, Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale ASL Roma 1, Roberto Soj, esperto del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. Al tavolo hanno preso parte anche i senatori Lorenzo Basso, Graziano Delrio, e gli onorevoli Andrea Pellicini e Andrea Tremaglia.

I lavori sono partiti da alcuni spunti di intervento proposti dall’onorevole Girelli, che saranno oggetto di ulteriore confronto in un prossimo incontro. Tra le proposte avanzate, figurano la definizione di normative e linee guida per le piattaforme digitali, come l’introduzione di controlli sull’uso da parte dei minori, maggiore trasparenza sugli algoritmi e l’adozione di modalità di fruizione protette, come un “patentino digitale”. Ampio spazio è stato inoltre riservato all’educazione digitale e alla media literacy, con l’obiettivo di introdurre programmi scolastici specifici, formare il personale educativo e coinvolgere attivamente le famiglie. Un altro asse centrale riguarda la salute mentale, con la promozione di protocolli clinici per l’identificazione precoce della dipendenza da dispositivi, l’implementazione di sportelli di ascolto nelle scuole e campagne di sensibilizzazione mirate. L’onorevole ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare la protezione dei dati personali dei minori e promuovere una maggiore consapevolezza sui diritti digitali. Le famiglie e il terzo settore sono indicati come attori chiave da coinvolgere stabilmente nel percorso, mentre sul fronte della ricerca si propone la creazione di un osservatorio nazionale permanente per monitorare l’impatto del digitale sulla salute dei giovani e sviluppare soluzioni innovative anche tramite l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.

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