Saluto della presidente Simonetta Lorusso all’inaugurazione 88 Fiera del Levante

Signor Ministro,

Autorità Civili e Militari,

 Signore e Signori,

è con orgoglio ed emozione che vi do il benvenuto all’ottantottesima edizione della Fiera del Levante.

Non è un numero qualsiasi.

L’88 porta con sé un simbolismo potente: due anelli che si inseguono senza spezzarsi, una catena che lega passato e futuro.

Se rovesciato, diventa il segno dell’infinito, quasi a ricordarci che la storia di questa Fiera non appartiene a un tempo concluso, ma a un percorso che continua e che si rigenera di generazione in generazione.

Dal 1930 ad oggi questo quartiere fieristico ha accolto la vita politica, economica e culturale del Paese. Qui hanno trovato spazio  Capi di Stato , Presidenti del consiglio, imprenditori e intellettuali, delegazioni da ogni continente. È stato, ed è ancora, il ponte naturale tra Oriente e Occidente, capace di resistere a guerre, crisi, mutamenti epocali, senza mai smarrire la sua vocazione di luogo d’incontro e di dialogo.

Persino nei momenti più difficili, la Fiera del Levante ha continuato a parlare al mondo, riaffermando un messaggio semplice ma universale:  nessuna guerra è giusta,  ogni popolo ha diritto alla pace,  lo scambio e la conoscenza sono la via per costruire il futuro.

E’ qui che di anno in anno il Governo ha ascoltato le istanze di un Sud attivo e propositivo ,ancora a pelle di leopardo, certo, ma con la Puglia in testa a fare da traino

Oggi celebriamo questa edizione con la consapevolezza di aver compiuto un cammino impegnativo sulla feconda storicità del passato soprattutto manufatturiero, abbiamo riportato la Fiera su una traiettoria di crescita solida, grazie a una gestione rigorosa che ha permesso di risanare i conti, chiudere bilanci positivi, superare contenziosi e restituire padiglioni alla loro funzione naturale dopo gli anni difficili della pandemia. Non è stato un lavoro facile, ma lo abbiamo affrontato con la convinzione che il vero cambiamento non nasce dal combattere il vecchio, bensì dal costruire il nuovo.

E questo nuovo lo  abbiamo realizzato insieme al Consiglio Generale e al Consiglio di Amministrazione dell’Ente ,agli Enti Fondatori -il comune di Bari e la Citta’ metropolitana di Bari guidati dal sindaco Vito Leccese sempre attento alle opportunità di sviluppo – e  alla Camera di Commercio con  la sua presidente ,Luciana Di Bisceglie , imprenditrice intelligente e vivace che non ha mai fatto mancare il suo contributo di idee.

Un grazie particolare va  alla Regione Puglia e al suo Presidente Michele Emiliano,che con lungimiranza, ha voluto insediare in fiera il Polo delle Arti  della Cultura e del Turismo.

 Per cui oggi la Fiera è tornata a essere cittadella  dell’Innovazione,  grazie anche alle collaborazioni con istituti di alta formazione e con realtà economiche dinamiche che hanno scelto di insediarsi qui.

Non e’ piu’ soltanto un luogo di esposizioni , ma un quartiere che ogni giorno produce idee,

competenze,connessioni: un ecosistema vivo che tiene insieme creatività impresa e formazione.

Sono felice anche di annunciare che  i primi 4 padiglioni utilizzati durante l’emergenza Covid 19 sono stati restituiti alla loro funzione fieristica.

Per gli ulteriori spazi e padiglioni sono in corso con i Soci e la Regione valutazioni per lo sviluppo in tali ambiti di iniziative formative e fieristiche nel campo sanitario, al fine di valorizzare e non pregiudicare gli investimenti effettuati nel periodo pandemico.

E soprattutto, con fiducia e coraggio, stiamo per lanciare il progetto

 più ambizioso: 

Un nuovo padiglione di quindicimila metri quadrati, alto diciotto metri.

Non sarà soltanto un edificio , sarà uno spazio moderno e flessibile, capace di ospitare eventi  oggi non realizzabili per limiti dimensionali e funzionali degli spazi esistenti.

 Sara’ un ulteriore tassello , importante per restituire alla Fiera del Levante  una promessa di crescita che darà nuova centralità a Bari e alla Puglia nello scenario internazionale.

Un saluto particolare va a Nuova fiera del levante e al suo Presidente Gaetano Frulli , allievo dell’indimenticabile   Sandro Ambrosi,  con cui in sintonia, stiamo costruendo questo nuovo percorso.

L’ottantottesima edizione non è dunque solo un traguardo. È un simbolo di continuità, un ponte tra ciò che abbiamo ereditato e ciò che stiamo costruendo. È la dimostrazione che la Fiera del Levante non è un ricordo da celebrare, ma un’opera viva che appartiene al futuro.

Per questo, oggi, guardando a questo numero  che richiama l’infinito, voglio dirvi che la storia della Fiera del Levante è una storia che non finisce.

È la nostra storia.

E continuerà.

Grazie.