
Nuovo ospedale Don Tonino Bello di Molfetta e del Nord Barese, Tammacco: “Serve trasparenza e tempi certi”
Il presidente denuncia i rinvii dovuti alla burocrazia e annuncia una prossima riunione con Lugi Fruscio, direttore Asl Bari

“La politica concreta è fatta di fatti, non di slogan”. Con queste parole Saverio Tammacco, presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia, ha denunciato i ritardi per l’affidamento dei lavori dell’ospedale del Nord Barese, sottolineando come le lungaggini burocratiche stiano rallentando interventi fondamentali per la tutela della salute dei cittadini, nonostante le continue sollecitazioni della commissione e dei territori interessati. “La salute non può essere trattata come un’opzione, ma come un diritto imprescindibile”, ha aggiunto, evidenziando come ogni rinvio abbia un impatto diretto sulle persone che attendono cure tempestive e strutture moderne.

OSPEDALE NORD BARESE – Per quanto riguarda il nuovo ospedale del Nord Barese, Tammacco ha spiegato: “Siamo al terzo rinvio e, se da un lato la presentazione alla stampa è prevista nei prossimi giorni da parte del presidente Emiliano, ciò che davvero serve alla popolazione è sapere quando potrà accedere a strutture sanitarie moderne, efficienti e adeguate. È finita l’era degli slogan e delle promesse vuote”. Il presidente ha ribadito l’impegno costante della Commissione Bilancio nel monitorare l’iter burocratico con gli uffici regionali, affinché la gara d’appalto possa partire entro novembre 2025. Andare oltre significherebbe compromettere l’intero finanziamento di oltre 200 milioni di euro, indispensabile per la realizzazione della nuova struttura, che rappresenta una risposta concreta alle esigenze di salute dell’intero territorio del Nord Barese.
DON TONINO BELLO DI MOLFETTA – Sul fronte dell’ospedale Don Tonino Bello di Molfetta, Tammacco ha precisato: “Sono quotidianamente all’interno della struttura per chiedere conto dei ritardi, verificare lo stato dei lavori e garantire che ogni procedura burocratica non comprometta il diritto fondamentale alla cura, che è un diritto di tutti e non può essere rinviato”. Ha inoltre annunciato una riunione con Luigi Fruscio, direttore generale dell’Asl, per sensibilizzare le aziende al rispetto dei tempi previsti dagli atti di gara. Le opere devono essere completate entro giugno 2026, come indicato dal cronoprogramma, perché ogni giorno di ritardo si traduce in un ostacolo concreto all’accesso a cure sicure e tempestive per i cittadini e garantire sicurezza anche per gli operatori sanitari. Il presidente ha, infine, sottolineato come l’impegno della Commissione Bilancio sia volto a garantire trasparenza, efficienza e il rispetto del diritto alla salute come principio fondamentale, senza compromessi di natura politica.