TARANTA: ECCO LA GUIDA DI FEDERICO CAPONE – UN OSSERVATORIO SUL TARANTISMO DAL 1064

FEDERICO CAPONE

Negli store digitali e nelle librerie

Osservazioni sul tarantismo

Tutto quello che c’è da sapere sulla TARANTA.

Fonti, storie, viaggi, iconografia.

L’esercito normanno partito da Taranto molestato dalle tarantole nel 1064

(Capone Editore – 192 pp.)

Il tempo era splendido, la notte mitissima, per cui andammo tutti sulla loggia, con

un magnifico chiaro di luna affatto meridionale; lì fu ballata la pizzicapizzica,

con tutto lo slancio e la grazia abituale in quelle garbate popolazioni.

Una lunga canzone d’amore viene cantata: l’uomo balla di

fianco e gira dintorno alla sua ballerina, la quale, tenendo con grazia il

grembiule fra il pollice e l’indice di tutte e due le mani,

sembra stia per poco ad ascoltare, per poco a sfuggire il suo ballerino”.

Janet Ross

Torna negli store digitali e nelle librerie “Osservazioni sul Tarantismo”, la nuova edizione dell’opera di Federico Capone, divenuta punto di riferimento nello studio del fenomeno che ha reso celebre il Salento nel mondo. Una narrazione organica e documentata, un viaggio nel rito e nella musica popolare salentina.

Arricchito dalle preziose testimonianze dei viaggiatori George Berkeley, Andrew Turnbull, Johan Hermann von Riedesel, Henry Swinbume, Antoine Laurent Castellan, Richard Keppel Craven, Craufurd Tait Ramage, Janet Ross e Martin Shaw Briggs, il testo si propone come guida delineando un affascinante percorso di riscoperta del tarantismo che ha attraversato secoli, terre e culture.

Un viaggio straordinario che ci riporta nel 1064 quando l’esercito normanno partito da Taranto alla volta della Sicilia venne molestato dalle tarantole. Un passo significativo del libro di Capone anche perché i ragni, col loro morso venefico, si inseriscono nello scontro fra due culture, come già aveva intuito Ernesto de Martino: «La taranta e il suo morso velenoso appaiono nelle cronache medievali in connessione all’urto fra occidente e Islam».

Con rigore storico e sensibilità contemporanea, Federico Capone affronta il tema restituendogli contesto, voce e trasformazione. Se la pizzica è diventata ormai simbolo identitario, Capone si concentra sul percorso che ha portato questo universo simbolico e sonoro dalla marginalità alla centralità, intrecciandolo con altre forme di musica popolare e urbana, dalla canzone dialettale leccese al reggae e all’hip hop salentino.

La nuova edizione si articola in quattro sezioni:

Osservazioni sul tarantismo, che ricostruisce il fenomeno dalle sue origini medioevali fino all’età contemporanea, attraverso fonti, testimonianze e riflessioni che ne mostrano la trasformazione nel tempo. Di notevole importanza, a pagina 135, la fonte che attesta la presenza delle tarantole in Puglia ed in particolare nell’agro di Taranto prima del “tarantismo” narrato da Goffredo Malaterra. Tale legame è messo in evidenza dallo scrittore e archeologo Vito Bianchi in “Tarantole in Puglia nell’Alto Medioevo” (dal libro dello stesso autore Bari, la Puglia e l’islam);

Nelle terre della taranta, che raccoglie nove testimonianze di viaggiatori stranieri tra Settecento e Novecento: voci esterne che descrivono il tarantismo nei suoi contesti reali, fra cronaca e meraviglia;

Altri scritti sulla musica popolare salentina, una sezione saggistica che indaga la canzone leccese del Novecento, le contaminazioni fra generi, la costruzione della “salentinità” musicale e i passaggi storici tra cultura orale e cultura fonografica;

Immagini per una storia, con un apparato iconografico ampliato e disposto in ordine cronologico, utile a visualizzare l’evoluzione del tarantismo e dei linguaggi popolari nel tempo.

Il volume si conclude con una ricca bibliografia e un indice dei nomi, strumenti preziosi tanto per chi si avvicina per la prima volta a questi temi, quanto per studiosi e ricercatori.

Capone si pone in dialogo critico con la tradizione degli studi inaugurata da Ernesto de Martino, ma propone una lettura diversa: meno mitologica, più contestualizzata e attenta ai mutamenti storici e culturali che hanno attraversato la Terra d’Otranto.

Scrive l’autore: Nasce così Osservazioni sul Tarantismo: una storia nella storia, poiché quella del fenomeno spesso coincide con il vivere di una civiltà che, sebbene ricca di testimonianze archeologiche, rimane sostanzialmente priva di miti che la caratterizzino in maniera univoca e sostanziale.


L’AUTORE
Federico Capone (Lecce, 1974) si occupa di storia delle tradizioni popolari, con particolare attenzione alla canzone dialettale e ai linguaggi musicali contemporanei. Tra le sue pubblicazioni: In Salento. Usi, costumi, superstizioni (2003), Lecce che suona (2003), Hip Hop Reggae Dance Elettronica (2004), Viaggio nel Salento magico (2013).


Scheda tecnica
Titolo: Osservazioni sul tarantismo. Dalle origini medioevali ai giorni nostri e altri scritti sulla musica popolare salentina
Autore: Federico Capone
Editore: Capone Editore – Lecce
ISBN: 978-88-8349-300-3 – Pagine: 192, con immagini – Prezzo: 18,00 euro