
Dal 19 settembre al 19 ottobre, undici spettacoli, una masterclass e una mostra
«L’ombra della guerra» al Taras Teatro Festival
Taranto illumina la scena con i grandi maestri
Tra gli ospiti, Antonio Calenda, Moni Ovadia, Carlo Boso,
Paolo Rossi, Marco Baliani, Daniele Salvo e Andrea Tidona
Il direttore artistico Massimo Cimaglia: «Tra antico e contemporaneo,
portiamo la luce della tragedia e della commedia nell’oscurità dei contrasti»










I conflitti di oggi riletti dentro le radici del teatro e i miti del passato, protagonisti i grandi maestri e alcuni interpreti affermati, oltre ai nuovi talenti. Con Antonio Calenda, Moni Ovadia, Carlo Boso, Paolo Rossi, Marco Baliani, Daniele Salvo, Andrea Tidona e gli attori della generazione under 35, Taranto si riconnette con l’età classica, le origini della propria storia e lo sguardo proiettato verso il futuro sotto i riflettori del «Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee», manifestazione appena riconosciuta di rilevanza nazionale dal Ministero della Cultura che, dal 19 settembre al 19 ottobre, con l’organizzazione di Terra Magica Arte e Cultura e la collaborazione della compagnia Crest, allarga la propria prestigiosa proposta culturale.
Previsti undici spettacoli tra Teatro Comunale Fusco e Auditorium TaTÀ (quattro in prima nazionale), una mostra temporanea nel Museo archeologico nazionale di Taranto – MarTA, scrigno di tesori e di testimonianze del passato e tra le più importanti istituzioni culturali italiane, con cui il festival si onora di collaborare sin dalla prima edizione, e una masterclass di alta formazione. L’intero programma è stato costruito intorno al tema «L’ombra della guerra», che il direttore artistico, Massimo Cimaglia, coadiuvato nella programmazione da Elisabetta Pozzi, ha scelto per «incoraggiare le nuove generazioni a riflettere su un’emergenza mondiale attraverso la magia del teatro antico, capace di illuminare con la luce della tragedia e della commedia l’oscurità dei contrasti».
Si parte il 19 settembre (ore 21, Auditorium TaTÀ) con la lezione-spettacolo «Indagini sull’Orestea», con Antonio Calenda, tra i più importanti maestri del teatro italiano, che condurrà gli spettatori dentro l’unica trilogia tragica pervenutaci dal mondo antico.
A sua volta, Moni Ovadia, l’«ebreo errante» del teatro italiano e intellettuale poliedrico, ideatore di un teatro musicale dalla particolare cifra stilistica, il 20 settembre (Teatro Fusco, ore 21), sarà diretto da Daniele Salvo, anche lui interprete in scena con Barbara Capucci, in una rilettura moderna di uno tra i più grandi autori latini con «Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell’esilio», spettacolo sulla vicenda umana del cantore dell’amore che venne cacciato da Roma dal principe Augusto.
Lo spazio riservato alle giovani proposte verrà inaugurato il 26 settembre (ore 21, Auditorium TaTÀ) con la prima nazionale di «Oreste» da Euripide, che Dario Battaglia rilegge per la storica compagnia Lombardi-Tiezzi dentro una clinica psichiatrica.
Quindi, i grandi autori del passato, da Omero a Shakespeare, passando per Orazio, prenderanno vita in chiave contemporanea nella prorompente e provocatoria «Stand Up Classic» di Paolo Rossi prevista il 27 settembre (ore 21, Teatro Fusco).
Il festival ha anche previsto una masterclass di alta formazione per attori professionisti diretta da Carlo Boso, allievo di Giorgio Strehler e tra i più autorevoli custodi della Commedia dell’Arte, che il 28 e 29 settembre (ore 21, Auditorium TaTÀ) presenterà in prima nazionale la messa in scena della commedia «La pace» di Aristofane con i partecipanti alla residenza artistica, protagonisti di uno spettacolo prodotto da Terra Magica Arte e Cultura presentato nella sezione del festival «Future Stage speciale under 35».
Inoltre, Carlo Boso illustrerà una «temporary exhibition» dedicata alle maschere di Giancarlo Santelli, curata da Gaetano Prisciantelli e ospitata dal Museo archeologico nazionale di Taranto – MarTA, dove sarà visitabile solo il 27 settembre, dalle 18.30 alle 23.30. La mostra temporanea include diverse creazioni del geniale artista-artigiano di Santeramo in Colle, che al Piccolo di Milano aveva appreso l’arte delle maschere dalla famiglia Sartori specializzandosi nel teatro antico. Tra le sue collaborazioni, quelle con Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Giorgio Strehler, Dario Fo, Massimo Troisi e Franco Zeffirelli.
Un’altra prima nazionale è in programma il 3 e 4 ottobre (ore 21, Auditorium TaTÀ) con la rilettura delle «Troiane» di Euripide firmata da Valeria Cimaglia in una produzione del Crest, appuntamento anche questo inserito nella sezione «Future Stage speciale under 35» nella quale figurano, inoltre, «Pluto o il dono della fine del mondo», riscrittura del «Pluto» di Aristofane realizzata da Anton Giulio Calenda e Valeria Chimenti per il Gruppo della Creta, in scena il 5 ottobre (ore 21, Auditorium TaTÀ), e l’innovativa proposta della compagnia Evoè, «La più grande tragedia dell’umanità», in calendario il 10 ottobre (ore 21, Auditorium TaTÀ), quando il pubblico diventerà protagonista in un gioco interattivo con i performer Jacopo Giacomoni e Yoko Yamada.
Quindi, Andrea Tidona, volto noto del cinema e della televisione, presenterà l’11 ottobre (ore 21, Auditorium TaTÀ) il suo percorso teatrale legato alla scena antica con «Agamennone» di Ghiannis Ritsos.
Il quarto debutto nazionale sarà il 18 ottobre (ore 21, Auditorium TaTÀ) con una nuova produzione dal titolo «Dormono sulla collina», una «Spoon River» degli eroi antichi di Barbara Gizzi con protagonista Massimo Cimaglia.
Chiuderà il festival Marco Baliani, tra le figure di punta del teatro di narrazione, che il 19 ottobre (ore 21, Auditorium TaTÀ) proporrà lo spettacolo «Quando gli dèi erano tanti», un intreccio di narrazioni mitiche intorno alle scritture del compianto Roberto Calasso.
Taras Teatro Festival è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Taranto e Puglia Culture, con il prezioso sostegno di Itsmobilità academy, TP Italia, Fondazione Taranto 25 e Erredi Consulenze assicurative e i patrocini di Inda, Istituto Nazionale del Dramma Antico, Università di Bari, Museo archeologico nazionale di Taranto – MarTA, Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo, Marina Militare Italiana e Istituto e per la storia e l’archeologia della Magna Grecia.
Biglietti per il Teatro Comunale Fusco – 15 euro (platea)/10 euro galleria (5 euro studenti)
Biglietti per l’Auditorium TaTÀ – 10 euro (5 euro studenti)
Abbonamento a tutti gli spettacoli 88 euro
I biglietti sono acquistabili su vivaticket.com o all’Auditorium TaTÀ
Gli abbonamenti sono acquistabili all’Auditorium TaTÀ
Info 333.2694897