
TARVISIO – Un’atmosfera da ciclismo eroico mancava da tempo ai circuiti dell’ASD Romano Scotti, complice un clima sempre più caldo nelle prime settimane d’autunno, che da sempre caratterizzano le kermesse nazionali ideate da Fausto Scotti. Eppure, la montagna del Tarvisiano, nel cuore delle Alpi Giulie e ai piedi della celebre pista da sci Artico Di Prampero, ha saputo regalare un anticipo di inverno che ha reso la seconda tappa del Giro Regioni Ciclocross uno spettacolo d’altri tempi. Si era detto in precedenza che, ai piedi del Monte Lussari, ogni pedalata avrebbe raccontato una storia di confine e di apertura, in un territorio che sa accogliere e stupire. E proprio lo stupore è stato l’ingrediente principale del 3° Ciclocross dell’Amicizia – Senza Confini, curato dalla Bandiziol Cycling Team col coordinamento dell’ASD Romano Scotti (la cui presentazione si è svolta ieri sera nella suggestiva cornice della Sala del Consorzio Agrario Vicinia di Camporosso). |

La tappa di Tarvisio, valida come prova internazionale di classe C2 inserita nel calendario UCI nonché come apertura del Campionato Italiano Ciclocross per Società della Federazione Ciclistica Italiana, ha coronato un weekend all’insegna della tecnica, della fatica e della passione ciclocrossistica, culminato con l’assegnazione della seconda maglia viola del GRC 2025. La seconda tappa del Giro delle Regioni Ciclocross, andata in scena oggi a Tarvisio, ha regalato agli appassionati una giornata dal sapore epico, degna delle più dure prove di Coppa del Mondo. Il risveglio è stato gelido: le temperature si sono abbassate fino a sfiorare lo zero, e una nevicata ha contribuire a gelare le gambe dei corridori. Poi, come se non bastasse, la neve ha lasciato spazio a una pioggia battente che ha accompagnato senza tregua tutte le gare della mattina, rendendo il percorso un vero campo di battaglia. Solo nel pomeriggio il meteo ha concesso una tregua, ma il terreno era ormai compromesso: fango profondo, tratti scivolosi e insidie tecniche hanno messo a dura prova la tenuta fisica e mentale degli atleti. Il dislivello di 77 metri a giro ha aggiunto ulteriore selezione, trasformando ogni tornata in una sfida contro sé stessi e contro gli elementi. In questo contesto, ogni atleta ha avuto l’opportunità di confrontarsi con un tracciato che, per difficoltà e intensità, ha ricordato le grandi classiche internazionali. Tarvisio ha così offerto non solo uno scenario mozzafiato (su un terreno che tra qualche settimana ospiterà le gare di discesa di sci, ingrediente speciale per offrire nuove sfide e spettacolo), ma anche un banco di prova autentico per chi sogna il grande salto nel ciclocross mondiale. Una giornata che resterà impressa nella memoria di chi l’ha vissuta, tra fiocchi di neve, schizzi di fango e il respiro affannoso di chi ha saputo domare la montagna. Il percorso, disegnato con cura dal Bandiziol Cycling Team in collaborazione con l’ASD Romano Scotti, si è snodato in corrispondenza della stazione di valle della cabinovia del Monte Lussari, su un circuito di 2,7 km ricavato da tante porzioni di prato gentilmente concesse dai proprietari privati, in una cornice paesaggistica mozzafiato che unisce sport e territorio. La giornata di ieri aveva offerto già un primo assaggio di emozioni, seppur con un clima totalmente diverso, con le prove sul percorso e la gara short track dedicata ai giovanissimi dai 6 agli 11 anni, disputata su una porzione ridotta del tracciato ufficiale. Oltre 100 piccoli atleti ieri avevano già colorato il prato ai piedi del Monte Lussari, nella porzione terminale della celebre pista di sci “Artico Di Prampero”, regalando sorrisi e grinta in una competizione che ha saputo coniugare sport e divertimento. Sommando ad essi gli oltre 450 partenti della corsa odierna si arriva a valori di presenze storiche per il ciclocross in questa porzione dello Stivale. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Renzo Zanette: «Vi ringrazio per la grande opportunità che date a Tarvisio. Per noi è un orgoglio aver ospitato anche quest’anno la terza edizione di una tappa del Giro delle Regioni. Abbiamo avuto la contemporanea fortuna e sfortuna di avere sia la neve che il sole e questo dà risalto alle nostre bellezze naturali. Desidero ringraziare Mauro Bandiziol e il suo staff e l’ASD Romano Scotti per sceglierci ancora una vola, portando qui tantissime persone da tutta Italia. Gareggiare in queste condizioni, con questo clima, non è facile, ma il ciclocross è anche e soprattutto questo. Avete onorato una bellissima edizione del Ciclocross dell’Amicizia senza confini». Sul percorso di gara era presente il CT della nazionale Daniele Pontoni, che ha potuto prendere diversi spunti di riflessione dalla combo tra percorso duro e condizioni meteo avverse: «Ho preso il biglietto migliore e mi sono posizionato in alto, sulla pista di sci – scherza il CT indicando quale sia stato il suo privilegiato punto di osservazione durante tutta la gara – Ho preso degli spunti molto importanti, siamo all’inizio della stagione, ma da qui vediamo l‘alba della nuova avventura di cross. Tante belle conferme, ma anche tantissime novità. Specialmente tra gli allievi, che ci garantiscono un futuro roseo per il nostro ciclocross. Grazie agli organizzatori e alle famiglie che si sobbarcano di un importantissimo impegno». In chiusura i ringraziamenti di Mauro Bandiziol: «Il percorso era stato pensato all’inizio di questa avventura su Tarvisio, è una soddisfazione essere riusciti ad essere ai piedi della pista di sci Artico Di Prampero. Un grazie alla mia società che ha messo in piedi il terreno instabile, ma non solo all’ora, anche a tutta l’organizzazione, al comune, all’autorità, al CT e soprattutto all’ASD Romano Scotti». |
