“Tech Made in Sud”: UniCredit sostiene gli investimenti in start up della Puglia. L’importante contributo scientifico del Politecnico di Bari

Bari, 28 febbraio 2023 – Si è svolto oggi, nell’aula videoconferenze del Politecnico di Bari, il “Tech Made in Sud”, un incontro di Open Innovation e di business e investment matching organizzato da UniCredit per sostenere le giovani imprese innovative della Puglia.

L’iniziativa rientra nell’ambito di una collaborazione tra UniCredit e Politecnico di Bari per favorire il trasferimento tecnologico e i processi di innovazione e sviluppo dell’imprenditoria giovanile nella regione. È proprio sul fronte dell’imprenditoria giovanile che il Mezzogiorno mostra importanti segni di vitalità: dal 2014 il numero di imprese innovative è cresciuto del 52% contro una media nazionale del 34%. A febbraio 2023, oltre il 25% delle start up e delle piccole e medie imprese innovative opera nel Mezzogiorno del Paese, con una crescita nell’ultimo anno del 4,4%, superiore al dato Italia (+2,21%). Se la Campania, con più di 1.590 tra start up e PMI innovative è prima tra le regioni del Mezzogiorno e terza in Italia dopo Lombardia e Lazio – la Puglia è stabilmente la seconda regione del Sud Continentale e nona tra le regioni italiane con 729 giovani imprese innovative che rappresentano il 4,4% del totale nazionale. È in particolare la città metropolitana di Bari, con 379 tra start up e Pmi innovative, ad occupare il sesto posto nella classifica nazionale, preceduta da Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna*.

Questi sono i principali dati emersi nel corso della giornata, durante la quale 10 tra startup, scaleup e spin off universitari del Sud hanno presentato a imprenditori locali e potenziali investitori i loro business plan. Sono intervenuti Loredana Ficarelli, Rettrice vicaria del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, Vicesindaco del Comune di Bari e Assessore alla Trasformazione Digitale e ai Servizi Civici, Alessandro Delli Noci, Assessore Sviluppo Economico Regione Puglia e Ferdinando Natali, Responsabile per il Sud di UniCredit.

Nel corso della giornata è emerso inoltre che, se nel 2022 gli investimenti di capitali di rischio nelle start-up italiane, secondo l’EY Venture capital barometer, hanno superato i 2 miliardi di euro, in crescita del 67% rispetto al 2021, tuttavia solo il 3,2% degli investimenti di VC ha interessato startup e scaleup del Sud, e circa lo 0,5% la Puglia che, con una quota di 10 milioni, attrae il 15% degli investimenti totali di Venture Capital nel Mezzogiorno.

I dati mostrano un importante fermento nel Mezzogiorno sul fronte delle startup – spiega Ferdinando Natali, Regional Manager per il Sud di UniCredit – sebbene non sempre sostenute adeguatamente dagli investitori di VC. E anche per questa ragione che come banca ci impegniamo attraverso questi incontri a promuovere il networking per favorire lo sviluppo di un ecosistema dell’ innovazione nel Sud e per stimolare la nascita di nuova imprenditorialità, che possa creare occupazione e attrarre i giovani talenti, a vantaggio anche delle aziende locali che potranno avere un più agevole accesso a competenze specialistiche a supporto dei loro processi di innovazione”.

«La transizione ecologica, energetica e digitale richiederà una grande quantità di nuove tecnologie – afferma il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino – ed è in questa prospettiva che stiamo intensificando la collaborazione con le imprese. Ora più che mai – aggiunge Cupertino – il Politecnico di Bari è impegnato a garantire un rapido trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca scientifica alle aziende. I nostri laboratori, insieme a nuovi strumenti come l’incubatore di startup, che il Politecnico ha avviato di recente, sono a disposizione del territorio per favorire l’innovazione e l’accesso ai canali di finanziamento. Il nostro obiettivo – conclude il rettore del Politecnico – che condividiamo con partner importanti come UniCredit, è costruire un solido ecosistema pubblico-privato che incentivi l’avvio di nuove imprese, generando ricchezza e favorendo l’occupazione».

“La Puglia – dichiara l’Assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci– sta dimostrando di essere sempre di più un vero hub dell’innovazione che, da una parte incentiva e favorisce, attraverso misure regionali di finanziamento, la nascita di nuove imprese innovative, dall’altra infittisce la rete tra gli attori istituzionali e privati rafforzando l’ecosistema dell’innovazione. Voglio ricordare che le misure regionali TecnoNidi e Pin Pugliesi Innovativi hanno impresso un grande sviluppo alle nostre startup che, in Puglia, sono circa 700, a dimostrazione di quanto l’innovazione sia uno dei pilastri della politica industriale regionale. Un pilastro che ha ispirato la programmazione 2014-2020 che è stata dedicata appunto alle specializzazioni intelligenti e ispirerà anche la prossima, così come indicato nella nuova strategia SmartPuglia 2030”

“La Puglia e la città di Bari in particolare – spiega Eugenio Di Sciascio, Vicesindaco del Comune di Bari e Assessore alla Trasformazione Digitale e ai Servizi Civici stanno diventando sempre di più un punto di riferimento per le startup innovative e per i processi di open innovation. Bari si sta sempre più caratterizzando come un polo di innovazione, anche grazie alle politiche di supporto di Regione Puglia, ma soprattutto grazie alla validità di università, politecnico e centri di ricerca. Il futuro si gioca sulla nostra capacità di innovare nei settori emergenti e nel favorire sempre di più una sinergia tra le piccole e le grandi realtà del territorio . Dobbiamo cogliere, anche sostenendo le capacità e intuizione dei nostri startupper, le opportunità delle grandi transizioni, energetica e digitale in particolare, perché il territorio sia protagonista e possa continuare a crescere”

Ed è proprio con la finalità di sostenere gli investimenti in startup, scaleup e spin off universitari del Mezzogiorno, che UniCredit ha organizzato oggi l’incontro “Tech Made in Sud”, con il supporto del team di UniCredit Start Lab – la piattaforma di business rivolta alle Start-up e PMI innovative italiane “Tech” ad alto potenziale – e in collaborazione con il Politecnico di Bari.

UniCredit supporta da anni l’innovazione e l’imprenditoria giovanile con UniCredit Start Lab, la piattaforma di business rivolta alle Start-up e PMI innovative italiane “Tech” ad alto potenziale, operanti nei settori Life Science, Clean Tech, Digital, Innovative Made in Italy e Impact Innovation. Tramite UniCredit Start Lab, negli ultimi 9 anni sono stati analizzati più di 6.700 progetti imprenditoriali di nuova generazione e accompagnate 500 start-up verso percorsi di crescita, aumentandone le opportunità di business, lo sviluppo dal punto di vista manageriale e la visibilità sul mercato. Fra le novità della decima call in corso di Start Lab, la presenza di una nuova categoria specializzata nella selezione di progetti nati o sviluppati al Sud (UniCredit Start Lab per il Sud). È possibile candidarsi all’edizione 2023 di UniCredit Start Lab fino al 18 aprile 2023, utilizzando il seguente link https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html

LE STARTUP CHE HANNO PRESENTATO I LORO PROGETTI DI INVESTIMENTO AL “TECH MADE IN SUD” SONO:

  • Fortunale”, startup barese che produce maglioni 100% lana biologica da allevamenti cruelty-free, realizzati con coloranti naturali derivanti da piante, fiori e radici. I capi sono prodotti in Italia in laboratori specializzati e riciclabili fino all’80% delle loro fibre. Il packaging è plastic-free. Per ogni maglione venduto Fortunale pianta un albero in un terreno confiscato alla mafia, il cui numero identificativo viene ricamato sul capo rendendolo unico;
  • Fragmentalis”, startup pugliese deeptech che, grazie a una sofisticata tecnologia che unisce un algoritmo proprietario di polverizzazione dei dati, crittografia omomorfica e blockchain, abilita le aziende ad una gestione by design sicura e trasparente dei dati personali e delle informazioni sensibili. Le soluzioni nextgen di Self-Sovereign Data (SSD) di Fragmentalis, permettendo agli utenti la libertà di scegliere come i propri dati sono condivisi, utilizzati e processati, aprono le porte ad una customer experience migliore, più semplice e senza stress.
  • Green Independence”, fondata in Puglia nel 2020, è una startup climate tech che vuole fornire acqua pulita ed energia verde in maniera accessibile ed economica. Per fare ciò ha sviluppato una tecnologia proprietaria, la New Artificial Leaf (NAL) che integra ad un classico pannello fotovoltaico un sistema di purificazione delle acque ed una cella elettrochimica così da produrre, non connettendosi alla rete elettrica, acqua pulita ed energia elettrica oppure acqua pulita e green hydrogen.
  • LEB World” di Foggia che ha brevettato e realizzato un packaging a zero contaminazione per i settori Nails, SkinCare e Pharma. La startup ha innovato il packaging dello smalto per unghie brevettando un applicatore in soft tube con setole monouso, puntando sulla sostenibilità dei materiali, igiene e rapidità del sistema. In un mondo iper connesso LEB ha anche collegato il suo smalto alla rete, con un sistema IoT, potendone così monitorare il numero di applicazioni residue e aggiornare le nuove collezioni
  • Marshmallow Games” è una società barese, segnalata dal Poliba, che crea e distribuisce app educative per bambini dai 3 anni in su.  Smart Tales, la sua ultima app, è una collezione di racconti interattivi per avvicinare i bambini in età prescolare e scolare alla lettura e alla matematica.
  • “TimeFlow”, startup nata a Lecce nel 2020, semplifica il modo in cui le aziende identificano e selezionano, a livello internazionale, il provider di servizi IT più capace e affidabile per lo sviluppo dei loro applicativi, riducendo così i tempi e i costi necessari per la ricerca.
  • Vegery” startup innovativa brindisina, è il primo Veg Food Delivery in Europa.
    Raggruppa i soli piatti vegani e vegetariani dei ristoranti in un’unica app, facilitandone reperibilità e consegna a domicilio. 

Le scaleup che hanno partecipato sono state:

  • “Gelesis” con sede a Calimera, in provincia di Lecce, è un’azienda biotech che sta sviluppando terapie per l’obesità e altre malattie metaboliche croniche, utilizzando idrogeli macromolecolari biomimetici. L’approccio, ispirato a imitare strutturalmente le fibre di alcune verdure, è progettato per agire meccanicamente nel percorso gastrointestinale e modificare potenzialmente il decorso di alcune malattie croniche. Il suo principale prodotto, Plenity®, agisce come coadiuvante per la gestione del peso negli adulti in sovrappeso e obesi, con un indice di massa corporea (IMC) di 25-40 kg/m², se usato insieme a dieta ed esercizio fisico.
  • Roboze”, società Made in Puglia che vuole accelerare la transizione del mondo verso una produzione sostenibile. Roboze sta ridisegnando l’industria manifatturiera e rivoluzionando il mondo della stampa 3D con la tecnologia più precisa per i super materiali più performanti, producendo parti, su richiesta, just-in-time, a livello locale attraverso la sua rete di produzione distribuita che consente alle aziende di ridurre i costi e i tempi accorciando le fasi della loro catena di fornitura e digitalizzando l’inventario.
  • Webidoo” è il gruppo specializzato in digital transformation che semplifica e accelera l’accesso alle migliori soluzioni tecnologiche e digitali da parte delle imprese di qualsiasi dimensione, sia nel B2B sia nel B2C. Nata nel 2017 e caratterizzata da una forte trazione innovativa, l’azienda è composta da oltre 300 persone che lavorano nelle sedi di Milano, Roma, Tenerife, Boston, Chicago e Castellana Grotte, in Puglia.

* Fonte: Registro delle imprese, dati a febbraio 2023