
Il Primitivo Gioia del Colle DOC di Terrecarsiche annata 2023 merita il prestigioso riconoscimento della Guida Vini d’Italia 2026. Lo scorso 12 ottobre a Roma la degustazione per la consegna dei riconoscimenti.
Un legame che si rinnova, una tradizione che si rigenera, un appuntamento che si conferma. Per il quarto anno di fila, Terrecarsiche 1939 merita i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. È il Primitivo Gioia del Colle Doc Fanova annata 2023 a conquistare il prestigioso riconoscimento che premia i migliori vini italiani. Un ritorno dopo i Tre Bicchieri del 2022 e del 2023 per Fanova, mentre nel 2024 era stato Fanova Riserva a meritarsi il riconoscimento.

A ritirare il riconoscimento, per Terrecarsiche 1939, Nicola Insalata, presente a Roma alla grande degustazione del 12 ottobre scorso al Roma Convention Center La Nuvola, evento pensato per tutti gli enoappassionati, oltre che per i professionisti del settore, prima tappa di un tour che, come di consueto, prevede, poi, altri appuntamenti in Italia e nel mondo.
Con 26 etichette, il livello qualitativo della produzione di vino in Puglia conferma lo standard di crescita degli ultimi anni, tra solide certezze e nuovi spunti. Tra le certezze, appunto, i vini a base Primitivo, cui vanno una buona parte dei Tre Bicchieri 2026, con la denominazione che ne è la principale rappresentante, ovvero Gioia del Colle, che ne raccoglie ben otto. Tra questi c’è, ancora, Terrecarsiche 1939.
Per la cantina pugliese che è sintesi tra la lunga esperienza nella produzione di vini d’eccellenza e una tradizione familiare nata a Castellana Grotte, a sud-est di Bari e radicata in Puglia, ma con forte vocazione all’espansione sul territorio nazionale e internazionale, immersa nella fertile campagna caratterizzata da un clima favorevole alla lavorazione dei vini di qualità, una conferma che non sminuisce però il senso di orgoglio e soddisfazione.
Fanova di Terrecarsiche, con tre riconoscimenti negli ultimi quattro anni, si conferma nell’élite dei vini che rafforzano identità e tipicità del territorio. Così come dal 1691, per le strade di Castellana Grotte, ardono le fanove, monumenti dell’arte contadina, segno di festa e di riconoscenza, così il rosso rubino di Fanova racchiude in ogni goccia la storia, la tradizione e la passione popolare. I sentori di confettura di ciliegia e frutta rossa sono perfetti per gustarlo insieme ad arrosti e piatti di terra.
E, così, anche nel 2026, il prossimo 11 gennaio, sarà ancora la Notte delle Fanove a riscaldare la cittadina di Castellana Grotte tra fede e devozione, e celebrare il valore di un vino che abbina l’eccezionale qualità alla storia e del territorio di riferimento.

