Torna da domani a Lecce con l’omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina la rassegna musicale “Notti sacre”

Primo appuntamento domani alle 20.30 a San Matteo

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Presentate stamattina a Palazzo Scarciglia le tappe leccesi della terza edizione di “Notti sacre”, prestigiosa rassegna di musica sacra – nata da un’idea di monsignor Antonio Parisi in quel di Bari, dove è giunta alla sua quindicesima edizione –  approdata tre anni fa in città. Dove ha bissato in breve tempo il successo dell’edizione barese con appuntamenti dedicati alla musica colta molto apprezzati, “all’insegna di una bella esperienza che speriamo possa continuare”: così monsignor Antonio Montinaro, presidente della Fondazione “Splendor Fidei”, invitato al saluto da Vincenzo Paticchio, direttore di “Portalecce”.

Alla base della rassegna, realizzata da Arcidiocesi di Bari-Bitonto e Arcidiocesi di Lecce e costituita da quattro appuntamenti a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti,  l’idea di abbinare luoghi in genere riservati solo alle funzioni religiose alla musica “alta”, rendendoli teatro di atmosfere spirituali per pubblici eterogenei – autoctoni e di transito, specialistici o appassionati di musica in generale –  ma anche la volontà di ribadire una collaborazione religioso-musicale tra Bari e Lecce, con uno scambio di eventi e musicisti che dal capoluogo pugliese si esibiranno nella città del barocco e viceversa. Gli appuntamenti si terranno tutti in giornate significative per storia, religiosa o musicale:  si comincia appunto domani, domenica 21 settembre, a San Matteo (“nel giorno di San Matteo Apostolo”) con l’omaggio – nei cinquecento anni dalla nascita – a Giovanni Pierluigi da Palestrina, “princeps musicae”,modello insuperato per la composizione polifonica sacra”, ha illustrato don Michele Giannone,  responsabile della Musica sacra della Diocesi di Lecce. In scena il Coro polifonico Parsifal, direttore Andrea Crastolla; in programma i mottetti più celebri di Palestrina, preceduti dall’invocazione del “Kyrie” della “Missa de Feria”, poi i brani dei compositori a lui vicini che hanno lavorato nella Cappella Sistina, primo tra tutti Tomas Luis da Victoria con la sua celebre “Ave Maria”, e poi Giovanni Anerio. Un viaggio dalla polifonia fino ai giorni nostri, “mediante un’opera di recupero di questa arte ad opera dei compositori del ‘900 storico e del periodo contemporaneo”. L’ “Ave verum corpus” di Liszt è un omaggio alla Cappella Sistina, cui seguono due madrigali spirituali di Giorgio Federico Ghedini e un capolavoro contrappuntistico di Benjamin Britten, “Rosa Mystica”, tratto dall’opera A.M.G. Chiudono brani del repertorio contemporaneo di Mawby, Di Marino, Gjeilo e Whitacre.

Lunedì 29 settembre nella Basilica del Rosario, invece, doppia festa onomastica degli Arcangeli, e quindi dell’Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta e per l’Arcivescovo emerito Michele Seccia con un suggestivo concerto di arpe. Domenica 5 ottobre a Santa Croce, invece, la celebrazione per l’ottavo centenario del Cantico delle creature con l’esecuzione dell’oratorio “Cantico di Frate Sole” di Padre Luigi De Santis,  e altri brani di ispirazione francescana. Ancora, la Messa per il Giubileo commissionata alle classi di composizione del Conservatorio “Piccinni” di Bari, prevista domenica 12 ottobre in Cattedrale:  “Risposta all’invito del salmista a cantare al Signore un canto nuovo, non solo con un linguaggio musicale più attuale”, ha concluso don Michele Giannone, “ma soprattutto con un cuore che si lascia rinnovare dalla grazia di Dio”. 

Una collaborazione capace di mettere insieme Bari e Lecce, “se non a livello calcistico almeno a livello ecclesiale, grazie a un viaggio musicale e spirituale capace di unire la profondità della tradizione e il fascino della contemporaneità. Perché la musica fa bene a tutti, e in mondo a volte pesante come questo ci aiuta ad alzare gli occhi al cielo”, ha aggiunto don Antonio Parisi, ideatore della rassegna. “Un’esperienza che, siamo certi, lascerà nel cuore del pubblico un segno di armonia, pace e meraviglia”. “Non semplicemente un festival di musica sacra, ma uno strumento di evangelizzazione in linea con quanto proposto da Papa Francesco nell’esortazione “Evangelii gaudium”, sottolinea nella brochure di presentazione della rassegna l’Arcivescovo metropolita di Lecce Angelo Raffaele Panzetta, “dal momento che “annunciare Cristo significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove”.

La rassegna si avvale del patrocinio dei Comuni di Bari e Lecce e del Pontificio Consiglio della Cultura, e della collaborazione del Conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce: una partnership che si confermerà anche tra un mese e mezzo, ha annunciato il presidente del Conservatorio, quando Lecce ospiterà la conferenza internazionale delle Corti dei conti italiane ed europee, “che verrà integrata da un concerto importantissimo a Santa Croce”, ha spiegato Luigi Puzzovio. Conclusioni affidate a Paolo Babbo, presidente di ArtWork: “Siamo orgogliosi di fungere da collante di un’iniziativa che sarà apprezzata tanto dai leccesi quanto dai turisti che arrivano in città per vedere cose belle”.